Il vino rosso è una ricca fonte di antiossidanti che a dosi moderate svolge effetti benefici sul cuore e sull’intero organismo. Ampie sono le documentazioni scientifiche che lo dimostrano.
Apporto calorico e potere antiossidante di 1 bicchiere di vino rosso (150 ml)
Kcal 113 ● Potere antiossidante (ORAC*) 5.810
* ORAC = Oxygen Radical Adsorbance Capacity
Il vino rosso è ricco di polifenoli, in particolare il resveratrolo, antociani, flavonoidi e tirosolo, presente anche nell’olio d’oliva extravergine. La presenza di queste sostanze salutari rende il vino rosso una bevanda dotata di notevoli effetti benefici protettivi sulle malattie di cuore e vasi e verso alcuni tipi di tumori: a dosi moderate migliora la fluidità del sangue, riduce il rischio di trombi, contrasta l’ossidazione del colesterolo LDL favorendo la tonicità dei vasi, incrementa i valori di colesterolo HDL, la frazione buona del colesterolo e svolge un’azione antinfiammatoria generalizzata.
Qual è il consumo consigliato di vino rosso per avere questi effetti?
Essendo una bevanda alcolica il vino va comunque consumato con moderazione per sfruttare al meglio i suoi effetti benefici.
Secondo le istituzioni la dose quotidiana di alcol che una persona in buona salute può concedersi senza incorrere in gravi danni non può essere stabilita da rigide norme, poiché le variabili di ciascuno di noi sono davvero numerose: quella che viene considerata una dose moderata per un individuo può essere eccessiva per un altro.
Il consumo giornaliero di VINO ROSSO consigliato dall’INRAN
preferibilmente al pasto
UOMINI: 2-3 BICCHIERI
DONNE: 1-2 BICCHIERI
La quantità indicata, da consumarsi durante i pasti, è da intendersi come quantità massima oltre la quale l’equilibrio tra effetti positivi e negativi comincia a pendere per questi ultimi.
Quando non si consuma solo vino
- In questo caso bisogna imparare a tener conto di tutte le occasioni di ingestione di altre bevande alcoliche che si presentino nel corso della giornata (birra, aperitivi dell’happy hour, digestivi e superalcolici) e calcolare il numero di Unità Alcoliche (UA) introdotte (vedi figura).
- È importante non superare le capacità del fegato di metabolizzare l’alcol. Tali capacità, per esempio in un uomo di 70 chili di peso, non superano i 6 grammi l’ora (i grammi di alcol presenti in 100 ml si ottengono moltiplicando il grado alcolico per 0,8). Ciò significa che – ad esempio – per smaltire l’alcol contenuto in 1 bicchiere di vino rosso (12 g di vino) sono necessarie circa 2 ore (Fonte: INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione).
Bere con moderazione certamente significa bere poco
ma anche evitare di bere in maniera troppo ravvicinata
così da permettere al nostro organismo di smaltire l’alcol ingerito.
- Chi assume farmaci deve consigliarsi con il proprio medico sull’opportunità di bere alcolici.
- La concentrazione di alcol nel sangue dipende da molti fattori: quota ingerita, modalità di assunzione (meglio al pasto che a digiuno), composizione dell’organismo, peso corporeo, quantità di acqua corporea, sesso, fattori genetici, metabolismo individuale, abitudine a consumo di alcolici.
Le donne, avendo un minor peso rispetto agli uomini,
hanno minori quantità di acqua corporea
e quindi una maggiore vulnerabilità agli effetti dell’alcol
che viene smaltito con maggior lentezza.
A parità di consumo presentano livelli di alcol nel sangue (alcolemia) più elevati.
Il vino in caso di obesità
Il consumo di alcolici da parte della persona obesa è associato ad un maggior rischio rispetto alla persona normopeso. L’alcol favorisce l’aumento dei trigliceridi e di acido urico nel sangue, il fegato fa molta più fatica a smaltire l’alcol ingerito.
Curiosità
Ecco un piccolo elenco di alcuni vini che contengono quantità significative di sostanze protettive:
- Barbaresco, Barbera, Barolo, Bonaria, Brunello da Montalcino
- Cabernet Souvignon, Cirò
- Grumello
- Inferno
- Montefalco
- Montepulciano
- Nero d’Avola
- Sagrantino
- Sangiovese
- Valpolicella
Fonti
- INRAN – Linee guida per una sana alimentazione italiana. Revisione 2003
- Sartorio A, Silvestri G – Obesità per saperne di più. EDRA Ed, 2002