Jamie Olivier è uno chef di 36 anni che ha raggiunto fama mondiale per la sua battaglia contro le cattive abitudini alimentari che si stanno diffondendo in tutto il mondo, dai paesi occidentali al Medio Oriente, dalla Cina al Sud America.
Olivier sta iniziando ora una raccolta di firme che, quando saranno arrivate a un milione, porterà all’Onu perché egli ritiene che le conseguenze del cibo-spazzatura siano gravissime.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di One Young World, che si è tenuta a Zurigo, il cuoco inglese ha dichiarato: «Per la prima volta nella storia la grassezza uccide più della magrezza: ogni anno muoiono oltre cinque milioni di persone a causa di problemi legati al peso; ma la cosa terrificante è che 42 milioni di bambini sotto i cinque anni sono già obesi. Ormai c’è una tendenza anche nei paesi in via di sviluppo a seguire le nostre cattive abitudini perché il cibo già pronto è considerato simbolo della modernità. Dobbiamo impedire che i nostri ragazzi seguano la dieta mortale a base di patatine, hamburger e pollo fritto. Questa è una questione di diritti umani».
Olivier è già riuscito negli scorsi anni a indurre il governo britannico a sostituire le patatine fritte con le zucchine nelle mense scolastiche.
Fonte:
5 settembre 2011, Corriere della Sera
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