L’obesità? Un’armatura pesante per tenere lontano tutto e tutti… ma si può uscirne! Sono Roberta, e la mia rinascita è avvenuta nel 2016. All’epoca, pesavo quasi 100 kg e ho deciso di riprendere in mano la mia vita. Se hai pazienza, te lo racconto.
La molla al cambiamento
La molla che mi ha permesso di intraprendere il mio percorso di rinascita è scattata una sera, a casa mia, mentre ero nella vasca da bagno e non volevo più vivere perché ero demotivata, in piena depressione causata dalla morte di mio padre, che è stato un pilastro nella mia vita. Ero arrivata a un bivio e ricordo che mi dissi: “O la chiudo qua oppure mi dò da fare e cerco di riprendere in mano la mia vita”. Per fortuna, ho scelto la seconda strada, perché ho ancora tanta vita da vivere.
Il percorso è stato molto lungo, faticoso, sono caduta tante volte, mi sono ripresa, ma ce l’ho fatta e sono qui a testimoniarlo per cercare di aiutare qualcun altro che magari si trova nella stessa situazione in cui mi trovavo io qualche anno fa.
Ho intrapreso un percorso di chirurgia bariatrica dopo tanti tentativi con dietologi, nutrizionisti e quant’altro
Ho avuto la fortuna di poter incontrare il dott. Alessandro Giovanelli e il suo team che mi hanno instradato con molta umanità, con molto tatto ad intraprendere questo percorso. Ho fatto un intervento di bypass gastrico dopo essere stata dichiarata idonea dai vari professionisti del team: non solo il chirurgo ma anche la nutrizionista, la psicologa, la psichiatra. Perché non siamo tutti idonei a questo percorso oppure non possiamo esserlo in un certo momento ma possiamo diventarlo dopo un’adeguata preparazione, la piena convinzione e consapevolezza del percorso bariatrico che si vorrebbe intraprendere e dell’impegno che questo richiede prima, durante e soprattutto dopo l’intervento che – è bene sempre ricordarlo – non è una bacchetta magica. La chirurgia ti resetta, ti dà una nuova possibilità ma sei tu che poi devi realizzare il vero cambiamento, con impegno, determinazione e seguendo alla lettera tutte le indicazioni ricevute.
Dopo l’intervento pian piano ho perso tutti i chili che avevo accumulato
Ho iniziato ad andare in palestra, sicuramente a volermi più bene, a vedermi più bella, ad apprezzare di nuovo lo shopping – sembrerà banale ma è importante … vedere che anche gli occhi degli uomini ricominciavano a guardarmi con interesse cosa che prima non succedeva e – anzi – non volevo proprio che succedesse, mi ero creata questa armatura di quasi 100 chili per tenere lontano tutto e tutti dalla mia sofferenza.
Ricominciare a stare bene con me stessa e… comunicarlo agli altri
La cosa che mi piacerebbe, oggi? Vedere il sorriso che ho io al mattino visto negli occhi di altre persone che al momento sono in questo tunnel dell’obesità che è una malattia terribile, subdola, bisogna dirlo, che va combattuta su vari fronti non solo quello della rieducazione alimentare e dello stile di vita ma anche sotto l’aspetto psicologico: fondamentale per capire quali siano i motivi per i quali ci si butta sul cibo per colmare le carenze affettive o l’incapacità di gestire le proprie emozioni. L’obesità è una condizione molto invalidante ma con grande impegno è possibile uscirne.
La chirurgia bariatrica è il primo passo ma non è sufficiente per chiudere il cerchio
Sicuramente il fatto di avere perso così tanti chili mi ha fatto stare meglio con il mio corpo perché da una taglia 54-56 sono tornata a una 38-40 ma questo dimagrimento ha avuto delle ripercussioni sulla pelle perché perdere una mia metà significa ritrovarsi con dei tessuti svuotati, che hanno ceduto e per questo mi sono rivolta di nuovo a un team di eccellenza di chirurgia plastica post-bariatrica diretto dal dr. Andrea Reho.
Anche questo non è un percorso così semplice: intanto bisogna essere convinti e consapevoli che durerà tutta la vita, bisogna sempre fare molta attenzione a quello che si mangia, l’intervento di chirurgia bariatrica di per sé non risolve tutto, ti aiuta, certo, ma poi ci devi mettere tu la testa, la volontà, lo sport, devi riprendere la tua autostima, capire in profondità che ti rivolgevi al cibo come a una sorta di “palliativo affettivo”. Devi affinare altri strumenti per imparare a gestire le emozioni, soprattutto quelle negative.
Riuscire a capire questi passaggi – che sono molto importanti – mi ha portato a re-intervenire sul mio corpo, per rimodellarlo e quindi ho intrapreso un percorso di chirurgia post-bariatrica ricostruttiva con il dr. Reho e ho fatto un intervento di addominoplastica. Un passo impegnativo, soprattutto il post-intervento che è stato molto faticoso ma ne è sicuramente valsa la pena perché è il rimodellamento di un corpo che era diventato un contenitore vuoto senza forma, che andava ricostruito dopo il drastico dimagrimento.
Lo consiglio a tutti per chiudere il cerchio, adesso mi sento davvero soddisfatta, sono una donna felice, sto bene e invito veramente le persone che hanno delle paure, delle titubanze, delle domande da fare ad appoggiarsi a questi Centri di Eccellenza, ci sono anche dei siti che possono aiutare per informarsi in modo corretto con persone competenti che danno delle risposte serie ai nostri quesiti e alle nostre paure per elaborare una nuova consapevolezza ed affinare le proprie capacità di riscatto, possono davvero essere di aiuto a intraprendere questo cammino, che ci permette di ritrovare il sorriso e la gioia di vivere.
Oggi sono una persona nuova, che sta bene con se stessa e con gli altri
Com’è cambiata la mia vita? Intanto immaginatevi una persona che è rimasta chiusa in una botte praticamente per cinque anni che si è esclusa dal mondo – non volevo più avere nessun tipo di rapporto interpersonale se non prettamente quelli dettati dal lavoro – oggi sono una persona nuova, estremamente estroversa, ho ritrovato il piacere di dialogare con le persone, mi piace stare in mezzo agli altri, e percepisco che gli altri gradiscono la mia vicinanza; tutti i miei rapporti interpersonali, familiari, soprattutto con mia madre, mio fratello sono decisamente migliorati ma perché sto meglio io e sicuramente questo si riflette sugli altri.
Oggi ho di nuovo un compagno con il quale sto molto bene. Sono contenta perché – pur con un po’ di difficoltà iniziale – ho deciso di rimettermi in gioco anche sotto questo aspetto così importante dal punto di vista affettivo. Oggi mi sento una donna appagata, soddisfatta, mi trovo bene con gli altri, cerco nel mio limite, – quando vedo delle persone in difficoltà per questioni di peso, sempre con molto tatto, con molto garbo – di raccontare la mia storia, proprio perché se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti.
Se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti
Vorrei nella vita vedere più gente sorridere o essere di nuovo capace di farlo come è successo a me. … perché la vita è una e vale la pena di viverla al meglio, con gioia e serenità. Io, oggi, mi sento così. Sono orgogliosa di tutto il mio percorso che è stato indubbiamente faticoso, a volte molto doloroso ma è stato anche pieno di soddisfazioni, emozionante e mi ha permesso di diventare la donna che sono oggi.
Se dovevo passare da questo tunnel per superare la depressione in cui ero caduta dopo la morte di mio padre, ne faccio davvero tesoro perché oggi io mi piaccio molto, per quello che sono e per quello che trasmetto alle persone. Ecco questo è importante e – ripeto – come ce l’ho fatta io, ce la possono fare tutti.