Categories: Obesità infantile

Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

La Sindrome da deficit di attenzione e iperattività, in genere abbreviata con la sigla ADHD, è uno dei disturbi mentali più comuni che si sviluppano nei soggetti pediatrici (fino al 7%)1 e che può protrarsi nell’adolescenza e nell’età adulta.

I soggetti pediatrici affetti da ADHD evidenziano limiti di capacità in diversi contesti, per esempio a casa e a scuola, e nel relazionarsi con i coetanei.
Una cattiva alimentazione, una vita troppo sedentaria, la tendenza al sovrappeso, la pressione a scuola e/o un ambiente familiare instabile sono tutte condizioni che possono dare origine a sintomi associati all’ADHD, come una condotta aggressiva, difficoltà a mantenere l’attenzione, iperattività del bambino, problemi a scuola e disturbi somatici.

Esistono tre principali sottotipi di ADHD:

  1. Prevalentemente iperattivo-impulsivo
  2. In prevalenza disattento
  3. Iperattivo, impulsivo e disattento

1) Prevalentemente iperattivo-impulsivo
SINTOMI TIPICI ASSOCIATI ALL’IPERATTIVITÀ

  • Quando il bambino è seduto, è irrequieto e non riesce a stare fermo
  • Si alza spesso per camminare o correre
  • Corre o continua a muoversi quando non dovrebbe farlo
  • Non riesce a giocare tranquillamente
  • È spesso logorroico

SINTOMI TIPICI ASSOCIATI ALL’IMPULSIVITÀ

  • Il bambino è impaziente
  • Fatica a contenere le reazione
  • Risponde senza lasciar finire la domanda
  • Non riesce ad attendere il proprio turno
  • Interrompe o disturba spesso gli altri

 

2) In prevalenza disattento
Questo sottotipo di ADHD può passare inosservato, tanto che spesso né i genitori né gli insegnanti si accorgono che il bambino è affetto da ADHD.
SINTOMI TIPICI ASSOCIATI ALLA DISATTENZIONE:

  • Il bambino fatica a prestare attenzione ai dettagli e tende a commettere errori di distrazione.
  • Viene facilmente distratto da stimoli esterni insignificanti e interrompe spesso attività prolungate.
  • Non riesce a mantenere l’attenzione durante lo svolgimento di compiti o attività.
  • Fatica a portare a termine compiti che richiedono concentrazione.
  • Passa spesso da un’attività a un’altra senza portarle a termine.
  • Lavora e si applica in modo disorganizzato.

3) Iperattivo, impulsivo e disattento
È il sottotipo più frequente nei bambini con ADHD.
I bambini a cui sia stata diagnosticata una ADHD evidenziano spesso, oltre alla patologia conclamata, una serie di altri disturbi:2

  • l’87% manifesta almeno un altro disturbo.3
  • il 67% manifesta almeno altri due disturbi.3

Principali disturbi associati alla ADHD

Benché ad oggi non siano ancora note le cause dell’ADHD, si ritiene che uno dei fattori che determina l’insorgere del disturbo sia un’alimentazione inadeguata, specialmente l’assunzione di una ridotta percentuale di acidi grassi essenziali.3
Gli acidi grassi omega-3 hanno dimostrato di modificare il funzionamento dei sistemi neurali attraverso la dopamina e serotonina, entrambe ritenute sostanze fondamentali contro le patologie mentali e utilizzate nella maggior parte dei farmaci psicoattivi. Per questo – sotto forma di integratori alimentari – vengono spesso associati alla terapia dell’ADHD.
La Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) viene in genere affrontata con una serie di colloqui di psicoterapia (ADHD da lieve a grave) e di terapia comportamentale (ADHD da lieve a grave) a cui vengono associati – se necessario – farmaci stimolanti (ADHD da moderata a grave).

Per chi conosce bene l’inglese un altro sito di riferimento è quello della Children and Adults with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (CHADD) – chadd.org »
1 Sinn N and Bryan J. Effect of Supplementation with Polyunsaturated Fatty Acids and Micronutrients on Learning and Behavior Problems Associated with Child ADHD.  J Dev Behav Pediatr 2007; 28(2):82–91
2 Barkley RA (2006). Attention-deficit hyperactivity disorder: A handbook for diagnosis and treatment. Guilford Press, 3° ed. 
3Ross BM et al. Omega-3 fatty acids as treatments for mental illness: which disorder and which fatty acid? A Review. Lipids in Health and Disease 2007; 6:21

La redazione

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