La scelta di una dieta deve basarsi sulla composizione corporea (massa grassa/massa magra), sul dispendio energetico (metabolismo basale e attività fisica svolta), sulla rapidità con cui si vuole indurre il calo ponderale e sulla quantità di chili da perdere.Principio fondamentale è che la restrizione calorica non porti a uno squilibrio degli apporti nutrizionali
Una dieta ipocalorica e bilanciata deve mirare ad ottenere il maggior calo possibile della massa grassa, con relativo risparmio della massa muscolare. È quindi indispensabile anche nei rari casi in cui si utilizzano diete fortemente ipocaloriche apportare il corretto introito di carboidrati, lipidi e soprattutto di proteine. Purtroppo nei soggetti obesi sono piuttosto frequenti i periodi di alimentazione sbilanciata che si associano a temporanee riduzioni di peso e, talvolta, a vere e proprie carenze nutrizionali, soprattutto se la dieta è protratta nel tempo.
In linea generale è fondamentale sottolineare l’importanza che nella scelta di una dieta si tenga sempre conto della cosiddetta “anamnesi alimentare” ovvero delle abitudini e dei gusti, del luogo e dell’orario dei pasti oltre che della motivazione, dello stato psicologico e delle condizioni di salute generale della persona obesa.
La persona obesa ha spesso un percezione distorta della quantità di alimenti che introduce con la sua alimentazione e ancora di più quando deve ripensare o riferire per esempio ad un medico della sua dieta, tende quasi sempre a sottostimare l’introito di calorie. Per questo può essere molto utile annotare su un apposito diario ciò che mangia, cercando di specificare anche la quantità, l’ora del pasto, il contesto e possibilmente lo stato emotivo che precede e accompagna il consumo del pasto.
Il diario alimentare è uno strumento importante che consente alla persona obesa
e al suo medico di avere un quadro più realistico delle proprie abitudini alimentari.
Consente di rendersi più facilmente conto degli errori alimentari e/o delle associazioni sbagliate e dei fattori,
soprattutto di natura emotiva, che si associano al consumo – spesso compulsivo – di cibo.
In questo modo è più facile essere consapevoli
dei propri comportamenti e rendersi conto dei cambiamenti
necessari per aumentare il proprio autocontrollo sul cibo e sui suoi bisogni.
Il controllo che la persona obesa esercita
– grazie alla stesura di un diario alimentare –
non è soltanto sulle quantità di cibo o sull’ora in cui sente il bisogno di mangiare
ma soprattutto sulle emozioni o sugli eventi che maggiormente si legano all’atto del mangiare.
Per molti obesi è difficile identificare queste emozioni,
soprattutto se sono state a lungo tempo minimizzate o addirittura negate.
Fonti
– Sartorio A, Silvestri G – Obesità: per saperne di più. Edra Ed, 2002
– Milano W – L’obesità. Giovanni Fioriti Ed, 2009
– Gremigni P, Letizia L – Il problema obesità. Maggioli Ed, 2011
– Gentile MG – L’obesità. Conoscerla per prevenirla e curarla. Mattioli 1885
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