Composizione corporea: perché è utile conoscerla?

A cura della d.ssa Emanuela Russo, dietista referente di Emotifood, Monza e dell’Equipe bariatrica presso INCO – Istituto Nazionale di Chirurgia dell’Obesità, l’Istituto Clinico S.Ambrogio di Milano e il Policlinico Ponte S.Pietro di Bergamo.

Per una corretta valutazione nutrizionale e per elaborare una dieta personalizzata è necessario conoscere, oltre alle caratteristiche fisiche della persona, all’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) e al girovita (distribuzione del grasso viscerale) anche la composizione corporea ovvero la ripartizione tra massa magra, massa grassa, ossa e acqua corporea.

La composizione corporea

Il peso del nostro corpo (Body Weight) è la risultante della somma di quattro compartimenti distinti:

  1. Acqua totale (TBW, Total Body Water) o Stato di idratazione**
  2. Massa magra (PM, Protein Mass)
  3. Massa grassa (FM, Fat Mass)
  4. Massa ossea (MM, Mineral Mass)

** comprende acqua ed altri fluidi corporei

Come varia nel tempo la composizione corporea

I diversi compartimenti del corpo variano durante la nostra vita a causa dell’incessante processo di invecchiamento (aging). La qualità e la quantità del cibo, le associazioni tra alimenti, il momento in cui lo consumiamo, lo stile di vita, lo stress sono fattori che agiscono ogni giorno sulle nostre cellule, che “parlano” con il nostro corpo e lo condizionano e modificano progressivamente nel tempo.

 

L’invecchiamento provoca, sia nell’uomo che nella donna:

  • una progressiva perdita della massa magra muscolare (circa il 7% ogni 10 anni);
  • una riduzione dell’acqua corporea totale, in particolare dei fluidi intracellulari, che si trovano tra una cellula e l’altra;
  • un aumento della massa grassa corporea, che tende progressivamente a localizzarsi a livello addominale (grasso viscerale) e nella parte superiore del corpo;
  • una perdita della massa ossea che, se mal gestita, può determinare osteoporosi.

L’invecchiamento causa anche una riduzione delle cellule metabolicamente attive; in particolare tendono ad atrofizzarsi quei muscoli che sono più ricchi di mitocondri (organelli che si trovano all’interno delle cellule e che sono deputati alla produzione di energia) in grado di ossidare con maggiore intensità i lipidi rispetto a quanto facciano i muscoli di postura.

Come si misura la composizione corporea

La composizione corporea si può misurare attraverso alcune indagini come la bioimpedenzometria, la plicometria, la DEXA (Dual Energy X-Ray Absorptiometry) e il metabolimetro che valutano i singoli compartimenti corporei. Una persona molto muscolosa può avere lo stesso peso di una persona in eccesso di peso e il solo calcolo del BMI non potrà rilevarlo perché non fornisce informazioni sulla distribuzione della massa magra (tessuto muscolare) e della massa grassa (tessuto adiposo).

Pari considerazione può essere fatta per una stessa persona che può avere il medesimo peso a 60 anni come a 20 anni ma avrà una composizione corporea differente nella sua distribuzione.

Mantenere la massa magra muscolare dominante su quella grassa
rappresenta dunque una scelta di lunga vita.

Fonti