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- Il Centro di Eccellenza per la Cura dell’Obesità all’Istituto San Gaudenzio, Novara
- Il Centro di Eccellenza di Chirurgia Bariatrica e Metabolica dell’AOU Pisana
- La SSD Chirurgia dell'Obesità al Brotzu di Cagliari
- Il Centro di Eccellenza di Chirurgia Bariatrica della Casa di Cura Salus, Battipaglia (SA)
- L’Unità di Chirurgia Bariatrica della Fondazione Poliambulanza di Brescia
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- Il Centro di Eccellenza di Chirurgia Bariatrica del Policlinico San Pietro (BG)
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- A Magenta/Abbiategrasso, il PDTA del paziente con obesità
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Con la consulenza della d.ssa Emanuela Russo, dietista referente di Emotifood, Monza e dell’Equipe bariatrica presso INCO – Istituto Nazionale di Chirurgia dell’Obesità, Policlinico San Donato e Istituto Clinico S. Ambrogio di Milano
La dieta chetogenica per il trattamento dell’eccesso di peso si sviluppa secondo un programma strutturato in 4 fasi successive una all’altra in un ordine ben stabilito.
1. fase di dimagrimento (Dieta VLCD, Very Low Calory Diet), l’unica fase in cui si arriva allo stato di chetosi;
2. fase di transizione (Dieta LCD, Low Calory Diet), progressiva reintroduzione dei carboidrati;
3. fase di rieducazione alimentare (Dieta HBD, Hypocaloric Balanced Diet);
4. fase di mantenimento del peso (Dieta HBD di mantenimento), fase di equilibrio.
Durante questo programma, che ha una durata variabile da persona a persona, quale attività fisica è consigliabile per il paziente?
L’attività fisica e il movimento debbono sempre essere incoraggiati come parte di uno stile di vita attivo e salutare. Ma quale tipo di attività e a quale intensità?
Dipende dalle caratteristiche individuali di ciascun paziente, dalla sua condizione generale e dalla fase della dieta in cui si trova.
- FASE CHETOGENICA DI DIMAGRIMENTO (VLCD)
Durante questa fase iniziale, all’avvio del programma nutrizionale si raccomandano brevi cicli di tonificazione muscolare (10 minuti al giorno per 3 volte a settimana), quando inseriti in un contesto di vita moderatamente attiva.
Basta che il paziente si sforzi a camminare un po’ di più o faccia le scale al posto di prendere l’ascensore, vada a piedi quando possibile, invece di prendere la macchina, scenda dall’autobus una fermata prima, porti più spesso il cane a spasso, etc.
Questo semplice aumento di attività fisica sarà sufficiente per migliorare i parametri cardiocircolatori e mantenere un buon grado di elasticità cutanea.
In questa fase, non è consigliabile un’attività intensa di tipo aerobico per la scarsità delle calorie introdotte con la dieta chetogenica.
- FASE DI TRANSIZIONE E DI RIEDUCAZIONE (LCD)
Durante la fase di transizione, quando vengono reintrodotti i carboidrati e vi è un aumento delle calorie giornaliere, è consigliabile che il paziente associ alla dieta un’attività fisica di tipo aerobico più intensa. Oltre a cicli di tonificazione muscolare, va benissimo una camminata veloce di almeno 30-40 minuti, due volte alla settimana o altro sport aerobico (molto adatta anche l’ acquagym) secondo un programma da concordare insieme al medico o al nutrizionista.
- FASE DI MANTENIMENTO (HBD)
Durante la fase di mantenimento, quando la dieta ipocalorica è più bilanciata, in genere si consiglia di eseguire una moderata attività fisica tutti i giorni, alternando l’attività aerobica con quella di tonificazione muscolare, per almeno 30-40 minuti ogni giorno.
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