Pranzare in famiglia aiuta a ridurre il girovita dei nostri ragazzi

È quanto emerge da un recentissimo studio dell’Università del Minnesota condotto per approfondire l’eventuale correlazione tra legami affettivi e abitudini alimentari. Gli autori della ricerca hanno monitorato per 10 anni un gruppo di adulti per verificare gli effetti del loro stile di vita dall’adolescenza sino ad oggi.

I risultati raccolti hanno evidenziato che il 60% e il 29% dei soggetti che non si erano mai seduti a tavola con i genitori erano, rispettivamente, in sovrappeso e obesi. Percentuali considerate alte (47%-51%) se messe a confronto con quelle di chi cenava e pranzava regolarmente in famiglia (19%-22%).

Gli autori riflettono sulle diverse motivazioni alla base di tale differenza.
In primis, l’opportunità di mangiare in nodo più sano grazie all’accortezza di uno o di entrambi i genitori nello scegliere gli alimenti e le quantità più opportune (che andranno associate a una regolare attività fisica). In secondo luogo, un maggior senso di sicurezza e di autocontrollo durante i pasti generato dalla positiva atmosfera familiare.
Infine, l’imitazione del comportamento dei genitori a tavola che – come noto – rappresentano il primo modello di riferimento per i propri figli. Tutti questi fattori implicano e sottolineano l’importanza che i genitori rappresentino un modello di comportamento sano da imitare.

 

Fonte
Jerica M. Berge et al -The Protective Role of Family Meals for Youth Obesity: 10-Year Longitudinal Associations. The Journal of Pediatrics, 2014

 

"Poter vivere una vita normale... non una vita a metà"

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