Assomensana, l’associazione di neuropsicologi per lo sviluppo e il potenziamento delle abilità mentali, dedica la settimana dal 18 al 24 marzo alla Prevenzione per la Memoria, allo scopo di offrire gli strumenti da adottare per migliorare ‘la facoltà più a rischio di usura’ attraverso uno stile di vita sano e la dieta più adatta per aumentare la funzione cognitiva. Nel corso della settimana è possibile eseguire un controllo del proprio stato neuropsicologico, e avere indicazioni e consigli, grazie alla collaborazione di oltre 150 specialisti di Assomensana.
Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, spiega: «La relazione fra eccesso di calorie e decadimento cognitivo, di cui parla anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è determinata non tanto dalla presenza delle calorie extra, ma dal tipo di alimentazione che gli individui assumono, e che determina un surplus di energia. Secondo i dati dell’Oms, chi ogni giorno introduce fra le 2.100 e le 6.000 calorie si espone a molti rischi, come diabete e patologie cardiovascolari, correlati a cibi poco salutari, fra cui fritti e dolci. Anche la memoria risente della scarsità di nutrienti benèfici e dell’abbondanza di sostanze potenzialmente nocive: dedicarsi oltre il dovuto a mangiare impegna troppo il sistema digerente, a scapito degli altri apparati, perché nega il sufficiente apporto di sangue e ossigeno, per esempio, alle aree cerebrali e alla loro espressione cognitiva.
Di solito, chi assume più calorie del necessario sono anche coloro che mangiano più volentieri cibi ricchi di carboidrati, zuccheri e lipidi, dannosi per l’equilibrio fisico e mentale».
Per rallentare quindi l’invecchiamento mentale bisogna ridurre le calorie che si assumono ogni giorno, modificare il proprio stile di vita, evitando gli alimenti che contengono troppi grassi e aumentando la quantità di verdure, e fare esercizi di ginnastica mentale.
Fonte:
Assomensana, Settimana di prevenzione per la memoria