Con la consulenza del dr. Mirto Foletto*, Direttore UOSD “Week Surgery”, Azienda Ospedaliera – Università di Padova

 

La Regione Veneto è una delle poche Regioni in Italia ad avere istituito già nel 2010-12 un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) regionale per le persone affette da obesità e una Rete Obesità Veneto (RObV), creata per dare risposte concrete e strutturate a tale patologia e alle complicanze correlate. “Nel sentire collettivo, a qualsiasi livello, l’approccio all’obesità è ancora pervaso da stigma e pregiudizio, non ha la stessa pregnanza attiva rispetto ad altre aree altrettanto complesse come i trapianti o la chirurgia oncologica, che sono di grande richiamo assistenziale” sottolinea il dr. Foletto, chirurgo che ha partecipato sin dall’inizio al gruppo di lavoro dell’Azienda Ospedaliera di Padova per la stesura del PDTA del paziente con obesità.

“L’obesità rappresenta il più grosso problema in termini di salute che affligge oggi la nostra società – se escludiamo l’attuale emergenza Covid19 – ed è in continua crescita” continua Foletto. “L’epidemia di obesità è un problema sanitario sostanziale, che ha un impatto diretto sulla popolazione che la Regione Veneto è incaricata di amministrare, sulle risorse messe a disposizione, pertanto merita di essere considerato come estremamente rilevante”.

 

 

Dr. Foletto, che cosa s’intende con la sigla PDTA per l’obesità?

Un PDTA, ovvero un Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale definisce un protocollo standardizzato per la presa in carico assistenziale di un paziente con una determinata patologia – nel nostro caso l’obesità – dal suo primo contatto con la struttura ospedaliera fino alla dimissione.
Il PDTA coinvolge in modo trasversale tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, dietisti, psicologi, chirurghi, vari specialisti etc) che lavorano in modo interdisciplinare.

 

Quali sono le finalità di un percorso assistenziale (PDTA) per l’obesità?

Le finalità sono molteplici per creare un modello ottimale di assistenza per tutti i pazienti con obesità, ai vari livelli di gravità. I principali sono i seguenti:

  1. Rendere omogenea l’attività diagnostica e terapeutica per rispondere a bisogni complessi di salute di ogni cittadino con obesità
  2. Rendere più “trasparenti” e accessibili i percorsi assistenziali
  3. Garantire il coordinamento e la continuità delle cure e dell’assistenza
  4. Favorire l’integrazione tra i vari operatori sanitari
  5. Ridurre la variabilità clinica
  6. Ottimizzare l’uso delle risorse
  7. Favorire l’efficacia degli interventi e l’efficienza dei servizi
  8. Fare rete a livello territoriale, unendo competenze diverse per seguire al meglio i pazienti con obesità

 

VISUALIZZA LA FLOWCHART DEL PDTA VENETO
Percorso Diagnostico Terapeutico assistenziale (PDTA) per il trattamento integrato dell’obesità »

 

Com’è organizzato il PDTA Veneto?

Il PDTA Veneto (vedi flowchart da scaricare sopra) ha una suddivisione in fasi ma anche una suddivisione chiara secondo criteri base: chi, come, dove, quando, con esplicitate le varie responsabilità dei diversi attori coinvolti in ciascun passaggio, con indicazioni semplici delle varie attività da svolgere. Il Protocollo condiviso comprende un percorso assistenziale del paziente con obesità intraospedaliero ma prevede anche due fasi extra ospedaliere che sono il pre e il post-operatorio (follow-up), attualmente in fase di organizzazione.
Stiamo cercando di integrare anche tutte le risorse territoriali. E cominciamo ad avere buone risposte da parte dei Medici di Medicina Generale che sono le prime figure professionali a poter allertare il paziente sulle precoci avvisaglie di obesità e che possono essere molto utili, se ben formati, anche nella fase del follow up, per dare supporto ai pazienti nel territorio.

 

È un percorso molto articolato che coinvolge diverse figure professionali, quindi…

Questo è un altro aspetto  che bisogna a mio avviso enfatizzare meglio. Il PDTA Veneto serve anche a valorizzare tutte le diverse figure professionali coinvolte e i loro rispettivi ruoli, tutti essenziali per garantire il miglior percorso possibile al paziente. Per una migliore accoglienza abbiamo per esempio creato le figure del Patient Manager e del Case Manager che seguono il paziente per tutto il suo percorso e diventano figure fondamentali, anche dal punto di vista umano.

 

Esiste un PDTA Veneto anche per la gravidanza e per uso pediatrico?

Considerata la crescente prevalenza dell’obesità – ci siamo spinti oltre il PDTA dell’adulto, e abbiamo creato il PDTA obesità Veneto in gravidanza con l’attivazione di ambulatori specifici ed è stato approvato anche il PDTA pediatrico Veneto che è molto poco chirurgico; si tratta di un percorso molto più internistico ma a cui teniamo particolarmente; purtroppo è ben noto dalla letteratura scientifica che se non risolviamo molto bene i problemi nel bambino in eccesso di peso ci troveremo di fronte a un adulto con obesità che avrà sicuramente bisogno di un intervento chirurgico in futuro e che avrà un livello di comorbidità (diabete tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, dislipidemia, malattie respiratorie e articolari, etc.)  tale da renderlo un paziente ad altissimo rischio, con una spettanza di vita estremamente ridotta.

 

Il Veneto ha anche una Rete Obesità (RObV), quali sono i vantaggi per i pazienti?

Costruire una rete “obesitá” sul territorio è garanzia di alta professionalità e di uniformità delle prestazioni erogate ma richiede un capillare lavoro di formazione di gruppi multidisciplinari dedicati e l’applicazione del PDTA Regionale dell’Obesità nelle ULSS, con un pieno coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e di tutte le competenti Istituzionali del Territorio e le parti coinvolte nella presa in carico del paziente che soffre di obesità.

 

Un lavoro capillare che non è affatto banale…

Il Veneto, dopo molti anni si è dotato di un Piano Sanitario Regionale (2012-2016) che nel 2018 è stato riapprovato e scade nel 2020 che ha consentito di gestire l’Assistenza Sanitaria per Reti Assistenziali Integrate. È un sistema che funziona molto bene, in continuo miglioramento.
Creare delle reti assistenziali vuol dire garantire dei livelli di uniformità di cure offerte a tutti i cittadini, da qualunque parte della Regione Veneto arrivino. Pertanto dal punto di vista sia politico che socio-economico, la creazione di una rete assistenziale integrata ha un impatto veramente forte.

 

Non c’era nulla però nel 1° Piano Sanitario Regionale che parlasse di rete assistenziale per l’obesità, patologia che ha una prevalenza significativa anche nella Regione Veneto. Qual è stato il primum movens in questo senso?

Come primo passo siamo andati a identificare i Centri Regionali ad Alta Specializzazione che già si dedicavano all’assistenza, al trattamento e alla chirurgia dell’obesità. Sono stati individuati due Centri Regionali specializzati, uno all’Azienda Ospedaliera di Padova, per l’adulto e uno presso l’Azienda Ospedaliera di Verona per quel che riguarda l’approccio pediatrico, il tutto coordinato dal Centro di Padova.

La Struttura Complessa di riferimento in questo caso non era la chirurgia ma la Medicina Generale, perché è quella che in qualche maniera ha o dovrebbe avere una visione globale dello stato di salute del paziente e lo può indirizzare precocemente al team specialistico,  in caso di eccesso di peso.

 

È stato complesso sensibilizzare gli Organi Politici?

Dopo vari incontri con l’Assessore alla Regione siamo riusciti ad avere una Delibera della Giunta Regionale nel 2016 che riconoscesse all’interno del Piano Socio-Sanitario Regione Venetoprecedente, in modo che anche l’obesità avesse finalmente la dignità di essere inserita in una Rete Assistenziale Integrata com’è giusto che sia. Questo è stato un passaggio fondamentale dal punto di vista politico, promosso e condiviso in modo trasversale dalle varie forze istituzionali di riferimento.

 

Creare una Rete Regionale implica anche promuovere la formazione di un Gruppo di Lavoro…

Certamente, il Gruppo di Lavoro Obesità è stato creato nel 2014 con l’ obiettivo principale di dare delle direttive su come muoversi all’interno della Rete. Dobbiamo ringraziare l’Ufficio Qualità e Accreditamento che ci ha fornito il metodo di lavoro con precise fasi da rispettare (Finding, Appraising, Integrating, Adapting, Updating**) e il lavoro è durato due anni con riunioni mensili e compiti a casa, dunque non si tratta di un impegno da poco. Insieme è stato creato un Documento condiviso che è stato poi consegnato alla Regione Veneto.

** Finding:  Identificazione Linee Guida Nazionali / internazionali
Appraising: Valutazione della qualità della documentazione
Integrating: Integrazione su gap di contenuti o temporali
Adapting: Adattamento al contesto locale
Updating:  Aggiornamento continuo

 

Com’è organizzata oggi la Rete Veneta Obesità?

La rete veneta è costituita da un Centro di coordinamento a Padova, due Centri Hub (Ospedali di Padova e di Verona), che contengono tutte le specializzazioni, e una serie di centri Spoke (Ospedali di Portogruaro, Cittadella, Dolo, Montebelluna e Belluno) distribuiti sul territorio regionale. Questa differenziazione non è sinonimo di centri di serie A e serie B, ma di aree funzionali differenti, con attività diverse.

Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) Veneto favorisce l’integrazione multidisciplinare e responsabilizza le diverse figure professionali, assicurando la riduzione degli errori, la razionalizzazione della spesa, la continuità assistenziale e il miglioramento della qualità del percorso. Si tratta di un’appropriatezza organizzativa che riunisce tutti quei professionisti, chirurghinutrizionisti, internisti, psicologi e specialisti della riabilitazione che, altrimenti, si muoverebbero ognuno per contro proprio. Questo modello è attualmente in vigore in tutte le strutture ospedaliere della rete. Stiamo parlando di un esempio esportabile non solo a livello nazionale, in altre Regioni ma anche all’estero. Reti come queste, infatti, sono presenti solo in alcuni Paesi scandinavi e rappresentano un fiore all’occhiello italiano.

 

La Rete comprende sia Centri Pubblici che Privati?

Sin dall’inizio sono state coinvolte a pari grado le strutture private e le strutture pubbliche. Il Veneto è una regione che classicamente non ha un grande privato per quello che riguarda la parte chirurgica: l’unico ospedale con volumi adeguati è la Casa di Cura di Porto Viro (Rovigo).
In Regione Veneto, è la Riabilitazione Nutrizionale a vantare una tradizione storica nel panorama della sanità privata; esistono due grosse strutture: una è Villa Garda in provincia di Verona e l’altra è la Riabilitazione Nutrizionale del Policlinico di Abano Terme, che offrono cure di alta qualità sia nel percorso chirurgico che non chirurgico del paziente con obesità. Anche queste strutture sono state coinvolte e hanno fatto parte del Gruppo di Lavoro che ha steso il PDTA obesità Regione Veneto.

 

Un passo dal punto di vista culturale estremamente audace e lungimirante…

Effettivamente si; all’inizio – confesso – si temevano anche delle resistenze, mai sperimentate, in realtà. Una volta compreso, questo processo rappresenta una soluzione organizzativa efficiente e motivante, che va a beneficio di tutti gli attori coinvolti e aumenta notevolmente la qualità del servizio assistenziale offerto al paziente con obesità nella Regione Veneto.

 

 

References

– Percorso Diagnostico Terapeutico assistenziale (PDTA) per il trattamento integrato dell’obesità »

– UOSD “Week Surgery”, Azienda Ospedaliera – Università di Padova »
Ubicazione: 3° Piano e 6° Piano, Policlinico
Telefono: 049 8217012
Stanza infermieri: 3° piano 049 8217382 – 6° piano 049 8212218
Fax: 049 8213189
E-mail: week.surgery@aopd.veneto.it
Orari: dal lunedì al venerdì, ore 7.30 -14.30

 

 

* Il dr. Mirto Foletto si laurea con lode e specializza alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova sempre con il massimo dei voti. Attualmente  è Direttore dell’ UOSD “Week Surgery” dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova. In questa Unità Operativa vengono effettuali diversi tipi di interventi chirurgici in particolare: chirurgia dell’obesità, tiroide, ernie complesse, colecisti, mammella.
Il dr. Mirto Foletto è autore di numerosi lavori scientifici pubblicati su prestigiose riviste nazionali e internazionali e nel 2016 è stato Coautore delle Linee Guida di Chirurgia dell’Obesità promosse dalla SICOB, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche.

Vittoria Majocchi

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