Riconoscere di avere l’osteoporosi (fragilità ossea per perdita intensa di massa ossea che predispone alle fratture) non è facile perché la malattia decorre nella maggior parte dei casi e per molto tempo in modo silente, senza dare alcun disturbo.
Per questo è molto importante la diagnosi precoce: prima la si scopre, prima la si cura e la si rallenta.
Oggi per fortuna si dispone di un’indagine molto precisa ed efficace per misurare la densità delle nostre ossa. Si tratta della Mineralometria Ossea Computerizzata abbreviata con la sigla MOC.
Ogni anno nel mese di ottobre decorre La giornata mondiale dell’Osteoporosi.
Anche in Italia nei centri Ospedalieri aderenti si organizzano visite e MOC gratuite riservate alle persone a rischio.
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La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC)
La MOC è il solo esame in grado di diagnosticare con sicurezza la presenza o meno di osteoporosi perché è l’unico in grado di misurare con precisione la massa e la densità delle nostre ossa.
Tutte le donne dopo i 40 anni e soprattutto quelle che svolgono una vita sedentaria o che hanno altri fattori di rischio per l’osteoporosi dovrebbero sottoporsi ogni 2-3 anni a una misurazione della propria “densità ossea” e fare particolare attenzione alle possibili misure di prevenzione che possono essere adottate.
Come si esegue e che cosa misura?
La MOC misura la massa e la densità ossea mediante strumenti digitali a raggi X o Dexa (Dual energy XRay absorptiometry).
È un esame non invasivo, assolutamente non doloroso, che non richiede preparazione e si esegue in pochi minuti. Occorre soltanto sdraiarsi su un lettino al di sotto del quale si trova la sorgente che emette le radiazioni.
Nei casi più a rischio l’esame può essere ripetuto più volte per seguire l’andamento della quantità di osso nel tempo, in particolare intorno alla menopausa e nella post-menopausa. La ripetizione non comporta rischi in quanto la dose di radiazione è estremamente bassa. L’esame è consigliato anche agli uomini perché l’osteoporosi anche se predilige le donne (3.500.000 italiane) colpisce anche il sesso maschile (1.000.000 italiani).
In alcuni casi l’esame viene eseguito con gli ultrasuoni, per esempio in caso di falange o di calcagno.
La MOC rappresenta oggi l’esame più utile per predire
la propria soglia o rischio di fratture.
Perché è importante conoscere la propria “soglia di frattura”?
Perché prima la si conosce prima di potrà intervenire con l’utilizzo di terapie che riducono il riassorbimento di calcio dalle ossa, ritardando e talora, impedendo il raggiungimento della soglia stessa. Una volta raggiunto e superato il valore limite, le terapie che riducono il riassorbimento osseo non saranno più sufficienti e si renderà necessaria anche l’applicazione di misure che stimolino la formazione di osso. Come sempre prevenire è meglio che curare.
L’osteoporosi si può prevenire adottando stili di vita corretti:
soprattutto alimentazione ricca di calcio e di vitamina D, esposizione alla luce solare e attività fisica moderata ma costante (soprattutto quella con carico sulle ossa come camminate e corse).
Molto importante anche moderare il fumo e il consumo di alcolici.
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