Obesità giovanile: prima inizia, più cresce il rischio futuro di cardiopatia

Una ricerca condotta sui dati del trial Coronary Artery Risk Development in Young Adults (Cardia) ha rilevato che alla maggiore durata dell’ obesità corrisponde un aumento del rischio di sviluppare verso i cinquant’anni una coronaropatia subclinica; il problema è grave se si considera che, con la crescita dell’obesità fra i giovani e i giovanissimi, triplicata negli ultimi trent’anni, si prolunga l’esposizione all’eccesso di adiposità.

Jared Reis, epidemiologo presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Nhlbi (National Hearth, Lung and Blood Institute) di Bethesda, nel Maryland, spiega: «L’aterosclerosi subclinica, identificata dalla presenza di Cac (Calcificazioni dell’Arteria Coronarica), progredisce nel tempo e predice lo sviluppo di eventi coronarici; in generale, i fattori di rischio per la malattia coronarica sono simili a quelli per le calcificazioni: età avanzata, sesso maschile, ipertensione, diabete, fumo, e valori anormali di lipoproteine del colesterolo a bassa e alta densità.
Un fattore di rischio importante per Cac è anche l’obesità in generale e addominale, definito dall’indice di massa corporea e dalla misura del girovita».

Attraverso lo studio dei dati di Cardia, un trial longitudinale di coorte condotto dalla metà degli anni ’80 su giovani adulti dai 18 ai 30 anni, i ricercatori statunitensi hanno cercato di verificare se, nell’arco di 25 anni, la durata dell’obesità dei giovani fosse collegata alla presenza di Cac verso i cinquant’anni.

Sono stati oltre tremila (3.275) i giovani selezionati, inizialmente normopeso, per verificare l’eventuale comparsa di obesità dopo due, cinque, sette, 10, 15, 20 e 25 anni; prosegue Reis: «Durante il follow-up, circa il 40% dei partecipanti è diventato obeso, e la presenza di Cac si è rivelata strettamente connessa alla sua durata; in numeri, più del 38% dei partecipanti obesi da più di vent’anni, rispetto al 25% di quelli che non erano mai stati obesi avevano Calcificazioni dell’Arteria Coronarica. Questi risultati suggeriscono che la durata dell’esposizione a un eccesso di adiposità potrebbe avere importanti ripercussioni future sull’aterosclerosi coronarica e, potenzialmente, sui tassi di malattie cardiovascolari». La ricerca statunitense è stata pubblicata su JAMA, the Journal of the American Medical Association.

 

Fonte
Jared P Reis et al – Association Between Duration of Overall and Abdominal Obesity Beginning in Young Adulthood and Coronary Artery Calcification in Middle Age. Jama 2013;310(3):280-288

Vittoria Majocchi

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