L’epidemia di obesità che si sta diffondendo in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, spinge i ricercatori a trovare tutte le possibili cause; uno studio che è stato pubblicato sulla rivista Archives of Diseases in Childhood, delle edizioni del British Medical Journal, ha rilevato che il parto cesareo potrebbe costituire un legame con l’obesità.
Gli studiosi statunitensi hanno considerato che spesso le donne sovrappeso partoriscono con il taglio cesareo e che quindi i figli potevano avere familiarità con l’obesità e ne hanno tenuto quindi conto ai fini della correttezza delle conclusioni; al netto di questo dato, hanno verificato che in caso di parto cesareo il bambino ha il doppio di probabilità di avere peso in eccesso entro i tre anni di vita. Il legame sarebbe da imputare a una ‘contaminazione batterica’ che modifica il microbioma intestinale, il patrimonio di batteri che vivono nell’intestino; questa modifica è diversa a seconda del tipo di parto: in caso di cesareo i batteri Firmicutes prevalgono sui Bacteroides.
Secondo lo studio americano, i Firmicutes favorirebbero l’accumulo di grasso perché modificano l’assorbimento delle sostanze nutrienti e favoriscono l’insulino-resistenza, i processi infiammatori e il deposito di grassi.
Il microbioma, secondo le più recenti ricerche, sarebbe basilare per il mantenimento di un buono stato di salute e potrebbe anche essere all’origine di molte patologie, poiché influenza il sistema immunitario, in particolare la maturazione dei linfociti B, le cellule del sistema immunitario che sono responsabili della produzione di anticorpi e che hanno un ruolo predominante nei fenomeni allergici.
La ricerca è stata condotta su oltre 1.200 donne e bambini residenti nell’area di Boston, in Massachusetts.
Fonte:
Susanna Y Huh et al – Delivery by caesarean section and risk of obesity in preschool age children: a prospective cohort study. Arch Dis Child, Maggio 2012