Obesità e depressione, più a rischio le donne

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Secondo i dati emersi da un recente studio americano (Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta), condotto nel periodo 2005-2010, le donne che soffrono di depressione mostrano maggiori probabilità di essere obese rispetto alle donne che non hanno sintomi depressivi.

L’eccesso di peso aumenta in modo direttamente proporzionale alla gravità della depressione (e all’assunzione di farmaci antidepressivi), tant’è vero tra le donne sono obese oltre la metà di coloro che hanno sintomi gravi rispetto a un terzo di chi non ha sintomi depressivi. “Capire meglio il legame tra depressione da moderata a grave, uso di antidepressivi e obesità può essere utile per mettere a punto strategie di prevenzione e trattamento più mirate per entrambe le condizioni” spiegano le due autrici dello studio. Tra gli altri risultati d’interesse si è evidenziato che le donne bianche non ispaniche depresse sono più spesso obese rispetto alle coetanee non depresse, un’evidenza non rilevabile nelle altre etnie.

Un altro studio, ma non è l’unico in letteratura scientifica, pubblicato sul General Hospital Psychiatry e condotto da un team di ricercatori di Seattle guidati dal dottor Gregory Simon, afferma che le persone che necessitano di rimettersi in forma vanno supportate anche da un punto di vista psicologico; un approccio multiplo è l’unico che possa garantire dei risultati efficaci sui sintomi depressivi che vanno di pari passo con la condizione di sovrappeso o di obesità.

Gli autori hanno sottolineato che curare in parallelo il malessere psicologico porta quasi a raddoppiare le probabilità di successo della dieta e a mantenere più alta la motivazione nel tempo. Lo studio, quindi conferma ulteriormente i risultati di studi precedenti che avevano stabilito come forme depressive sorte già nell’infanzia siano spesso associate ad obesità nel corso dell’adolescenza e in età adulta. Allo stesso modo, l’obesità emersa durante l’adolescenza si associa spesso a depressione nei giovani adulti.

Lo studio condotto dal team di Gregory Simon è stato condotto su 203 donne di età compresa fra i 40 e i 65 anni per un periodo di un anno. Tutte le donne arruolate avevano diagnosi di depressione e obesità (Body Mass Index (BMI) ≥ 30 o più). I ricercatori hanno diviso le donne in due gruppi, con due programmi diversi: nel primo gruppo hanno valutato esclusivamente la perdita di peso, nel secondo i soli disturbi psicologici. I risultati hanno evidenziato che nel corso dei primi 6 mesi nel secondo gruppo, la percentuale di successo della dieta è stata del 38 per cento in confronto al 22% delle donne del primo gruppo. Di importanza fondamentale è stata l’attività fisica svolta dalle donne. “Il rapporto tra depressione ed esercizio fisico è bidirezionale.” Afferma Simon nello studio “Il buon umore fa venir voglia di muoversi di più, e fare movimento mette a sua volta di buon umore. I due fattori si alimentano a vicenda.”

Il miglioramento a breve termine dell’umore è associato ad una più evidente perdita di peso

Gli autori, infatti, hanno sottolineato quanto sia importante valutare da subito eventuali sintomi di depressione nelle donne obese (ma anche negli uomini obesi) che chiedono aiuto: elaborare un programma combinato insieme alla persona (e/o ai suoi familiari), sostenibile e mirato al raggiungimento sia della forma fisica che del benessere psicologico può certamente risultare più efficace su entrambi i fronti: depressione e obesità.

Fonti

 

"Poter vivere una vita normale... non una vita a metà"

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