Obesità e rischi

L’obesità aumenta l’infiammazione nelle donne con artrite reumatoide

L’aumento della massa grassa e la presenza di obesità, nelle donne con artrite reumatoide, si associano a valori più elevati di indici (marker) infiammatori, come proteina C-reattiva (CRP) e velocità di eritrosedimentazione (VES). È quanto emerge da un recente studio americano e da alcuni studi precedenti.

 

I marker d’infiammazione

I valori dei livelli plasmatici della Proteina C-Reattiva (CRP o PCR) e della VES sono comunemente valutati al momento della diagnosi e nella gestione dell’artrite reumatoide.

La Proteina C-Reattiva è la prima proteina ad aumentare come risposta ad un processo infiammatorio. Viene prodotta dal fegato ed è ritenuta l’indice più accurato, rapido e sensibile di infiammazione.

La velocità di eritrosedimentazione (VES) indica la velocità con cui la parte corpuscolata del sangue, costituita per la massima parte dai globuli rossi, tende a sedimentare in provetta per l’azione della gravità. I globuli rossi, avendo carica elettrica positiva, tendono a respingersi tra di loro, mantenendosi – in tal modo – sospesi in soluzione. È il motivo per cui, quando il numero di globuli rossi è elevato, la VES ha valori molto bassi. La presenza di sostanze con carica negativa, come la CPR e le proteine dei processi infiammatori, tende a neutralizzare le cariche positive dei globuli rossi creando ponti e formando piccoli ammassi di globuli rossi che sedimentano con rapidità. Per questa ragione, in corso di infiammazione o in malattie caratterizzate da proteine in eccesso come l’artrite reumatoide, la VES ha valori elevati. La VES fa parte degli esami eseguiti di routine ed è un indice aspecifico di infiammazione. In molte condizioni serve anche a seguire l’andamento di una malattia o l’efficacia di un trattamento farmacologico.

Nella popolazione generale, in particolare tra le donne, livelli elevati di VES e Proteina C-reattiva sono stati associati a Indice di massa corporea (BMI) e adiposità più elevati.

 

Artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, ovvero scatenata da meccanismi che coinvolgono il sistema immunitario (sistema che difende e protegge l’organismo dall’attacco di agenti esterni) e che, in questo caso, fa un autogol, ovvero si attiva contro tessuti del proprio organismo, non riconoscendoli come parte di sé. Il principale bersaglio della risposta immune nell’artrite reumatoide è la membrana sinoviale, una membrana che riveste all’interno le articolazioni. L’infiammazione che ne consegue è però sistemica (ovvero generale perché interessa tutto l’organismo) e questo giustifica le possibili compromissioni in altri distretti oltre quello articolare.

 

Lo studio americano

Michael D. George e colleghi dell’Università di Philadelphia, tenendo conto di queste premesse,  hanno voluto indagare le possibili associazioni tra Indice di Massa Corporea (BMI) e biomarker infiammatori (CRP e VES) in due gruppi di pazienti, di entrambi i sessi, affetti da artrite reumatoide: il gruppo “Body Composition” (composizione corporea) composto da 451 pazienti e un gruppo di 1.652 pazienti tratti dal Registro Nazionale USA dell’Artrite Reumatoide (VARA). Il gruppo di controllo era costituito dalle partecipanti allo studio di sorveglianza National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).

 

I risultati

I ricercatori hanno come prima cosa evidenziato che in entrambi i gruppi, tra le donne, l’aumento dell’Indice di Massa Corporea si associava con quelli della Proteina C-Reattiva e della VES, e in particolare tra le donne che erano affette da obesità grave (BMI ≥35). La stessa associazione si è verificata anche tra gli uomini nella popolazione generale. Tuttavia tra gli uomini affetti da artrite reumatoide, il valore di BMI non appariva associato a CRP o alla VES, a eccezione degli uomini in grave sottopeso, che mostravano un elevato valore di CRP e VES rispetto agli uomini di peso normale. Inoltre, nel gruppo VARA, gli uomini di peso normale hanno mostrato valori più elevati di CRP e VES rispetto agli uomini in sovrappeso o affetti da obesità. I ricercatori hanno inoltre evidenziato che nelle donne l’aumento dei valori di Proteina C-Reattiva e VES era positivamente associato alla massa grassa (ma non alla massa magra), mentre nessun biomarker o la massa grassa erano correlati con l’adiposità o la massa magra negli uomini.

 

Le conclusioni

L’aumento dei biomarker infiammatori, CRP e VES, in questo studio, sembra essere direttamente correlato con l’obesità, in particolare quando l’obesità è patologica, e del tutto indipendente dall’artrite reumatoide. In confronto alla popolazione generale, diversi studi hanno evidenziato una maggiore prevalenza di obesità tra le donne affette da artrite reumatoide: questo dato, insieme al diverso comportamento dei biomarker di infiammazione devono indurre i medici a considerare sin dall’inizio l’impatto dell’obesità sull’infiammazione in atto per la presenza di artrite reumatoide.

Non è possibile al momento attuale comprendere le ragioni per cui gli uomini sottopeso affetti da artrite reumatoide abbiano livelli più elevati dei biomarker d’infiammazione. Si può supporre, affermano gli Autori che in questi uomini la malattia infiammatoria grave sia la causa della perdita di peso. Anche perché non è stato possibile osservare lo stesso fenomeno nelle donne. Queste differenze tra i due sessi confermano risultati evidenziati anche in indagini precedenti. Gli studi futuri dovrebbero verificare se l’infiammazione può influenzare la composizione corporea in modo diverso negli uomini e nelle donne”.

 

 

Fonti

– George MD, Giles JT et al – The impact of obesity and adiposity on inflammatory markers in patients with rheumatoid arthritisArthritis Care Res (Hoboken) 2017 Apr 10. doi: 10.1002/acr.23229. [Epub ahead of print]

– Albrecht K, Richter A et al – Body mass index distribution in rheumatoid arthritis: a collaborative analysis from three large German rheumatoid arthritis databasesArthritis Res Ther 2016 Jun 23;18:149 

– Jawaheer D, Olsen J, Lahiff M et al – Gender, body mass index and rheumatoid arthritis disease activity: results from the QUEST-RA StudyClin Exp Rheumatol 2010 Jul-Aug;28(4):454-61

 

Vittoria Majocchi

Recent Posts

La Fenice: un’esperienza di rinascita

La storia di Katia, 41 anni, che da bambina pienotta e adolescente sovrappeso ad adulta…

2 anni ago

Solange: sfidare tutto ciò che apparentemente rema contro

Solange è una giovane donna molto determinata che ha fatto un intervento di sleeve il…

2 anni ago

Policlinico di Bari: il 9 aprile Open Day Chirurgia dell’obesità

L’Unità Operativa di Chirurgia Generale “M. Rubino” del Policlinico di Bari ha organizzato per Sabato…

3 anni ago

Bariatrica Pisana: unire le competenze per moltiplicare benefici e sicurezza al paziente con obesità

L’obesità è una malattia complessa, multifattoriale, la cui gestione richiede quindi un approccio multidisciplinare. La…

3 anni ago

Ospedale di Merate: un team multidisciplinare per la chirurgia bariatrica

Nel caso di obesità grave, l’unica soluzione efficace, secondo un’ampia letteratura scientifica internazionale, è la…

3 anni ago

Falsi miti e fake news su alimentazione, perdita di peso, sovrappeso e obesità

In questa pagina raccoglieremo i falsi luoghi comuni su alimentazione, diete, perdita di peso, dimagrimento,…

3 anni ago