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Obesità. Approvata la mozione per il riconoscimento come malattia cronica

Il 13 novembre 2019 rimarrà una data storica per tutte le persone che soffrono di obesità. Finalmente è stata approvata dalla Camera la Mozione presentata dall’Onorevole Pella per il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, votata con unanimità assoluta (458 su 458 votanti) che chiede al Governo di prendere provvedimenti per prevenire e gestire questa malattia. Ne dà notizia sul proprio sito anche l’EASO, European Association of the Study of Obesity).
Il grande consenso dimostra la reale volontà di tutte le forze politiche di impegnarsi nella costruzione di un piano educativo e di intervento contro l’obesità a partire dai minori, che sono anche i più colpiti: basti pensare che 1 bambino su 3 sotto gli 8 anni è obeso. Grande la soddisfazione di Roberto Pella, promotore e primo firmatario della mozione: “È un momento importantissimo per tutte le persone con obesità e per i loro familiari che vedono finalmente riconosciuta la loro condizione come una malattia e che possono contare sull’impegno del Governo a implementare un Piano Nazionale dedicato, con azioni di:

♦ promozione dell’attività fisica, della sana alimentazione e di corretti stili di vita;

♦ informazione e formazione dei cittadini con la collaborazione degli Enti locali e delle Autorità sanitarie;

♦ lotta alla discriminazione e al bullismo.

Un grande passo per tutte le persone che soffrono di obesità, ottenuto grazie all’impegno delle Società scientifiche, dell’Associazione di pazienti Amici Obesi (un pensiero va alla compianta Marina Biglia che ha aperto il cammino) e delle associazioni di cittadinanza, del network IO-Net, e della rete internazionale OPEN (Obesity Policy Engagement Network) sull’obesità.

Riconoscere l’obesità come malattia cronica

L’obesità è una malattia complessa, determinata dall’interazione di molti fattori. È un luogo comune pensare che sia provocata dalle scelte di vita. Eppure, le persone che convivono sotto il peso dell’obesità devono affrontare stigma e discriminazioni in tutti gli ambienti e ancora oggi sono pochi anche gli operatori sanitari specificamente formati per la cura e la gestione della malattia. Molte persone con obesità sono convinte che dovrebbero essere in grado di gestire il proprio peso da sole ma la scienza dimostra che, dopo una perdita di peso, l’organismo cerca di recuperare il peso perduto, rallentando il metabolismo e aumentando l’appetito. È necessario innanzitutto che l’obesità venga riconosciuta come malattia cronica da tutte le Istituzioni e c’è ancora molto da fare per contribuire alla formazione ed educazione di tutti gli attori coinvolti verso una maggiore consapevolezza dell’obesità e dei molti rischi di salute associati a essa. È tempo di agire, ed occorre farlo in tempi rapidi. Le misure proposte sono molteplici, sia di prevenzione che di cura del fenomeno, raccolte nei dodici punti della mozione riportati di seguito.

Obesità: una malattia da affrontare in maniera sinergica

Un passo avanti verso un Piano Nazionale. La dichiarazione dell’Onorevole Pella, primo firmatario della Mozione sull’obesità approvata all’unanimità dalla Camera

“Da oggi (13 novembre 2019) una forte alleanza della politica con società scientifiche, associazioni dei pazienti, ricerca, sanità, scuola e Comuni potrà mantenere alta l’attenzione sulle attività di prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulle cure più appropriate da mettere in campo, per una maggiore conoscenza e consapevolezza della patologia. In questi giorni di pianificazione e confronto sui numeri della manovra è importante concentrare le richieste sulla prevenzione: non è una missione semplice da attuare concretamente né indolore dal punto di vista economico, ma solo così si potrà veramente affrontare i rischi d’insorgenza dell’obesità. Le azioni saranno inquadrate all’interno di un Piano nazionale dedicato: un documento, cioè, condiviso dal Ministero con le Regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati sull’unitarietà di approccio centrato sulla persona con obesità”.

“L’obesità – per le proporzioni che ha assunto nel nostro Paese e per le implicazioni che genera dal punto di vista della spesa per i sistemi sanitari – nazionali, regionali e locali, è oggi una voce di bilancio sempre più insostenibile, se non saremo in grado di dotarci di politiche di prevenzione e di cura adeguate”, conclude Pella.

I 12 punti della Mozione su cui si impegna il Governo

.1. Prevedere un monitoraggio sulla corretta attuazione dei LEA con specifico riferimento alle malattie associate all’obesità.

.2. implementare un Piano Nazionale sull’obesità che armonizzi, a livello nazionale, le attività nel campo della prevenzione e della lotta all’obesità, un documento, condiviso con le regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati su un approccio multidisciplinare integrato e personalizzato, centrato sulla persona con obesità e orientato a una migliore organizzazione dei servizi e a una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza.

.3. Adottare iniziative per assicurare alla persona con obesità il pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari e, nei casi più gravi, l’accesso a centri di secondo livello per valutare approcci psicologici, farmacologici e chirurgici.

.4. Prevedere una più stringente implementazione di quanto previsto nel Patto nazionale della prevenzione 2014-2018 relativamente alle politiche di contrasto all’obesità, adottando iniziative vincolanti nel nuovo Patto nazionale della prevenzione 2020-2025, prevedendo linee guida inerenti ai «primi 1.000 giorni di vita» del bambino.

.5. Promuovere il miglioramento della formazione degli operatori sanitari sul tema della nutrizione e a promuovere una maggiore cultura per gli operatori scolastici e per i neo genitori su questo tema.

.6. Promuovere ulteriori studi sulle cause di obesità e ad adottare iniziative per migliorare gli standard di nutrizione delle mamme in gravidanza e dei bambini per agire, in particolare anche sui primi «1.000 giorni», esplicitando che non vi è obbligo di erogazione quotidiana di proteine animali nelle mense pubbliche e favorendo un approccio culturale basato sull’assunzione del corretto quantitativo di proteine e sulla possibilità di assumere gli aminoacidi essenziali anche con sole proteine vegetali.

.7. Promuovere programmi per la prevenzione dell’obesità infantile e per la lotta alla sedentarietà attraverso iniziative coordinate di promozione della salute, intesa nella sua dimensione biopsicosociale, che implementino a livello scolastico l’attività fisica e sportiva, la sana alimentazione e l’informazione sulla promozione dei corretti stili di vita, compresa la qualità relazionale.

.8. Intraprendere iniziative congiunte e sinergiche di informazione alla popolazione a sostegno di quanto promosso dalla campagna nazionale e internazionale denominata Obesity Day.

.9. Promuovere percorsi educativi e informativi e interventi a tutela della persona con obesità negli ambienti lavorativi e scolastici, volti a contrastare le discriminazioni e gli atti di bullismo anche nei confronti delle persone con obesità.

.10. Intraprendere tutte le iniziative per la protezione dell’allattamento al seno materno, per sei mesi esclusivo e fino a due anni complementare.

.11. Assumere iniziative per disciplinare la pubblicità di prodotti alimentari e bevande per bambini, al fine di:

  1. adoperarsi affinché i luoghi dove i bambini si riuniscono (asili, scuole, cortili delle scuole e centri di pre-scuola, parchi giochi, cliniche della famiglia e del bambino e servizi pediatrici e durante tutte le attività sportive e culturali) siano liberi da ogni forma diretta e indiretta di pubblicità di alimenti con un alto contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi.
  2. sviluppare politiche di contenimento del marketing alimentare sui bambini, con la predisposizione di misure che proteggano l’interesse pubblico;
  3. identificare le informazioni e la natura degli effetti del marketing alimentare rivolto ai bambini per sviluppare ulteriori ricerche in questo campo, al fine di ridurre l’impatto sui bambini della pubblicità di alimenti con un eccessivo contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi.

.12. Assumere iniziative per stimolare l’industria alimentare a studiare un’adeguata porzionatura dei prodotti per l’infanzia e l’adolescenza, tenuto conto di tutti i nutrienti che possono influire sullo sviluppo di obesità.

Obesità malattia cronica: quali diritti per gli obesi?

Ancora tutto è da definire ma il grande consenso dimostrato verso la mozione approvata alla Camera il 13 novembre scorso fa ben sperare che i prossimi mesi trascorrano all’insegna delle proposte legislative per incrementare da un lato la prevenzione dell’obesità, in particolare infantile e dall’altro le tutele e le agevolazioni per le persone con obesità e i loro familiari.

Ricordiamo che al momento, in Italia, la normativa generale sull’invalidità è regolata dalla legge 104 del 1992: “È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”

A oggi, la legge italiana riconosce l’invalidità – e i diritti e le facilitazioni che ne conseguono – solo ai casi più gravi di obesità e di assoluta inidoneità al lavoro. Vedremo nei mesi a venire se il voto unanime della Camera si tradurrà anche nella volontà di estendere l’assistenza a un più ampia fetta di popolazione con obesità e quali saranno i requisiti necessari per rientrare nelle categorie assistite. Gioiamo delle conquiste ottenute sino qui con la speranza già proiettata verso il futuro.

References

  • Atto Camera – Mozione 1-00082 – presentato da PELLA Roberto
    Presentato il Mercoledì 28 novembre 2018 e modificato il Mercoledì 13 novembre 2019, seduta n. 258.
  • Obesity now recognised as a chronic disease in Italy, EASO
  • Italian Health Policy Brief. Obesità: una malattia da affrontare in maniera sinergica Opinioni e confronti per una sanità sostenibile. Altis Omnia Pharma, Anno VIII, Speciale 2018
  • Obesity Monitor – Monitoring prevention, cure, political, social and economic facts on obesity care. Ibdo Foundation, Anno 1, n. 1, 2019
  • Nasce l’Intergruppo Parlamentare Qualità di vita nelle città. Urbes Magazine n. 3, ottobre 2018
  • LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. (GU Serie Generale n.39 del 17-02-1992 – Suppl. Ordinario n. 30)
Vittoria Majocchi

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