Obesità: a Milano riunito l’EASO Patient Council per discutere strategie comuni per combatterla

Obesità: a Milano riunito l’EASO Patient Council per discutere strategie comuni per combatterla

Il 24-26 novembre 2017 si è svolto a Milano, l’EASO PROJECT TEAM MEETING: una tre giorni non stop che ha riunito 20 rappresentanti Europei del Consiglio dei pazienti di EASO, l’Associazione Europea per lo studio dell’Obesità per discutere di strategie comuni per combattere l’obesità. Una scelta importante, quella di riunirsi in Italia – fortemente voluta da Marina Biglia, Presidente di Amici Obesi Onlus – per sensibilizzare politici, Istituzioni ed amministrazioni al pieno riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, curabile. Per capire meglio gli obiettivi dell’EASO Patient Council abbiamo incontrato Ken Clare, Presidente in carica dell’ EASO Patient Council, Sheree Bryant, Direttore della Comunicazione e Coordinatrice dell’EASO Patient Council e Marina Biglia, Presidente di Amici Obesi e rappresentante dei pazienti con obesità per l’Italia.

Parliamo di obesità e di come combatterla in occasione dell’EASO Project Team Meeting,

Milano 24-26 Novembre 2017

 

Che cos’è l’EASO e che cosa fa l’EASO Patient Council?

“L’EASO, nata nel 1986, è una Federazione di Associazioni di 32 Paesi Europei. Rappresenta una comunità di scienziati, medici e clinici, esperti di salute pubblica e pazienti che operano nell’ambito dell’obesitàSheree Bryant, EASO Coordinatordichiara Sheree Bryant, EASO Coordinator. “Il Consiglio dei Pazienti (EASO Patient Council) fa parte integrante dell’EASO ed è costituito da 20 membri rappresentativi di Associazioni pazienti impegnate attivamente nell’area obesità nel proprio Paese Europeo.”

L’ EASO Patient Council opera a livello locale, nazionale e globale per promuovere gli interessi e risolvere le necessità dei pazienti obesi in tutta Europa, sottolineando i problemi irrisolti, le necessità più urgenti, partecipando e studiando iniziative di informazione e di sostegno e progetti per sensibilizzare politici, mondo della salute e popolazione alla prevenzione, alla cura e alla gestione delle problematiche legate all’obesità e alle sue complicanze“ sottolinea Sheree Bryant.

Qual è stato l’obiettivo dell’ EASO PROJECT TEAM MEETING a Milano?

“L’obiettivo di incontrarci è quello di elaborare insieme strategie comuni per combattere l’obesità in tutti i Paesi Europei, condividendo criticità e conquiste” esordisce Ken Clare, Presidente in carica dell’ EASO Patient Council. “La finalità è quella di contribuire a una migliore conoscenza e sensibilizzazione delle esigenze dei pazienti obesi e far sì che l’obesità venga riconosciuta in tutta Europa come malattia; ci impegniamo per sottolineare la centralità della voce dei pazienti nell’affrontare e combattere lo stigma sociale associato all’obesità.”

Che cosa rappresenta l’obesità per i membri dell’EASO Patient Council?

“L’obesità è una malattia complessa, multifattoriale, progressiva, con un notevole impatto sulle persone e sulla società” rispondeKen Clare, Presidente in carica dell’ EASO Patient Council Ken Clare, Presidente in carica dell’ EASO Patient Council. “Gioca un ruolo centrale nello sviluppo di altre malattie croniche come: diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemia, malattie cardiovascolari, respiratorie, ortopediche. Per affrontare questa situazione, l’obesità deve diventare una priorità assoluta, con un maggiore impegno per azioni concertate, coordinate e specifiche ad iniziare dal riconoscimento dell’obesità come malattia cronica in tutti i Paesi d’Europa, obiettivo a cui stiamo lavorando con grande impegno. Senza tale urgente riconoscimento non si può mettere a punto una strategia globale, sostenibile e proattiva per affrontare l’obesità e le sue sfide future.”

 

Qual è la situazione dell’Italia rispetto agli altri Paesi Europei?

In Italia si parla oggi di ben 6 milioni di obesi (il 10% della popolazione). Ci posizioniamo circa a metà tra i Paesi Europei e non è certo una cosa di cui andare orgogliosi.” sottolinea Marina Biglia, Rappresentante EASO per l’Italia e Presidente di Amici Obesi Onlus. Da un recente sondaggio sulla percezione dei problemi di salute, sociali ed economici legati all’obesità è emerso che è soprattutto la preoccupazione per la propria salute a indurre le persone obese a ricorrere alle cure: ben il 61,2% delle persone intervistate dichiara di avere almeno una malattia associata. Senza contare i disturbi psicologici, depressione in primis, correlata nella maggior parte dei casi a problemi di relazione e affettivi (21,1%) e/o a episodi di stigma e discriminazione vissuti in prima persona dal 13% degli intervistati (13%). L’obesità crea difficoltà anche a trovare lavoro, problema denunciato dal 5% dei rispondenti.”

Perché è così difficile riconoscere l’obesità come una malattia?

Su 50 Paesi Europei solo Portogallo, Olanda e Turchia riconoscono l’obesità come una malattia” riporta Marina Biglia. “In Italia stiamo combattendo per ottenere questo riconoscimento perché il malato con obesità sia riconosciuto come un malato di serie A e non di serie B come è avvenuto sinora.”

Il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica è necessario perché troppo spesso continua ad essere considerata come un vizio, un’incapacità da parte di una persona di trattenersi di fronte al cibo senza tener conto che questo comportamento deriva dal fatto che l’obesità è una malattia, determinata da molti fattori che si intrecciano insieme, è una malattia con una predisposizione genetica che purtroppo ci portiamo dentro.

“Come sottolineato da Ken Clare, l’obesità è una malattia multifattoriale che porta con sé numerose altre patologie, ecco perché è importante riconoscerla e combatterla. Il riconoscimento significa per ogni persona affetta da obesità poter ottenere il diritto alla cura e ad essere realmente presa in carico, seguita e sostenuta per l’intero percorso di cura, in un centro pubblico e con un approccio multidisciplinare” conclude Marina.

In che modo un’Associazione come Amici Obesi può concorrere agli obiettivi comuni?

Lo scopo principale di Amici Obesi Onlus, la più grande associazione di pazienti con obesità in Italia, è quello di coordinare le forze, quindi cercare di creare momenti, occasioni e canali di informazione e sostegno ai bisogni dei pazienti con obesità. In Italia, il nostro impegno prosegue l’appello fatto alle istituzioni, durante l’Expo 2015, con la presentazione del Position Paper ‘L’obesità è una malattia curabile’ firmato dalle associazioni e società scientifiche italiane e continua con tavoli di lavoro sia a livello nazionale sia locale» sottolinea Marina Biglia.

 

Per saperne di più sull’EASO

– The European Association for the Study of Obesity

Patient Council Spotlight: Marina Biglia

 

Rassegna stampa

Associazioni riunite per riconoscere l’obesità come malattia e combatterla

Obesità: dal 24 al 26 novembre a Milano di discute di come combatterla

 

 

 

"Poter vivere una vita normale... non una vita a metà"

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