L’iperplasia prostatica benigna è tra i disturbi più frequenti negli uomini: si manifesta nell’80% degli over 50. Si conclude domani a Roma il Congresso nazionale Auro, a cui hanno partecipato oltre 500 specialisti.
Dal congresso è emerso che solo il 50% dei maschi colpiti da iperplasia prostatica benigna (IPB) si sottopone a una visita specialistica. Le ragioni possono essere diverse: paura di un intervento chirurgico, scarsa fiducia nelle terapie e accettazione passiva del disturbo come conseguenza ineluttabile del progredire dell’età.
«Forse i maschi italiani non sanno che l’urologia moderna è in costante evoluzione – ha sottolineato Pierpaolo Graziotti, Presidente dell’Associazione Urologi Italiani (Auro) – e si adatta alle sfide della modernità diventando sempre meno empirica e più scientifica».
Proprio questo aspetto innovativo ha rappresentato uno dei temi trasversali maggiormente approfonditi durante il 21° Congresso nazionale della Società scientifica (Roma, 4-6 giugno 2014) che ha visto la partecipazione di oltre 500 specialisti. «Oggi la tecnologia, la multidisciplinarietà e le nuove evidenze scientifiche hanno determinato un profondo cambiamento della urologia”– ha aggiunto Graziotti – “e un conseguente adattamento dei professionisti del settore. Il numero e l’importanza degli argomenti che tratteremo durante il Congresso sottolineano come il ruolo dell’Urologo non sia solo quello riduttivo di “curare la prostata” ma anche e soprattutto quello di seguire in maniera personalizzata tutti i pazienti affetti da una lunga serie di patologie».
Fonte
Redazione unavitasumisura.it