Curare l'obesità

Le nuove Linee Guida SICOB, Revisione 2016

Le nuove Linee Guida SICOB, Revisione 2016

La Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB), in occasione del Congresso Congiunto delle società chirurgiche italiane (Settembre 2016) ha presentato le nuove Linee Guida chirurgiche, particolarmente attese, che dovrebbero sostituire le raccomandazioni vigenti, introdotte nel lontano 2008. Esse forniscono informazioni sulle procedure bariatriche più recenti e su come identificare l’intervento più appropriato per ogni paziente.

Le Linee Guida SICOB 2016 ribadiscono, inoltre, l’importanza di garantire un accesso uniforme alle cure dell’obesità in tutto il Paese: ogni anno in Italia, solo 10.000 pazienti obesi si sottopongono a intervento chirurgico, rispetto a circa il milione di persone che potrebbe essere potenzialmente candidabile, traendone notevoli benefici in termini di salute e qualità di vita futura.

 

Molte le novità rispetto alle Linee Guida 2008

Le differenze rispetto alle Linee Guida precedenti sono sostanziali, legate sia ai notevoli progressi della chirurgia bariatrica osservati in questi ultimi anni, sia alla diversa metodologia di sviluppo delle Linee Guida che ha visto proseguire i lavori per oltre un anno. Le Commissioni hanno concentrato la loro attenzione sui temi in cui era possibile raggiungere un’evidenza scientifica elevata e proporre linee di condotta che allo stato attuale si possono ritenere consolidate. “È importante ricordare, che le Linee Guida rappresentano il punto di riferimento attuale della buona pratica clinica ma “non sostituiscono la necessità e la logica del ragionamento clinico nel valutare le esigenze del singolo paziente che, con le sue caratteristiche, le sue istanze e le sue aspettative, merita sempre l’elaborazione, in uno specifico contesto organizzativo locale, di un piano assistenziale individualizzato.”

 

Il progresso della chirurgia bariatrica

Non vi è campo della chirurgia bariatrica che non abbia subìto importanti cambiamenti in questi ultimi 10 anni. “Essa rappresenta al momento la migliore risposta possibile in termini sia di riduzione del peso corporeo, sia di controllo delle complicazioni e di allungamento dell’aspettativa di vita. Il progresso della chirurgia bariatrica è testimoniato anche dal volume complessivo delle pubblicazioni scientifiche che sono comparse dal 2007 (anno di stesura delle precedenti Linee Guida) a oggi: ben 20.090 titoli!; l’Italia con 1064 titoli è al terzo posto nel mondo, e i chirurghi italiani possono vantare un contributo significativo nello sviluppo della chirurgia bariatrica.” Un’altra eccellenza di cui dovremmo andare orgogliosi nonostante la risposta del Sistema Sanitario Nazionale sia al momento ancora limitata rispetto alla richiesta, sempre più incalzante. Si calcola che nel nostro Paese siano solo 10.000 all’anno le persone che chiedono un intervento bariatrico contro il 1.000.000 di persone con obesità grave che potrebbero trarne notevoli benefici.

 

Un approccio efficace anche nelle patologie associate

Secondo quanto riportato nelle nuove Linee Guida SICOB, 2016 nell’ambito delle indicazioni, pur rimanendo ancorata al paziente obeso, la chirurgia bariatrica si è dimostrata efficace nel migliorare o risolvere alcune patologie correlate all’obesità, come il diabete di tipo 2, la sindrome delle apnee notturne e altre, portando a una radicale estensione delle indicazioni della chirurgia bariatrica anche in queste patologie, sempre considerando le condizioni del singolo paziente.

 

Età anagrafica e chirurgia bariatrica

In questi ultimi anni, la chirurgia bariatrica è stata ampiamente testata nell’ambito di popolazioni di adolescenti (<18 anni) e pazienti anziani (>65 anni), anche se gli effetti a lungo termine in questa popolazione non sono ancora noti. Secondo quanto si legge nelle nuove Linee Guida, “un enorme sforzo è stato fatto per definire nel modo migliore quali esami e quale preparazione siano utili al paziente nella fase preoperatoria per garantire da un lato la sicurezza dell’intervento chirurgico, e dall’altro un ragionevole impegno delle risorse necessarie.” Il limite quindi di applicazione della chirurgia bariatrica solo a soggetti adulti è stato superato, sempre con ragionevole prudenza e con la prerogativa che ogni singolo caso è un caso a sé stante e quindi richiede un approccio personalizzato.

 

Che cosa è cambiato per quanto riguarda gli interventi chirurgici

La tipologia di intervento bariatrico è un altro degli aspetti che è cambiato in questi ultimi anni. Alcuni interventi sono quasi scomparsi, per esempio la Gastroplastica Verticale (VBG), intervento che può essere eseguito per via laparoscopica, ma che comporta un significativo rischio di complicanze meccaniche ed è poco gradito ai pazienti perché spesso accompagnato da vomito. Si è ridotto anche il ricorso al Bendaggio Gastrico Regolabile (AGB) che rimane comunque per numero di interventi il secondo eseguito in Italia. Nel corso degli ultimi dieci anni, è andata sempre più affermandosi ed è oggi prevalente la Sleeve Gastrectomy (SG, gastroresezione a manica o verticale parziale), che è un intervento di tipo gastrorestrittivo.

Sono rimasti sostanzialmente stabili il By-pass Gastrico (GBP) e la Diversione Biliopancreatica (BPD). Nell’ambito degli interventi potenzialmente malassorbitivi deve essere considerato con attenzione il By-pass Gastrico con Anastomosi Singola (SAGB), originariamente proposto come mini By-pass Gastrico, che rappresenta un intervento nuovo ed emergente.

Negli ultimi anni, si sono sviluppati anche interventi di chirurgia di revisione e di conversione, nati spesso “dalla necessità di correggere le complicanze a lungo termine degli interventi chirurgici o di riproporre l’effetto chirurgico bariatrico a pazienti che hanno visto sfumare nel tempo i loro risultati.”

 

Le nuove Linee Guida, hanno dato particolare enfasi ed attenzione anche a definire il periodo del follow-up dopo un intervento – ritenuto un momento critico per il buon esito – così da consolidare i risultati ottenuti con la chirurgia ed evitare la comparsa di complicanze, soprattutto di quelle nutrizionali.

Infine, è stato ampliato il capitolo sui criteri di accreditamento dei Centri di chirurgia bariatrica, che sono particolarmente importanti affinchè struttura clinica e procedure possano garantire pienamente la sicurezza dei malati e la validità dei risultati. Anche se non ancora diffusi in modo capillare in tutta Italia, esistono nel nostro Paese centri di eccellenza, centri affiliati e centri accreditati che devono rispondere a severi criteri per essere certificati come idonei dalla SICOB. Tale idoneità viene riconfermata di anno in anno. La SICOB invita pertanto tutti i pazienti che volessero informazioni sugli interventi bariatrici a rivolgersi a tali centri per la propria massima tutela.

 

 

 

Fonte

S.I.C.OB – Linee Guida Chirurgia dell’Obesità Edizione 2016

 

 

Vittoria Majocchi

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