A cura della d.ssa Dominic Taibi

 

Ogni intervento chirurgico in chirurgia plastica postbariatrica può comportare dei rischi e avere delle complicanze. Le complicanze si riducono al minimo quando coesiste la collaborazione da parte del paziente durante il periodo postoperatorio attraverso il rispetto dei protocolli di posizionamento e mobilizzazione. Tali protocolli vengono consegnati al paziente durante il prericovero e hanno lo scopo di consentire un necessario riposo delle aree operate e la loro salvaguardia da indesiderate sollecitazioni meccaniche.  

 

Analizzando uno studio scientifico svedese abbiamo estrapolato una serie di dati relativi all’incidenza delle complicanze per i pazienti che intraprendono un percorso di chirurgia plastica postbariatrica:

  • Il rischio che un paziente bariatrico possa soffrire di complicanze quando va incontro a chirurgia del rimodellamento corporeo varia dal 27 al 52%.
  • I dati corrispondenti per i pazienti non sottoposti a chirurgia bariatrica tendono ad essere inferiori (22-29%).
  • Ci sono dati che indicano che il tasso di complicanze è più alto nei pazienti bariatrici rispetto ai pazienti che hanno perso peso in seguito a una dieta, nonostante valori simili di Indice di Massa Corporea (BMI) preoperatori.
  • Una causa è sicuramente la malnutrizione a cui vanno incontro i pazienti bariatrici.
  • Il rischio di complicanze tende ad essere più alto quando si eseguono interventi chirurgici postbariatrici combinati rispetto alle procedure singole.
  • Le più comuni complicanze locali sono deiscenza di ferita, sieroma, infezioni locali.
  • Serie complicanze come tromboembolismo o gravi infezioni si verificano in una piccola percentuale dei casi.

 

Le complicanze più frequenti in Chirurgia Plastica Postbariatrica sono le seguenti:

  1. Sanguinamento »
  2. Sieroma »
  3. Infezioni »
  4. Irregolarità dei contorni cutanei »
  5. Deiscenza di ferita chirurgica »
  6. Asimmetria »
  7. Ritardata guarigione delle ferite »
  8. Cicatrici »
  9. Distorsione del profilo pubico »
  10. Ombelico »
  11. Alterazioni della sensibilità cutanea »

 

1. Sanguinamento

Il sanguinamento è un evento che può verificarsi sia nel corso dell’intervento chirurgico sia nel periodo post-operatorio. Nei casi meno gravi, in cui il sanguinamento è di grado lieve si autorisolve con la formazione di un ematoma di piccole dimensioni che va incontro a risoluzione spontanea. Se di entità maggiore può richiedere procedure di emergenza, compresa la possibilità di ricorrere a un nuovo intervento (per il controllo dell’emorragia e il drenaggio di un’eventuale raccolta ematica) e a trasfusioni di sangue.Nella nostra pratica clinica in 5 anni si sono verificati 5 sanguinamenti postoperatori.

 

2. Sieroma

L’accumulo di liquido sieroso (linfa) nel tessuto sottocutaneo in corrispondenza di una ferita chirurgica è di norma non infetto ma costituisce un fattore predisponente sia all’infezione della ferita che alla deiscenza della stessa.

Il sieroma richiede specifici trattamenti per essere drenato ed eliminato.

  • Se MODESTO, è bene aspettare il riassorbimento spontaneo.
  • Se IMPORTANTE, è consigliabile il drenaggio mediante aspirazione percutanea, utilizzando siringhe sterili con ago di grosso calibro.

Il sieroma è una complicanza a decorso benigno ed è più frequente dopo l’intervento di lifting delle cosce.

 

3. Infezioni

Le infezioni rappresentano una complicanza non frequente. Quando si verifica è necessaria un’opportuna terapia antibiotica da eseguire a domicilio o in ambiente ospedaliero durante il ricovero. Talvolta è richiesta una prolungata ospedalizzazione (o un intervento (per il controllo dell’emorragia e il drenaggio di un’eventuale raccolta ematica) e a trasfusioni di sangue.

Solo 3 infezioni in 5 anni nella nostra pratica clinica.

 

4. Irregolarità dei contorni cutanei

Possono verificarsi irregolarità dei profili cutanei con possibili depressioni della superficie cutanea. È anche possibile la comparsa di pieghe cutanee, apprezzabili sia visivamente sia alla palpazione.

Tipiche irregolarità cutanee possono comparire alla fine delle incisioni chirurgiche. Sono note come “orecchie di cane”. Tali inestetismi possono migliorare con il tempo o richiedere una correzione chirurgica.

 

5. Deiscenza di ferita chirurgica

È un’evenienza possibile e può richiedere un’opportuna riparazione chirurgica.

 

6. Asimmetria

La chirurgia del rimodellamento corporeo può talvolta risultare in un’asimmetria corporea. Fattori come tono cutaneo, depositi di grasso, prominenze scheletriche e il tono muscolare possono causare asimmetria del profilo corporeo. Taluni pazienti possono presentare differenze anatomiche tra un lato e l’altro del corpo prima di eseguire un intervento chirurgico e quindi del tutto indipendenti dalla chirurgia.

Ulteriori interventi chirurgici possono essere richiesti nel tentativo di correggere talune anomalie di simmetria.

 

7. Ritardata guarigione delle ferite

Alcune aree dell’addome, dei fianchi, del dorso e dei glutei possono presentare difficoltà riparative. Alcune aree cutanee possono andare incontro a necrosi.
Questo può richiedere ripetute medicazioni e interventi chirurgici per la completa rimozione e bonifica dei tessuti morti.
I fumatoria hanno un rischio aumentato di incorrere a perdita cutanea e a complicanze del processo di riparazione delle ferite.

 

8. Cicatrici

Tutti gli interventi lasciano delle cicatrici, alcune più visibili di altre. Una cicatrizzazione abnorme e anomala può interessare sia la cute sia i tessuti sottocutanei e profondi. Le cicatrici possono talvolta non essere gradevoli, presentare irregolarità nel loro profilo, possono essere rilevate e contratte. Talora sono asimmetriche e quindi apparire diverse nei due lati del corpo. È anche possibile che siano apprezzabili sulla cute i segni cicatriziali lasciati dalle suture. Queste condizioni possono richiedere opportuni trattamenti locali o correzione chirurgica.

 

9. Distorsione del profilo pubico

È possibile, sebbene non frequentemente, che si sviluppi nella donna un’alterazione apprezzabile del profilo delle piccole labbra, delle grandi labbra e del pube. Tali alterazioni possono richiedere una correzione chirurgica.

 

10. Ombelico

È possibile, sebbene non frequentemente, che si sviluppi nella donna un’alterazione apprezzabile del profilo delle piccole labbra, delle grandi labbra e del pube. Tali alterazioni possono richiedere una correzione chirurgica.

 

11. Alterazioni della sensibilità cutanea

È possibile, sebbene non frequentemente, che si sviluppi nella donna un’alterazione apprezzabile del profilo delle piccole labbra, delle grandi labbra e del pube. Tali alterazioni possono richiedere una correzione chirurgica.

 

CONCLUSIONI

Il paziente dovrà rispettare rigorosamente tutte le indicazioni e le prescrizioni mediche. Questo aspetto è assolutamente necessario per il successo del proprio intervento. È importante che le ferite chirurgiche non siano soggette ad eccessiva sollecitazione, abrasione o movimento durante il periodo della riparazione.

Nel periodo postoperatorio, le attività personali e lavorative del paziente devono essere evitate o decisamente ridotte.

Le medicazioni e i drenaggi non devono essere rimossi sino ad indicazione del proprio chirurgo.

 

Vittoria Majocchi

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Vittoria Majocchi

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