Intervento della Dr.ssa Paola Cavaiani, Endocrinologa, Presidio Ospedaliero di Abbiategrasso, ASST-OvestMI
La sindrome metabolica è una condizione clinica nella quale diversi fattori fra di loro concorrono ad aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
Le persone con sovrappeso od obesità manifestano spesso la cosiddetta sindrome metabolica: questa condizione è caratterizzata da iperglicemia associata a iperinsulinemia, aumento della pressione arteriosa, dislipidemia e maggiore predisposizione all’ipercoagulabilità.
Nella sindrome metabolica si assiste quindi ad un aumento di gran parte dei fattori di rischio cardiovascolare.
Per definire una sindrome metabolica dobbiamo utilizzare dei criteri che sono: la presenta di un’obesità prevalentemente addominale (obesità viscerale), ritenuta la più pericolosa per il rischio cardiovascolare associato, la presenza di un’ipertensione arteriosa (valori elevati di pressione arteriosa), valori più elevati di zucchero nel sangue (iperglicemia), valori di colesterolo-HDL (“colesterolo buono”) tendenzialmente bassi, e aumento dei trigliceridi.
La sindrome metabolica è spesso l’anticamera del diabete di tipo 2, soprattutto se questi fattori non vengono corretti con un cambiamento dello stile di vita e un’adeguata terapia.
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