A cura del dott. Alessandro Ferrario
Quando si pianifica un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica è indispensabile avvisare sin dall’inizio il paziente che l’approccio globale richiede un progetto lungo e impegnativo sotto tutti i punti di vista. Non sempre è necessario fare numerosi tagli così come non sempre è possibile soddisfare tutte le aspettative, soprattutto quando non sono realistiche, spesso è meglio accontentarsi ma è necessario elaborare questa possibilità da parte del paziente parlandone e dialogandone apertamente sin dalla prima visita.
Vengono di seguito riportate alcune informazioni di base che sono da condividere con il paziente prima di iniziare il percorso individuale.
Quali esami
Quando vanno eseguiti
Perché si devono eseguire
Quali consensi
Durante la visita il paziente dovrà essere informato sin dall’inizio sulla trattazione di rischi, benefici e norme comportamentali negli interventi (dermolipectomia addome, dermolipectomia cosce, dermolipectomia dorso inferiore, mastopessi/mastoplastica riduttiva, dermolipectomia braccia, liposuzione di cosce, braccia, addome, dorso, fianchi, dermolipectomia dorso superiore, revisione di cicatrici).
L’informazione è fonte di una richiesta responsabile.
Quando vengono chiesti i consensi
I consenso informato del paziente viene richiesto per periodo del pre-ricovero.
Perché si chiede il consenso informato
Grazie al consenso informato, il paziente ha l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’intervento specifico di cui aveva avuto un’infarinatura alla prima visita; viene a conoscenza dell’intervento in concreto per poter acconsentire a ragion veduta con benefici e rischi; mette in atto le necessarie strategie pre-operatorie e di gestione successiva del periodo post-intervento.
Visite specialistiche
In genere vengono fissate delle visite specialistiche che comportano o meno ulteriori approfondimenti diagnostici e terapeutici; si scelgono soprattutto in base alla raccolta dell’anamnesi individuale ma anche grazie ad un primo esame obiettivo.
Quando vengono effettuate
I medici in genere le prescrivono già alla prima visita.
Perché sono necessarie
Consentono in primo luogo di verificare che il paziente di chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica sia SANO.
Qualora una soluzione non sia possibile bisogna valutare l’idoneità della persona all’intervento di chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica. |
Che cos’è
La guaina è un indumento elastocompressivo confezionato su misura e fornito dai negozi che vendono articoli sanitari per ortopedia.
Quando viene indicata
Il medico prescrive la guaina già dalla prima visita.
Perché viene richiesta
Gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica prevedono scollamenti di lembi cutanei e sottocutanei dalle fasce o dal sottocute e suture delle fasce muscolari e di Scarpa. La guaina offre diversi vantaggi: ha la capacità di permettere l’adesione dei piani scollati, evita la formazione di raccolte insieme ai drenaggi allevia la tensione alle suture di tutti i piani.
Di cosa si tratta
In pratica si tratta di pianificare un calendario ben organizzato del paziente.
Quando
Anche questo va pianificato sin dalla prima visita.
Perché è così utile
Il percorso individuale di ciascun paziente che decide di farsi operare implica un programma chirurgico complesso, articolato e impegnativo, sia da parte del paziente che del medico, quindi va organizzato nei minimi dettagli; richiede disponibilità di tempo del paziente che lo ritaglia dal lavoro e dalla famiglia, una buona organizzazione è indispensabile. Infine, dalla pratica clinica si evince che fornire una disponibilità di date precise è un aspetto rassicurante per il paziente che si sente più seguito.
Di cosa si tratta
I tempi di attesa devono essere vissuti dal paziente come un fenomeno fisiologico di un reparto di chirurgia.
Quando vengono fissate in genere
Perché occorre questa schedulazione precisa
Le sale operatorie sono una risorsa limitata e preziosa, per questo il loro utilizzo deve essere regolamentato e prenotato, per poterle sfruttare in modo ottimale, fino in fondo senza però creare alcun fenomeno di collasso.
Il paziente dal canto suo integra gli interventi con la propria normale esistenza.
La dimissione è il momento in cui il paziente pur non guarito diviene di gestione ambulatoriale.
Quando può essere prevista
Ciascun intervento ha una sua degenza media (per es. per un intervento alle cosce: 7 giorni; alle mammelle: 3 giorni etc) salvo complicanze, determinata – ma non solo – dalle quantità dei drenaggi (< 80 mL S/E chiaro). La data esatta della dimissione può quindi essere comunicata il giorno prima o il giorno stesso.
Perché è utile sapere la degenza media in anticipo
La dimissione è una decisione che deve essere presa dal medico al letto del paziente ma conoscere in anticipo la durata media del ricovero, grazie all’esperienza del medico, aiuta una proficua organizzazione di tutto il reparto a beneficio del paziente e di tutto lo staff che vi opera.
Che cosa è importante sapere
Fintanto che le ferite sono fresche è necessario rivedere il paziente per le medicazioni che valutano in primis la presenza di infezioni, di raccolte, la tenuta e la rimozione dei punti, le quantità dei drenaggi ed eventuali urgenze.
Ai controlli si valuteranno le cicatrici, le forme, i volumi, le simmetrie, la sensibilità, la vitalità delle parti operate.
Quando vengono pianificati i controlli
In presenza di drenaggi, le medicazioni avvengono ogni tre-quattro giorni, poi sono settimanali fino alla rimozione dei punti in terza settimana. Il paziente che risiede lontano in questo periodo dovrà alloggiare nelle vicinanze dell’ospedale in modo che venga garantita una rapida assistenza, in caso di urgenza.
I controlli successivi saranno mensili, il paziente ne è avvisato sin dalla prima visita (quando c’è una buona organizzazione).
Perché è utile sapere in anticipo il calendario dei controlli
Per esperienza è possibile affermare che per il paziente conoscere in anticipo le scadenze e il periodo delle medicazioni e del controllo rende possibile l’organizzazione della vita familiare e degli impegni lavorativi in funzione dell’intervento.
Attraverso un questionario è stato chiesto ai pazienti di attribuire un grado di importanza da 1 (minore importanza) a 5 (maggiore importanza) a ciascuno dei seguenti argomenti:
La tappa in oggetto è fondamentale per stabilire l’alleanza terapeutica con il paziente che si prefigura dei base a rischi e benefici e di conseguenza chiede l’intervento; consente, inoltre, di abbattere al minimo i rischi operatori.
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