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La musica che piace fa stare meglio chi soffre di cuore

Si è concluso ad Amsterdam l’annuale congresso dell’Esc (European Society of Cardiology) nel corso del quale, fra l’altro, è stato presentato uno studio che dimostra che l’ascolto di una melodia piacevole può migliorare fino al 19% lo stato di salute delle persone con patologie cardiache; secondo la ricerca, l’ascolto di una canzone gradita, insieme all’esercizio fisico adatto, allevia i problemi di salute dei cardiopatici, allargando le arterie.

Oggetto dello studio, che è stato condotto da un team dell’università serba di Niš, sono stati 74 persone con patologie coronariche stazionarie. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi, a uno dei quali per tre settimane è stata fatta ascoltare musica per mezz’ora al giorno, insieme a esercizi fisici mirati; a un altro gruppo è stata soltanto fatta ascoltare la musica, e al terzo è stato fatto fare solo esercizio fisico.

La misurazione dei parametri indicativi ha mostrato miglioramenti globali del 39% fra i membri del primo gruppo, del 19% fra quelli del secondo e del 29% fra quelli che avevano fatto soltanto attività fisica, a dimostrazione che la musicoterapia è efficace, ma lo è anche l’esercizio fisico.

Marina Delijanin Ilić, professore di Medicina Interna e Cardiologia dell’Università di Niš, spiega: «La crescita delle funzioni del tessuto che riveste i vasi sanguigni, l’endotelio, alla quale contribuisce la musica, è provocata da una produzione di endorfine nel cervello, elemento che a sua volta migliora la salute vascolare; questa produzione di endorfine è associata a una sensazione di piacere e benessere che interviene in seguito a un’esperienza emotiva piacevole e che rende felice il paziente, migliorandone il quadro clinico».

L’esperienza piacevole e gioiosa data dalla musica fa parte dell’approccio psicologico alla malattia, perché la mente e lo stato emotivo influenzano in maniera evidente il corpo; quindi, come sostengono gli autori dello studio, non è importante quale sia il tipo di musica ma solo che sia quella che piace al paziente. Cochrane Systematic Review ha pubblicato già alcuni anni fa uno studio di revisione in cui si riconosceva alla musica la capacità ridurre l’ansia e lo stress nei pazienti con patologie cardiache, abbassando la pressione del sangue e rallentando i battiti cardiaci.

Molti sono gli studi che riconoscono alla musica un potere terapeutico, soprattutto sul cuore, fino all’esperimento condotto da un’équipe di ricercatori giapponesi su topi cui era stato trapiantato il cuore, che ha dimostrato che l’ascolto della musica operistica aveva dato benefici contro l’eventuale rigetto.

Fonte
European Society Cardiology Congress ESC 2013 »
31 ago-4 sett 2013 , Amsterdam  – Netherlands

Cochrane Systematic Review for Music »

Vittoria Majocchi

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