La liposuzione può far ingrassare e danneggiare il cuore

La liposuzione è l’intervento di chirurgia plastica estetica più frequente in Italia, dopo la mastoplastica additiva: secondo la stima dell’Associazione italiana Chirurghi Plastici, nel 2011 i primi sono stati 10.267, contro gli 11.300 dei secondi.
Uno studio condotto da un gruppo di chirurghi plastici dell’Universidade de São Paulo, in Brasile, pubblicato sulla rivista Jcem (The Clinical Endocrinology & Metabolism), ha rivelato che l’intervento di liposuzione può far ingrassare e danneggiare il cuore.
L’improvvisa riduzione del grasso presente sull’addome fa sì che si alteri il metabolismo dei grassi e che l’organismo produca quindi una maggiore quantità del grasso che ricopre gli organi, il grasso viscerale, che è correlato al rischio di aumento di patologie cardiovascolari.
L’autore della ricerca, Fabiana Braga Benatti, della Scuola di Educazione Fisica e Sport dell’Usp (Universidade de São Paulo), ha osservato 36 donne che avevano subito l’intervento di liposuzione superficiale all’addome; spiega: «La lipoaspirazione è l’intervento estetico più popolare nel mondo ma gli effetti sulla salute nel lungo termine sono poco chiari. Abbiamo scoperto che rimuovere il tessuto adiposo dal corpo con questa procedura chirurgica può far diminuire il consumo di energia di riserva e, per compensare, l’organismo produce più grasso viscerale che ricopre gli organi, il più pericoloso perché associato con le patologie del cuore. La bella notizia è però che questo effetto collaterale si risolve se si pratica con regolarità attività fisica dopo l’intervento. È importante che le donne siano informate di questo effetto collaterale e i rischi potenziali che si corrono; gli specialisti dovrebbero raccomandare alle pazienti di iniziare a fare attività fisica dopo l’operazione».

Fonti:
– Fabiana Benatti et al – Liposuction Induces a Compensatory Increase of Visceral Fat Which Is Effectively Counteracted by Physical Activity: A Randomized Trial Endocrinology & Metabolism 2012
– Associazione italiana di chirurghi plastici estetici

La redazione

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