Intervento del dr.ssa Giuliana Ziliotto, psicologa e psicoterapeuta, Ospedale San Giuliano, Novara
Nella valutazione pre-chirurgica, così come all’inizio di qualunque altro intervento mirato alla perdita di peso, è importante entrare in contatto e approfondire le aspettative del paziente. Coltivare un’aspettativa realistica è di importanza critica in chirurgia bariatrica e ne condiziona il successo o … l’insuccesso.
Le aspettative che hanno i pazienti che affrontano un intervento di chirurgia bariatrica possono andare molto oltre il dimagrimento. Per prima cosa, occorre valutare le aspettative della perdita di peso, quanto il paziente si aspetta di dimagrire e in quanto tempo ma soprattutto il grado di impegno che pensa di dover applicare per raggiungere tale obiettivo.
È abbastanza frequente, infatti, che le aspettative in questo senso, rasentino la “magia”, come se l’intervento fosse una sorta di bacchetta magica; non è raro che le aspettative non siano realistiche e che i pazienti si aspettino un calo ponderale nettamente superiore a quello medio realisticamente raggiungibile.
Nella terapia non chirurgica dell’obesità, un calo ponderale del 5-10% stabile da un anno, viene già considerato un successo, ma chi soffre di obesità grave ha spesso aspettative irrealistiche e tende a sovrastimare gli effetti delle cure, sia in termini quantitativi di calo ponderale che qualitativi di miglioramenti estetici. Alcuni pazienti si aspettano – dopo il calo di peso – di riottenere un peso e un aspetto fisico come quello che avevano (o “ricordano” di avere avuto) in età giovanile e non si attengono al dato di realtà.
Aiutare i pazienti ad avere aspettative realistiche di dimagrimento è di fondamentale importanza già nel percorso pre-chirurgico, soprattutto considerando che una quota considerevole dei fallimenti delle diete deve essere attribuita proprio all’insoddisfazione soggettiva per i risultati.
Oltre alle aspettative in termini di calo ponderale è importante esaminare le aspettative dipendenti dal dimagrimento. Molti pazienti attribuiscono all’obesità numerosi problemi, dall’ansia alla depressione, dai problemi familiari alla carenza di autostima, problemi nelle relazioni affettive e/o sociali, problemi lavorativi, e si aspettano che la riduzione del peso porti con sé anche la loro risoluzione.
La delusione di tali aspettative nel post-operatorio può portare ad una perdita di motivazione e al fallimento della procedura di intervento, determinando anche complicazioni fisiche gravi. In questo senso, un’approfondita indagine delle aspettative sin dalle prime visite può fornire validi elementi per decidere l’attuazione di programmi terapeutici personalizzati da associare a quello di chirurgia bariatrica.
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