Per imparare a regolare le nostre emozioni, in modo da apprezzarne i colori, senza esserne in balia, è importante prima di tutto maturare consapevolezza e saperle riconoscere.
Ricordiamo che le emozioni negative, come la paura, la rabbia, la colpa, la vergogna, la tristezza, vengono considerate negative perché lo stato d’animo percepito è spiacevole, ma non sono da considerare negative in senso assoluto, anzi spesso hanno un significato funzionale positivo. L’importante è capire perché proviamo quell’emozione, ma soprattutto a cosa ci può servire. Non lo sapremo mai se non ascoltiamo ciò che proviamo. Il costo di fermarsi a riflettere può sembrare inizialmente più elevato, preferiamo continuare la nostra vita di sempre, con i nostri errori di sempre, che ci faranno sentire insoddisfatti (quasi) sempre. E’ molto più faticoso ascoltare un’emozione che ci indica la strada per intraprendere un cambiamento.
Fonti dello Speciale
Arnold M (1960). Emotions and personality. Columbia University Press, New York
Moderato P (2010) Interazioni Umane F Angeli
Damasio A (2003). Emozione e coscienza. Adelphi, Milano
Damasio A (2003) Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti, e cervello. Adelphi Milano
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