Il nostro organismo è dotato di un complesso sistema di termoregolazione che ne permette, entro certi limiti, l’adattamento alle variazioni della temperatura ambientale: la sudorazione e il controllo della circolazione sanguigna periferica consentono al corpo di disperdere calore.
Tuttavia, quando fa molto caldo e temperatura e umidità salgono a punte estreme il corpo è in difficoltà a mantenere la sua temperatura interna.
Una temperatura elevata dell’aria non è l’unico fattore che diminuisce la capacità del corpo di raffreddarsi. Il tasso di umidità, la mancanza di vento e il calore dei raggi solari, soprattutto nelle ore più calde, e delle superfici che lo riflettono contribuiscono all’effetto totale.
Per esempio, muoversi in un ambiente a 32° C , con il 20% di umidità relativa e un venticello a 3 chilometri all’ora sotto un cielo nuvoloso è molto più confortevole e meno faticoso per il nostro corpo che non un’attività analoga svolta a 24° C ma con il 90% di umidità relativa, nessun movimento d’aria e magari anche un’esposizione diretta al sole.
L’incapacità o la difficoltà del corpo di mantenere un’adeguata temperatura corporea può provocare alcuni infortuni da calore.
Sono i meno gravi dei disturbi possibili, caratterizzati da forti crampi dei muscoli scheletrici in attività.
Si verifica quando la domanda di sangue supera la disponibilità e porta a una concorrenza tra i distretti del corpo per l’approvvigionamento.
Come riconoscerlo
È in genere accompagnato da sintomi quali estrema stanchezza e affaticamento generalizzato, sensazione di affanno, vertigini, vomito, mal di testa, senso di mancamento, pelle fredda e umida o all’eccesso opposto calda e secca, pressione bassa, polso rapido.
Il colpo di calore è decisamente più grave rispetto ai precedenti e può manifestarsi quando si svolge un’attività fisica intensa (sia all’aperto che in luoghi chiusi), quando l’organismo si surriscalda perché non riesce ad adattarsi.
Il colpo di sole è causato da una lunga esposizione ai raggi solari senza adeguata protezione della testa (indossare sempre un cappellino preferibilmente bianco).
Come riconoscerli
Entrambi i disturbi si manifestano con temperatura corporea molto alta, uguale o superiore ai 40 °C, la sudorazione si ferma, la pelle appare calda e secca, il polso e il respiro sono accelerati, possono esserci crampi muscolari, la pressione sale e si può avvertire anche uno stato confusionale fino alla perdita di coscienza.
Se non viene trattato rapidamente, il colpo di calore può anche portare al coma.
I 3 fattori che influenzano la termoregolazione corporea
(temperatura, ventilazione e umidità relativa dell’ambiente)
si condizionano a vicenda, per cui è possibile che si manifesti un malessere
anche a temperatura ambientali non elevate ma con un’alta umidità e scarsa ventilazione (la cosiddetta “afa”).
Fonti
– Brambilla L – Cuore, fitness e salute. Mattioli 1885, 2010
– Veronesi U – Il libro della salute. Fondazione Veronesi, RCS Media Group, 2012
– Trapani G – Il pediatra nel cassetto. Giunti Demetra, 2008
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