Gli adolescenti in sovrappeso sono più a rischio di cardiomiopatia da adulti

Gli adolescenti in sovrappeso sono più a rischio di cardiomiopatia da adulti

Un’ampia indagine condotta in Svezia ha evidenziato un maggior rischio di sviluppare una cardiomiopatia – una comune causa di infarto – negli uomini che da adolescenti erano in sovrappeso. Il campione valutato comprendeva oltre 1.6 milioni di giovani durante la leva militare, reclutati tra il 1969 e il 2005, per un follow up mediano di 17 anni.

 

I ricercatori svedesi – coordinati da Annika Rosengren della Sahlgrenska Academy e dell’Università di Goteborg – hanno valutato i dati relativi ad altezza, peso e livelli di forma fisica di oltre 1,6 milioni di uomini in leva obbligatoria in Svezia tra il 1969 e il 2005, quando avevano 18-19 anni. All’inizio dello studio, circa il 10% dei soggetti inclusi era sovrappeso e il 2% obeso.

Dopo 17 anni di valutazione, 4.477 uomini (età media 46 anni al momento della diagnosi) hanno sviluppato una cardiomiopatia: secondo gli Autori – quelli che erano in sovrappeso all’inizio dello studio avevano il doppio delle probabilità di sviluppare cardiomiopatia rispetto a chi aveva un peso nel range normale. Per gli uomini con obesità da giovani il rischio saliva a cinque volte.

“Abbiamo ipotizzato che l’aumento dei tassi di insufficienza cardiaca nei giovani potesse essere correlato ai tassi in aumento di sovrappeso e obesità”, afferma Annika Rosengren, coordinatrice dello studio “e siamo effettivamente riusciti a dimostrare che esiste una correlazione molto forte tra l’eccesso di peso durante l’adolescenza e l’insufficienza cardiaca precoce”.

Il rischio di cardiomiopatia aumentava costantemente con l’aumento del peso, anche tra gli uomini all’estremità superiore di quello che viene considerato un peso sano, con un BMI compreso tra i 22,5 e i 25.

Gli uomini con obesità grave (Indice di Massa Corporea, BMI uguale o superiore a 35) durante l’adolescenza presentavano otto volte più probabilità di sviluppare cardiomiopatia, in particolare cardiomiopatia dilatativa da adulti rispetto a quelli che durante l’adolescenza erano magri. Non è stato possibile stimare il rischio aumentato di cardiomiopatia ipertrofica in uomini con un BMI di minimo 35 perché i casi erano troppo pochi per fornire un’analisi significativa.

L’estrema importanza di un buon controllo del peso in adolescenza è ulteriormente avvalorata dai risultati di questo ampio studio svedese. Questa analisi conferma – come già documentato in altre indagini – come l’obesità rappresenti una potenziale causa di rimodellamento cardiaco dannoso che è indipendente dalla cardiopatia ischemica clinicamente evidente.

 

 

Reference

Josefina Robertson, Maria Schaufelberger, Martin Lindgren, Martin Adiels, Linus Schiöler, Kjell Torén, John McMurray, Naveed Sattar, Maria Åberg, Annika Rosengren – Higher Body Mass Index in Adolescence Predicts Cardiomyopathy Risk in Midlife: Long-Term Follow-Up Among Swedish Men. Circulation, May 28th, 2019

 

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