Gambe in forma anche in vacanza

Gambe in forma anche in vacanza
Ecco qualche sano consiglio per prevenire o ridurre i problemi circolatori degli arti inferiori, i più soggetti a gonfiori e ristagni di liquidi soprattutto d’estate. Sono semplici da seguire ma importanti e possono risparmiare alle gambe disagi e fastidi.

 

In viaggio

  • Soprattutto per i viaggi lunghi in aereo è importante indossare abiti comodi e scarpe morbide preferibilmente di cuoio, alzarsi di tanto in tanto a sgranchire le gambe.
  • Se si è vicini al finestrino e non ci si può muovere come si vorrebbe si possono fare anche piccoli esercizi, ripetendoli ad intervalli regolari: ❶ ruotare 10 volte le caviglie prima da un lato e poi dall’altro; ❷ muovere i piedi all’insù e all’ingiù; ❸ estendere al massimo le dita dei piedi e rilassarle più volte; ❹ fare 3 piccole torsioni di ciascun piede. Dopo averlo appoggiato sulla coscia opposta, tenere fermo con una mano il tallone e con l’altra ruotare la punta in senso e poi nel senso inverso.
  • Potete anche portarvi una piccola pallina da pilates, con le punte: sono l’ideale per massaggiarvi le piante dei piedi per tutto il viaggio.
  • Anche un automassaggio (dai piedi verso le ginocchia, anche con una pezzuolina fresca) può essere molto benefico magari con un gel rinfrescante agli estratti vegetali (tè verde, dentella, ippocastano, vite rossa e amamelide etc) : l’azione delle mani sui tessuti congestionati, infatti, è di immediato sollievo.
  • Meglio evitare di accavallare le gambe perché si favorisce il ristagno.

 

In spiaggia

  • Per chi ha problemi di ritenzione idrica e di cellulite non c’è esercizio migliore che camminare nell’acqua. Le onde esercitano un lieve massaggio che favorisce la circolazione mentre i sali marini asciugano i liquidi in eccesso.
  • Entrate nel mare gradualmente e immergetevi fino al polpaccio. Fate alcuni passi per riscaldarvi, poi andate più al largo, in modo che l’acqua vi copra fino alle cosce o al punto vita.
    Camminate lentamente, mantenendo un’andatura costante. Passeggiate tutti i giorni per almeno 20 minuti, meglio al mattino quando l’acqua è più fresca ed esercita un’azione più benefica sulle pareti dei vasi, tonificandole e rendendole più resistenti.
  • Un altro consiglio efficace? Piccoli piegamenti stando in posizione eretta, a schiena dritta: con i piedi alla larghezza delle spalle e le punte all’infuori, piegarsi sulle gambe fino a che le cosce sono parallele al terreno. Le braccia sono tese, anch’essere parallele al terreno.

Ripetere almeno 20 volte senza pause.

 

Spugnature e impacchi freddi

  • L’acqua fredda può diventare una vera e propria cura per i problemi di circolazione delle gambe: il suo effetto vasocostrittore, infatti, può favorire l’afflusso del sangue verso la metà superiore del corpo.
  • Meglio eseguirli al mattino, appena alzati dal letto quando il corpo conserva ancora il calore del sonno.
  • Per eseguirli basta disporre di una pezzuola di lino o tessuto a trama grossa, immergerla in acqua fredda, strizzarla e tamponare le gambe partendo dal dorso di ciascun piede, proseguendo sul lato anteriore esterno della gamba, fino all’anca, poi l’inguine, per continuare verso il basso, lungo la parte interna della gamba destra, fino alla pianta del piede.
  • Se avete a disposizione dei calzini di filo di cotone potete usarli per un impacco ai piedi: bagnateli in acqua fredda, strizzateli bene ed indossateli. Sopra infilate un paio di calze asciutte più grandi e sopra ancora un altro ma di lana grossa. Tenete l’impacco per qualche ora. Si tratta di un vecchio rimedio montanaro molto efficace. Non temete di sentire freddo, al contrario una piacevole sensazione di calore si diffonderà per tutto il corpo: segno che la circolazione è stata riattivata!

 

Attenzione al calore

  • Lunghe esposizioni al sole d’estate o bagni in acqua troppo calda surriscaldano le gambe e favoriscono la dilatazione di vene e capillari che così si indeboliscono.
  • Se fate un bagno nella vasca, l’acqua non deve superare i 37° C e sarebbe comunque consigliabile finire sempre con una breve doccia fresca alle gambe che ne favorisce il tono.

 

Scarpe comode

  • La salute delle gambe comincia dai piedi. Localizzato nella pianta, infatti, c’è un “cuore venoso pulsante” detto “pompa” o “spugna” che favorisce la spinta del sangue verso i polpacci.
  • Tacchi vertiginosi, se portati troppo a lungo, favoriscono i ristagni e andrebbero portati solo poche ore, alla sera, mai per giornate intere.
  • Lo stesso vale per il “must” dell’estate: le infradito. Vanno bene in spiaggia ma non per lunghe passeggiate. Oltre ad essere troppo piatte e non favorire bene la circolazione, non proteggono adeguatamente il piede da infiammazioni, microtraumi e aumentano il rischio di distorsioni come sottolineato di recente dall’Associazione dei Medici Podologi Americani (APMA).

 

A tavola

  • Vanno preferiti i cibi freschi: frutta e verdura vanno consumate in abbondanza e crudi. In questo modo l’organismo può rifornirsi di flavonoidi, sostanze naturali che proteggono la microcircolazione, e di vitamina C, che rinforza e rende più elastiche le pareti dei vasi. Via libera perciò a dosi abbondanti di agrumi, kiwi, papaia, frutti di bosco, verdure a foglia verde scuro, pomodori e broccoli.
  • Bere molto, gli esperti consigliano almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Un recente studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Human Neuroscience ha documentato che una buona idratazione non giova solo al fisico ma anche al cervello che è più veloce.

 

Di notte

  • Per favorire il ritorno del sangue venoso verso l’alto quando si dorme e i muscoli sono fermi, è utile abituarsi a dormire con le gambe rialzate (va benissimo anche tutto l’anno).
  • Meglio non mettere un cuscino sotto le gambe, ma piuttosto sotto il materasso; la cosa migliore è rialzare con due piccoli spessori di qualche centimetro i piedini del letto dalla parte dei piedi.

 

 

Fonte

C J Edmonds et al – Subjective thirst moderates changes in speed of responding associated with water consumption. Front Hum Neurosci, 16 July 2013

 

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