Con la consulenza della d.ssa Giovanna Mezzina**, Nutrizionista, Viterbo
Mirtilli, lamponi, fragoline, more, ribes nero: basta il pensiero per farci venire l’acquolina in bocca.
I frutti di bosco sono un’eccellente fonte di composti bioattivi come vitamine, minerali ma soprattutto polifenoli e, in particolare, le antocianine. Sono ipocalorici e tra i frutti più generosi di sostanze vegetali preziose ed efficaci, con un elevato potere antiossidante, antinfiammatorio, oltre a spiccate proprietà antineurodegenerative. L’uso abituale di mirtilli, mirtilli rossi, lamponi e fragole migliora l’iperglicemia post-prandiale e l’iperinsuliemia nelle persone in eccesso di peso con insulino-resistenza e negli adulti con sindrome metabolica.
Studi recenti hanno anche documentato un’azione benefica sul sistema immunitario e sul microbiota che aiuta a prevenire tumori, tanto da consigliarne il loro consumo nelle diete associate al trattamento di pazienti con malattie gastrointestinali o deficit immunitari.
Mirtilli, lamponi, more, ribes nero, fragole e fragoline sono frutti a bacca che nascono spontanei nei boschi. Rappresentano una ricca riserva di un’ampia varietà di composti nutritivi e bioattivi come flavonoidi, fenoli, antocianine (che conferiscono il caratteristico colore, dal rosso rubino al nero spendente), tannini e altre sostanze nutritive come zuccheri, oli essenziali, carotenoidi, vitamine (in particolare vitamina C e vitamina A) e minerali (manganese, iodio). Le fragole (Fragaria vesca) sono le più ricche di proteine mentre i lamponi (Rubus ideaus) sono i più ricchi di fibre.
I frutti di bosco, soprattutto se consumati freschi (senza panna) ma anche surgelati, contengono grandi quantità di polifenoli, sostanze con eccellenti proprietà antiossidanti e pertanto in grado di bloccare i radicali liberi che possono causare invecchiamento precoce e distruzione delle cellule sane.
I polifenoli esercitano anche una preziosa azione anticancro, documentata scientificamente: è stato infatti dimostrato che inibiscono la formazione di vasi sanguigni (angiogenesi che alimenta le cellule del cancro) e accelerano l’autodistruzione programmata delle cellule tumorali.
I mirtilli (Vaccinium myrtillus), tra i frutti di bosco a più alto contenuto di antociani, aumentano i livelli nel sangue di colesterolo buono (HDL-colesterolo), hanno un’influenza positiva sulla pressione arteriosa e inibiscono l’aggregazione delle piastrine, contrastando – quindi – la formazione di placche dell’aterosclerosi e migliorando, nel suo complesso, il microcircolo.
Per questo mirtilli e ribes nero vengono spesso consigliati anche sotto forma di integratori alimentari per la buona salute della circolazione delle gambe ma anche, in generale, per proteggere il rivestimento interno dei vasi delle persone che fumano.
Oltre ai frutti del ribes nero vengono utilizzati anche i semi, dai quali si ricava un olio ricco in acidi grassi polinsaturi omega-6, utili per creme contro dermatiti di vario tipo.
I frutti di bosco apportano poche calorie, in particolare i lamponi, forniscono sali minerali (potassio, ferro, calcio, fosforo) e buone quantità di fibre (soprattutto il lampone). La ricchezza di acidi organici (acido malico, acido citrico) favoriscono la digestione.
Il basso contenuto in calorie fa dei frutti di bosco un alimento ideale per le persone golose che cercano di migliorare la qualità dell’alimentazione.
I frutti di bosco sono piuttosto delicati da maneggiare e vengono rapidamente attaccati dalle muffe.
Inserite il più spesso possibile mirtilli, fragole, lamponi e altri frutti di bosco nella vostra dieta abituale. Potete consumarli anche surgelati in quanto i componenti attivi sopportano molto bene il freddo. Fate razzie in estate direttamente nelle zone appenniniche di raccolta o acquistateli freschi per poi surgelarli in sacchetti idonei da 100 g. Vi basterà poi estrarli dal congelatore la sera per averli disponibili al mattino come prima colazione o per merenda nel pomeriggio.
Fate tuttavia attenzione alle quantità giornaliere in modo da non superare la quota di zucchero raccomandata. L’idea è quella di gustarli senza zuccheri aggiunti.
I frutti di bosco si possono apprezzare in molti modi: da soli, al naturale (il modo migliore per beneficiare di tutte le loro proprietà), insieme ad altri frutti, cotti in marmellate o salse, o come ingredienti per dolci (crostate, meringhe, muffin), nei gelati, con succo di limone o – anche conditi con aceto balsamico di Modena. C’è chi li apprezza anche sotto forma di aceto (aceto al lampone) o di grappa (grappa al lampone).
Insalata di ribes
Risorse correlate
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Fonti
ARTICOLI
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LIBRI
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– Coy JF, Maren F – I cibi antiossidanti anticancro. Mangiare bene per prevenire e combattere la malattia. Tecniche Nuove, Milano, 2010
– Vanotti A, Speranza M – Il paniere degli alimenti. Springer-Verlag Italia, 2009
– Murray M et al – Enciclopedia della nutrizione. Dalla A alla Z tutti i cibi che guariscono. Tecniche Nuove Ed, Milano, 2010
** La d.ssa Giovanna Mezzina, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi della Tuscia, nell’ottobre 2012, ho conseguito poi la Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Roma Tor Vergata nell’ottobre 2014.
Ha iniziato il suo percorso formativo con un tirocinio volontario presso il Reparto di Chirurgia Bariatrica dell’Ospedale Belcolle di Viterbo. Ha proseguito frequentando anche il Reparto di Nefrologia e il Centro Diabetologico della ASL di Viterbo. Ha svolto la professione di Biologo Nutrizionista, da settembre 2017 a settembre 2018, presso l’Ospedale “Campus Biomedico” di Roma, all’ interno del Reparto di Chirurgia Bariatrica.
Collaboro con il Centro Diabetologico della ASL di Viterbo alla stesura e alla realizzazione di progetti rivolti alle scuole per la promozione e la divulgazione di sani stili di vita, come ad esempio il progetto “Salute”, a cura dell’Associazione Federdiabete Lazio.
Parte integrante della sua professione è l’aggiornamento costante che avviene tramite la partecipazione a corsi e convegni rivolti ai vari aspetti nutrizionali.
Attualmente segue la nutrizione specifica dei pazienti operati presso il Centro di Chirurgia della grande Obesità dell’ospedale “Belcolle” di Viterbo.
Svolge anche attività privata di Biologo Nutrizionista presso il Centro Polimedico “Viterbo Medica“, via Monte Cervino 115, Viterbo.
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