Le persone che sono geneticamente predisposte all’obesità è preferibile che riducano la quantità di cibi fritti perché gli alimenti così cucinati aumentano il rischio di incremento dell’indice di massa corporea: questa la conclusione di uno studio dell’Harvard School of Public Health e del Brigham and Women’s Hospital di Boston, condotto su un campione di oltre 37mila soggetti di ambo i sessi.
Nel corso dello studio sono state analizzate le interazioni fra il consumo di alimenti fritti e il rischio genetico associato all’obesità, e sono state valutate 32 varianti genetiche associate all’indice di massa corporea e all’obesità.
I ricercatori hanno dimostrato che il modello genetico moltiplica gli effetti negativi della cattiva alimentazione; per le persone predisposte, infatti, mangiare fritti più di quattro volte alla settimana raddoppia il rischio di un aumento dell’indice di massa corporea.
Lo studio statunitense è stato pubblicato sul British Medical Journal.
Fonte
Qibin Qi et al – Fried food consumption, genetic risk, and body mass index: gene-diet interaction analysis in three US cohort studies. BMJ 2014;348:g1610 (Published 19 March 2014)
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