La comparsa di diabete di tipo 2 (la forma che interessa l’80-90% delle persone diabetiche) rappresenta una delle prime complicanze legate all’obesità.
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha persino coniato il neologismo “diabesità” per intendere come diabete e obesità rappresentino una delle pandemie dei nostri tempi. Il diabete è strettamente legato all’eccesso di grasso: in più dell’80% dei casi a sovrappeso o obesità. Il fattore chiave che interconnette l’aumento di peso all’insorgenza del diabete è costituito secondo le più recenti ricerche da un’alterata regolazione del metabolismo dei carboidrati per un meccanismo complesso chiamato insulino-resistenza. L’insulina, all’apparenza normale per struttura e funzione, diventa incapace di abbassare la glicemia. Il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 è strettamente correlato all’eccesso di grasso nell’area addominale (distribuzione a mela, di tipo androide) in particolare quando i valori della circonferenza addominale (girovita) sono superiori a 102 cm nell’uomo e 88 cm nella donna. Anche altri fattori ambientali (fumo, abuso di alcolici, vita sedentaria) contribuiscono in modo significativo all’insorgenza di diabete.
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Quali sono i rapporti tra obesità e diabete di tipo 2?

LA PAROLA DEL GIORNO
L’adipocita è la cellula dell’organismo contenente lipidi. Gli adipociti o cellule adipose sono raggruppati in lobuli e formano ciò che viene comunemente chiamato grasso. Ogni cellula contiene una o più gocce lipidiche formate da una miscela di diversi tipi di lipidi: trigliceridi, acidi grassi, fosfolipidi e colesterolo. Le cellule adipose, che sono localizzate in diverse aree dell’organismo (tessuto sottocutaneo, anse […]