La Giornata Mondiale dell’Obesità nel 2020 #WorldObesityDay2020 cambia data e verrà d’ora in poi celebrata il 4 marzo con l’accordo di tutti i membri e i partner coinvolti nel mondo e nei singoli paesi.
L’OBESITÀ HA RADICI PROFONDE
Insieme, uniti, possiamo costruire un futuro più sano.
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Le persone con obesità sono costantemente stigmatizzate e derise per la loro malattia. Molte persone – inclusi medici e politici – non capiscono e non sanno che l’obesità è una malattia cronica. La percepiscono come una mancanza di volontà, pigrizia, o addirittura una scelta di vita.
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Ma come tutte le malattie croniche, le radici dell’obesità affondano in profondità. Possono essere genetiche, psicologiche, socioculturali, economiche e ambientali.
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È ora di rompere il muro del pregiudizio e dello stigma e approcciare in modo globale questa complessa patologia che affligge oltre 650 milioni di persone nel mondo.
CHE COS’È LO STIGMA SOCIALE?
Lo stigma sociale, nel contesto della salute, è l’associazione negativa tra una persona o un gruppo di persone che hanno in comune determinate caratteristiche e una specifica malattia. In una epidemia, ciò può significare che le persone vengano etichettate, stereotipate, discriminate, allontanate e/o sono soggette a perdita di status a causa di un legame percepito con una malattia.
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Tale esperienza può avere un effetto negativo sulle persone colpite dalla malattia, nonché sui loro caregiver, sulla loro famiglia, sui loro gli amici e sulla loro comunità. Anche le persone che non hanno la malattia ma condividono alcune caratteristiche con questo gruppo possono essere oggetto di stigma.
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Chi soffre di obesità ma anche chi è diverso dall’ambiente in cui vive è spesso vittima di stigma e pregiudizi. Anche l’attuale epidemia di COVID-19 sta provocando stigma sociale e comportamenti discriminatori nei confronti di persone appartenenti a determinate etnie e di chiunque si ritenga essere stato in contatto con il virus.
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Lo stigma è frutto dell’ignoranza e va sempre combattuto.
References