Dubai, 2 novembre 2016
Intensificare la battaglia contro la diabesità
In tutto il mondo, l’obesità e le numerose malattie associate, come il diabete di tipo 2, hanno raggiunto proporzioni davvero critiche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) più di 1,9 miliardi gli adulti, dai 18 anni e più, erano già in eccesso di peso nel 2014.
Di questi oltre 600 milioni – un adulto su otto – erano obesi (BMI uguale a 30 o superiore). L’obiettivo delle Nazioni Unite – fissato per il 2025, è quello di fermare il crescente aumento dell’obesità, ma rischia di non essere raggiunto se non si reagirà subito a livello istituzionale. Un recente rapporto, pubblicato su The Lancet, ha previsto, d’altro canto che un quinto degli adulti di tutto il mondo saranno obesi entro il 2025 con un incremento fino a un terzo nel 2034.
L’obesità si associa nell’ 80-85% dei casi al diabete mellito di tipo 2 ed è un importante fattore di rischio per l’ipertensione arteriosa, le malattie cerebrali (per es. ictus) e cardiovascolari, numerosi tipi di tumori, e disturbi respiratori.
Oltre all’influenza sulla salute, la malattia ha un impatto socio-economico significativo in quanto ostacola la produttività, appesantisce i sistemi di assistenza sanitaria e riduce notevolmente la qualità della vita. Per questo è necessaria un’azione urgente per fermare la diffusione della malattia e ridurre l’incidenza del problema. La complessità e le proporzioni raggiunte richiedono una strategia globale con interventi su larga scala nei vari Paesi.
Il Summit “Global Crisis of Obesity” promosso da The Economist si inaugurerà nella Regione del Golfo, dove si stima che dai due terzi ai tre quarti degli adulti della popolazione siano in sovrappeso od obesi. La Regione del Golfo rappresenta anche circa il 10% dei malati di diabete di tipo 2 di tutto il mondo e l’evento dedicherà un’ampia parte del programma sulle possibili strategie a disposizione per sconfiggere il diabete. Questo evento riunirà per la prima volta insieme: i responsabili politici regionali e internazionali provenienti da diversi settori e i maggiori professionisti provenienti da diverse aree d’intervento: assistenza sanitaria, industria farmaceutica e di dispositivi medici industrie, settore alimentare e delle bevande, per citarne le principali.
