Environmental Research ha pubblicato una ricerca che dimostra un legame fra gli ftalati e l’obesità infantile; i ricercatori del Children’s Environmental Center del Mount Sinai Medical Center di New York, sono stati i primi a condurre uno studio sull’influenza che queste sostanze chimiche derivate dal petrolio possono avere sull’obesità dei bambini.
Gli ftalati sono utilizzati come solventi e plastificanti nella produzione, fra l’altro, di vernici, smalti per unghie, cosmetici, giocattoli e prodotti per l’igiene personale; lo studio americano ha dimostrato che a lungo andare, l’esposizione continua a queste sostanze può alterare il sistema endocrino e lo sviluppo neurologico dei bambini.
La ricerca è stata condotta su 387 bambini per misurare la concentrazione di ftalati nelle loro urine, mettendola in relazione con l’altezza, la circonferenza vita e l’indice di massa corporea: è risultato che 97% dei bambini esaminati era stato esposto a quelle sostanze; incrociando poi questi dati con il peso, è emerso che all’aumentare della concentrazione di ftalati corrispondeva un aumento di peso.
Come fra le ragazzine: quelle che erano state esposte maggiormente hanno registrato un peso superiore del 10% rispetto a quelle che avevano avuto un’esposizione minore.
Oltre alla sedentarietà e alla cattiva alimentazione, anche gli ftalati contribuiscono dunque all’aumento di peso dei bambini.
Fonte:
20 gennaio 2011, agi.it