A cura della d.ssa Laura Pierro**, psicologa e psicoterapeuta del Rome Obesity Center di Roma, Frosinone e Grottaferrata
La chirurgia bariatrica rappresenta oggi la terapia più efficace per trattare l’obesità patologica e le relative comorbidità (diabete, ipertensione, dislipidemia, etc). Tuttavia, la letteratura scientifica mostra che il 20-30% dei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica non raggiunge la perdita di peso attesa e alcune persone operate riprendono parte del peso perso, a distanza di tempo dall’intervento, con pesanti esiti sulla qualità di vita del paziente e dei familiari.
Sarebbe interessante identificare anche i fattori psicologici pre-operatori che contribuiscono a questo recupero del peso nel tempo così da definire possibili obiettivi terapeutici e un approccio psicologico più mirato per migliorare i risultati della chirurgia bariatrica in un numero maggiore di pazienti.
Nonostante i numerosi sforzi per aumentare l’aderenza dei pazienti con obesità alle raccomandazioni nutrizionali e mediche, alcuni pazienti non raggiungono una perdita di peso ottimale dopo chirurgia bariatrica. Studi pregressi hanno sottolineato il possibile ruolo di variabili psicologiche e psicopatologiche nel favorire la scarsa aderenza al trattamento. I pazienti a rischio di una perdita di peso post-operatoria non sufficiente, dovrebbero essere identificati nella fase pre-operatoria del percorso bariatrico al fine di migliorare i risultati della chirurgia a breve, medio e lungo termine.
Fattori psicologici specifici associati all’obesità come ansia, depressione e alessitimia (incapacità di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni) non sono ad oggi sufficientemente considerati nella pratica clinica. In studi precedenti abbiamo dimostrato che l’alessitimia si associa a una minor perdita di peso a 3 e 6 mesi dopo un by-pass gastrico e a 12 mesi dopo sleeve gastrectomy. Inoltre, abbiamo evidenziato che sintomi depressivi e ansiosi erano fattori predittivi negativi di una perdita di peso ottimale dopo chirurgia bariatrica, soprattutto se concomitanti. Tuttavia, pochi studi hanno approfondito il ruolo di ansia e depressione pre-esistenti sui risultati a medio-lungo termine in pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica.
Un più recente studio condotto presso il Policlinico Gemelli di Roma, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma ha valutato la correlazione tra i fattori psicologici preoperatori (ansia, depressione e alessitimia) e la percentuale di perdita di peso totale dopo un intervento di bypass gastrico Roux-en-Y laparoscopico al fine di individuare possibili obiettivi terapeutici psicologici che consentano di migliorare i risultati a lungo termine della chirurgia bariatrica.
Lo studio ha previsto il reclutamento di 76 pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica e seguiti per un periodo di follow-up di 24-36 mesi.
Sono stati raccolti i dati relativi al peso pre-operatorio e alla percentuale di perdita di peso totale a 3, 6 e 24-30 mesi.
I risultati hanno mostrato che i pazienti con obesità e con alti livelli pre-operatori di depressione ealessitimia mostravano una minor perdita di peso a 24-36 mesi dopo l’intervento chirurgico, rispetto ai pazienti che non ne soffrivano nella fase pre-operatoria. Diversamente, a 3 e 6 mesi dall’intervento, ansia, depressione e alessitimia pre-esistenti non mostravano alcun effetto sulla riduzione del peso, contrariamente a quanto emerso da altri studi più recenti.
Similmente, un precedente studio condotto presso il Bariatric Center of Excellence dell’Ospedale ICOT di Latina, aveva mostrato che elevati livelli di alessitimia predicevano minor perdita di peso già a 12 mesi dopo sleeve gastrectomy.
Dunque, per sintetizzare, ciò significa che il disagio psicologico, e nello specifico la sintomatologia depressiva, nonché la difficoltà di riconoscere ed esprimere il proprio stato emotivo, si associa a una minor perdita di peso nel post-operatorio, in particolare a distanza di tempo dall’intervento.
A questo proposito, è possibile ipotizzare che i sintomi psicologici ri-emergano quando la perdita di peso post-operatoria comincia a rallentare e a stabilizzarsi, “deludendo” le aspettative del paziente. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per chiarire questi aspetti.
Secondo gli studi citati, possiamo confermare che i fattori psicologici pre-esistenti presi in considerazione (ansia, depressione, alessitimia) – soprattutto se associati – possano avere un’influenza sui risultati a medio e lungo termine della chirurgia bariatrica.
Una possibile interpretazione a queste evidenze potrebbe essere che uno o più sintomi psicologici possano determinare una maggiore difficoltà ad aderire al cambiamento dello stile di vita indispensabile nel post-intervento così come già evidenziato in uno studio precedente.
I risultati di questo studio confermano – in definitiva – la necessità di un supporto psicologico sia pre- che post-intervento di chirurgia bariatrica così da aiutare il paziente con obesità durante tutto il suo percorso ad acquisire al meglio tutti gli strumenti utili per cambiare il proprio stile di vita, oltre all’approccio comportamentale, sociale ed emozionale.
References
– Lai C, Aceto P, Santucci FR, Pierro L, Petrucci L, Cacioppo M, Castelnuovo G, Sollazzi L, Bellantone R, Raffaelli M – Preoperative psychological characteristics affecting mid-term outcome after bariatric surgery: a follow-up study. Eat Weight Disord (2020)
– Lai C., Aceto P., Petrucci I., Castelnuovo G., Callari C., Giustacchini P., … & Raffaelli M – The influence of preoperative psychological factors on weight loss after bariatric surgery: a preliminary report. J Health Psychol 2019 Mar;24(4):518-525
– Paone, E., Pierro, L., Damico, A., Aceto, P., Campanile, F. C., Silecchia, G., & Lai, C. Alexithymia and weight loss in obese patients underwent laparoscopic sleeve gastrectomy. Eat Weight Disord 2019 Feb;24(1):129-134
** La Dr.ssa Laura Pierro è Psicologa, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale e Dottore di Ricerca in Psicologia Dinamica e Clinica.
Si occupa dal 2014 di obesità, disturbi psicopatologici associati, e valutazioni psicologiche in chirurgia bariatrica.
Ha svolto attività clinica di formazione presso il Bariatric Center of Exellence for Obesity and Metabolic Surgery UOC di Chirurgia Generale Universitaria “Sapienza” Università di Roma e una mobilità all’estero, durante il periodo di dottorato, presso il Bariatric Centre for Weight Management and Metabolic Surgery, University College of London Hospital in Inghilterra.
Ha esperienza nella gestione clinica di pazienti affetti da obesità, sovrappeso, malattie croniche. Si occupa della preparazione ad interventi di chirurgia bariatrica e follow up post operatori, gestione di gruppi e sostegno psicologico a dietoterapia.
E’ membro della Sezione Soci Affini della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SicOb).
Dal 2016 svolge attività clinica presso il Rome Obesity Center di Roma e di recente nelle sedi di Frosinone e Grottaferrata.
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