Intervento del prof. Vincenzo Bruni, Responsabile UOC di Chirurgia Bariatrica del Policlinico Campus Bio-Medico, Roma
Tutto il percorso del paziente bariatrico, all’interno del Centro di chirurgia bariatrica del Campus Bio-Medico di Roma viene gestito dalla Care Manager, non viene lasciato all’’iniziativa personale del paziente. Il paziente viene educato sin dai primi incontri e gli viene raccomandata l’importanza dei controlli post-intervento. Se il paziente si attiene alle raccomandazioni, la prima fase di dimagrimento è abbastanza semplice, perché quasi tutti i pazienti dimagriscono dopo un intervento di chirurgia bariatrica. La cosa difficile è mantenere il peso raggiunto nel tempo. Non bisogna lasciarsi andare ad abitudini sbagliate, cercando di mantenere il corretto modo di alimentarsi e uno stile di vita sano e attivo.
Gli attuali interventi di chirurgia bariatrica determinano una perdita di peso di circa il 90% della massa corporea in eccesso. I risultati, quindi, sono assolutamente positivi non tanto in termini di dimagrimento per motivazioni estetiche quanto per i benefici che apportano allo stato di salute del paziente con obesità grave.
Una vita con quaranta, cinquanta, settanta chili in meno è una vita migliore, da tutti i punti di vista. In particolare, dopo l’intervento bariatrico, si riducono e in molti casi si risolvono le complicanze e le malattie associate allo stato di obesità, complicanze che possono essere anche gravi. Prime fra tutte, il diabete di tipo 2, che si associa almeno nel 40-50% dei casi a un’obesità con un Indice di Massa Corporea maggiore di quaranta (BMI > 40) ed è ben noto quanto il diabete di tipo 2 possa compromettere la qualità della vita di chi ne soffre, soprattutto dal punto di vista delle complicanze diabetiche nel lungo termine (retinopatia, nefropatia, neuropatia, malattia cardiovascolari, ipertensione etc). Ma molte altre sono le malattie associate che possono risolversi o essere notevolmente ridotte da un intervento di chirurgia bariatrica in un soggetto con obesità grave: ipertensione, patologie articolari e malattie respiratorie, depressione, infertilità, tumori e tutte le altre patologie che sono oggi considerate associate e correlate all’obesità. Maggiore è l’obesità, maggiore è il grado di insorgenza e l’incidenza di queste patologie.
La chirurgia dell’obesità, diminuendo il grado di obesità e migliorando la sindrome metabolica, migliora sicuramente tutte queste patologie, per cui oggi l’efficacia della chirurgia come metodo di trattamento della grave obesità è ampiamente dimostrata così come è altrettanto dimostrata l’efficacia della chirurgia come metodo di trattamento delle patologie associate all’obesità e oggi considerata un’opzione altrettanto importante.
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