Diabete di tipo 2: l’esercizio fisico regolare, abbinato ai pesi, riduce il rischio

Una ricerca dell’Harvard School of Public Health di Boston, in Massachusetts, ha rivelato che due ore e mezzo alla settimana di attività aerobica abbinata a esercizi con i pesi costituiscono uno strumento determinante per prevenire il diabete mellito di tipo 2 (DMT2). Questa forma di diabete è la più frequente (90% dei casi) ed è in progressivo aumento in tutto il mondo (da 38 milioni di malati nel 1985 a 285 milioni nel 2010); è provocata soprattutto dal sovrappeso e dall’obesità.
Dal 1990 al 2008 i ricercatori statunitensi hanno controllato ogni due anni lo stato di salute e l’attività fisica svolta di oltre 32mila uomini impiegati in attività legate al settore sanitario.
È stata anche valutata l’efficacia dell’allenamento con i pesi abbinato all’attività aerobica, che è risultato così lo strumento più efficace per prevenire la malattia metabolica: dei 2.278 nuovi casi di DMT2 documentati, la minore incidenza (dal 34 al 52%) si è verificata fra le persone che abbinavano i pesi all’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, tennis, ginnastica) per 150 minuti alla settimana, rispetto a chi non solleva pesi o non pratica attività aerobica.
Anders Grøntved, ricercatore presso il Dipartimento Nutrizione dell’università americana e coordinatore della ricerca, osserva: «Questi risultati avvalorano la tesi secondo la quale gli esercizi con i pesi sono un’importante alternativa per coloro che hanno difficoltà a praticare attività aerobiche. Sono necessari ulteriori approfondimenti per verificare l’efficacia nella prevenzione del diabete di tipo 2 dell’allenamento con i pesi, in relazione alla loro durata, al tipo e all’intensità». Inoltre, poiché la ricerca è stata condotta su maschi, in prevalenza bianchi, è necessario allargarla alle donne e ad altri gruppi etnici.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine.

 

Fonte
Anders Grøntved et al – A Prospective Study of Weight Training and Risk of Type 2 Diabetes Mellitus in Men.
Arch Intern Med. 2012;():1-7. doi:10.1001/archinternmed.2012.3138

La redazione

Recent Posts

La Fenice: un’esperienza di rinascita

La storia di Katia, 41 anni, che da bambina pienotta e adolescente sovrappeso ad adulta…

2 anni ago

Solange: sfidare tutto ciò che apparentemente rema contro

Solange è una giovane donna molto determinata che ha fatto un intervento di sleeve il…

2 anni ago

Policlinico di Bari: il 9 aprile Open Day Chirurgia dell’obesità

L’Unità Operativa di Chirurgia Generale “M. Rubino” del Policlinico di Bari ha organizzato per Sabato…

2 anni ago

Bariatrica Pisana: unire le competenze per moltiplicare benefici e sicurezza al paziente con obesità

L’obesità è una malattia complessa, multifattoriale, la cui gestione richiede quindi un approccio multidisciplinare. La…

2 anni ago

Ospedale di Merate: un team multidisciplinare per la chirurgia bariatrica

Nel caso di obesità grave, l’unica soluzione efficace, secondo un’ampia letteratura scientifica internazionale, è la…

2 anni ago

Falsi miti e fake news su alimentazione, perdita di peso, sovrappeso e obesità

In questa pagina raccoglieremo i falsi luoghi comuni su alimentazione, diete, perdita di peso, dimagrimento,…

2 anni ago