Diabete di tipo 2, l’importanza dell’esercizio fisico

I risultati di una metanalisi sulla rivista JAMA. Nel trattamento di pazienti diabetici, l’implementazione di un allenamento fisico strutturato, con esercizi aerobici o di resistenza o con entrambi, è associato a una maggiore riduzione dei livelli di emoglobina glicata rispetto al controllo, secondo un nuovo studio apparso sulla rivista JAMA.
“L’esercizio fisico è un pilastro della gestione del diabete, insieme con interventi dietetici e farmacologici”, si legge nell’articolo. “Le attuali Linee guida raccomandano che i pazienti con diabete di tipo 2 dovrebbero svolgere almeno 150 minuti di esercizio aerobico moderato alla settimana e svolgere esercizi di resistenza tre volte alla settimana”: l’esercizio fisico migliora il controllo del glucosio nel diabete, ma non è mai stato chiarito finora in che modo influisca l’associazione di differenti tipologie di allenamento”.
Daniel Umpierre, e colleghi dell’Hospital de Clinicas de Porto Alegre, in Brasile, hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi di 47 trial clinici della durata di almeno 12 settimane che avevano come oggetto la valutazione dell’importanza dell’allenamento e dell’attività fisica nella diminuzione dell’emoglobina glicata in pazienti con diabete di tipo 2. confronto con n A1c (HbA1c).
Complessivamente, hanno trovato i ricercatori, l’allenamento strutturato, analizzato in 23 ricerche, è associato a una diminuzione dei livelli di emoglobina glicata dello 0,67 per cento rispetto al controllo.
Analogamente l’esercizio aerobico ha consentito di ottenere una diminuzione dello 0,73 per cento e l’allenamento di resistenza strutturato dello 0,57 per cento. Le due tipologie di esercizio, infine, hanno ottenuto una diminuzione dello 0,51 per cento.

Fonte:
4 maggio 2011
, MediciOggi Online

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