“Il libro nasce da un Progetto pensato in occasione di Expo, dal titolo “La Salute vien Mangiando! Piatti Sani per il diabete e non solo – Expo 2015”, ha raccontato Emanuela Baio. “L’ho proposto al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che l’ha ritenuto valido e inserito tra i progetti del Ministero per Expo. È l’occasione per declinare i principi della Dieta Mediterranea, o della Mediterraneità, nella terapia delle persone con diabete e affette da complicanze cardiovascolari. Ma non solo, perché fra i diabetici, soprattutto diabetici di tipo 2, il sovrappeso e l’obesità sono frequenti e dannosi”.
Il diabete, scrive il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Prefazione “è una patologia che può essere da un lato prevenuta e dall’altro contrastata, prima ancora che con i farmaci, con corretti stili di vita, rappresentati da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica”.
Nel libro “con coraggio la curatrice parla di ‘alimentazione terapeutica’, una definizione che trova il fondamento in evidenze scientifiche”, commenta Giorgio Calabrese, nutrizionista e Presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, introducendo il volume e sottolineando il ruolo che la nutrizione, e soprattutto la Dieta Mediterranea, caratterizzata da consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, olio d’oliva come fonte principale di grassi e vino moderato ai pasti, rappresenti un punto cardine nella prevenzione, ma anche nella cura di molte malattie. Ecco quindi spiegato il concetto: alimentazione terapeutica.
Il tema è arricchito, nella Presentazione dell’opera, da Sergio Pecorelli, Presidente dell’Agenzia italiana del farmaco e Rettore dell’Università degli studi di Brescia, che ricorda come in Italia si viva a lungo, oltre la soglia degli 85 anni per le donne e degli 80 anni per gli uomini, ma anche che si viva per 6-10 anni con almeno una malattia cronica. Per far fronte a ciò, scrive Pecorelli: “se volessimo esplicitare quella che potrebbe essere una formula vincente, che probabilmente il Parlamento avrebbe dovuto prendere in considerazione già 30 anni fa, dovremmo usare un solo nome: prevenzione.” È quindi necessario un approccio culturale nuovo a cui anche questo libro può contribuire testimoniando come “l’utilizzo di una dieta adeguata di piatti sani per il diabete e non solo, può portare vantaggi enormi”. Perché, conclude Pecorelli: “la popolazione, soprattutto quella affetta da malattie croniche, deve responsabilizzarsi e condividere l’importanza di stili di vita sani. Non vi è cosa migliore di ciò che nasce dalla base e va verso l’alto, le cose imposte generalmente non funzionano!”
“Il Diabete al tempo del cibo” raccoglie testimonianze di persone con diabete, accanto a testi scientifici di diabetologi, cardiologi, e nutrizionisti. “Vuole contribuire a valorizzare un brand italiano, ad accrescere la consapevolezza fra i diabetici di quanto gli indicatori alimentare e dell’esercizio fisico siano determinanti di salute, a studiare un nuovo linguaggio per gli specialisti, affinché siano sempre più credibili e convincenti per i pazienti – spiega ancora Baio -. Per colmare il sapore amaro di cronicità silenziose e persistenti, il libro è addolcito da ricette gustose e sane. È una sfida sanitaria e un’avventura culturale: l’alimentazione sana e l’esercizio fisico sono terapeutici. Serve declinarli nella vita delle persone diabetiche e non solo per accrescere benessere personale e del Sistema Sanitario Nazionale. Grazie Ministro, perché ha dimostrato la mano amica dello Stato verso tutti coloro che convivono con queste cronicità. Insieme ce la possiamo fare. Buona lettura!”, conclude la sua prefazione l’autrice.
Le interviste dell’autrice a persone diabetiche e specialisti del diabete
Hanno contribuito a questa interessante opera interviste dell’autrice a personaggi come il giornalista Giovanni Minoli, che racconta con la sua qualità l’incontro con il diabete, sportivi come il pluricampione Jury Chechi, che da figlio di diabetico insegna a misurarsi con le sfide, e lo chef Heinz Beck, che suggerisce come e cosa mangiare.
“Il diabete è una malattia assassina, micidiale, perché non la vedi e non la senti. Del diabete non gliene frega niente a nessuno, perché non ci si accorge che hai questa patologia. E poi, sul diabete non c’è un consenso sociale che ti aiuta” testimonia Minoli a proposito della sua malattia, una malattia che evidentemente crea ansia e paura. Ma che può portare anche qualche cosa di buono: “Sono uno sregolato assoluto; il diabete mi ha fatto bene, perché mi sono dato delle regole. Non sono stato costretto, non le ho subite, le ho scelte”, dice anche Minoli. E ancora: “A me la paura delle complicanze ha fatto bene, mi ha terrorizzato e mi ha aiutato ad assumere regole ben precise sullo stile di vita. È molto importante avere e provare paura per poter decidere di cambiare vita.”
Non mancano interventi di diabetologi come Salvatore Caputo, Sergio Leotta, Rosalba Giacco, Gerardo Corigliano e Giuseppe Marelli, cardiologi come Francesco Romeo, nutrizionisti come Giuseppe Fatati, Alessandra Bosetti e Chiara Manzi e poi ancora studiosi della materia, come il Vice Presidente di Slow Food, Silvio Barbero e ricercatori come Maria Benedetta Donati, infermieri come Roberta Chiandetti e giovani diabetici come Luca Cappellini.
Accanto a gustose e sane ricette, da una ex parlamentare, non potevano mancare i riferimenti legislativi curati da Sabrina De Camillis e Rossana Rubino.
Un apporto particolare è curato da un bimbo diabetico, Martin Guadagnini, il cui disegno è rappresentato nella copertina del volume.
“Il Diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere” è disponibile nelle librerie, edito da Franco Angeli, al prezzo di 18.00 euro. I proventi della vendita saranno interamente devoluti alla Fondazione Salute & Benessere, per il diabete, le malattie croniche e neurodegenerative.
Fonte: Comunicato Stampa HealthCom Consulting Srl, 19 ottobre 2015
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