La chirurgia dell’obesità rappresenta oggi l’unico approccio con un’efficacia duratura per il trattamento dell’obesità grave (obesità patologica). Le indicazioni alla chirurgia bariatrica possono essere estese in presenza di altre malattie metaboliche (comorbidità) in particolare il diabete mellito di tipo 2 che spesso si associa all’obesità (diabesità).
Ne abbiamo parlato con il prof. Giovanni Lezoche della Clinica Chirurgica degli Ospedali Riuniti di Ancona.
La nostra regione è, come tutte le altre regioni italiane, afflitta da questa piaga che porta e porterà sempre più ad un aumento dei costi sanitari nei prossimi decenni. Attualmente rappresentiamo il centro regionale di riferimento per la cura dell’obesità patologica e i nostri pazienti vengono seguiti attraverso un PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) che abbiamo costituito all’interno della nostra azienda sanitaria.
Purtroppo la dieta molto spesso risulta essere insufficiente contro questa malattia, ma rappresenta sempre un primo punto di partenza, fondamentale, dal quale si comincia attraverso un costante controllo medico; nei casi in cui la dieta non sia riuscita a dare risultati soddisfacenti, si valuta l’approccio chirurgico al problema, se la persona risponde ai requisiti indispensabili per questo tipo di approccio.
Purtroppo la risposta dell’industria farmaceutica oggi non è ancora in grado di produrre farmaci efficaci contro questa malattia, ma la ricerca sta facendo grossi passi avanti e nei prossimi decenni ci aspettiamo molto da questo campo di ricerca.
Oggi la chirurgia bariatrica risulta essere l’unica risposta efficace a lungo termine per i pazienti affetti da questa malattia, ma voglio sottolineare che rappresenta una parte di un percorso impegnativo che il paziente deve affrontare per sconfiggere l’obesità, in particolare l’attività fisica (non per forza intesa come attività sportiva) e la dieta nel delicato periodo conseguente all’intervento (percorso e follow-up post-operatorio). Per ogni paziente devono essere valutati i rischi e i benefici della chirurgia bariatrica e ciò ci fa capire che non tutti possono essere sottoposti a questo tipo di approccio, che ovviamente, come tutta la chirurgia, può comportare dei rischi.
Spesso questa chirurgia viene confusa per una chirurgia con finalità estetiche. Mi soffermo molto a precisare con le pazienti che ciò non è assolutamente vero. La ragione per cui si decide di affrontare questo lungo e impegnativo percorso è unicamente per migliorare la salute del corpo; ciò comporterà, di conseguenza, anche una miglior qualità di vita e probabilmente miglioramenti estetici. Per quest’ultimo punto è un po’ più complicata la questione perché a seguito dell’importante perdita di peso si può assistere a un apparente “invecchiamento” del volto dovuto alla minor rotondità dei lineamenti del viso che delineavano un habitus obeso.
Oggi ancora non esiste un intervento Gold Standard per tutti i pazienti, ma è sempre importante considerare che tipo di obesità abbiamo di fronte e quali sono le abitudini di vita della persona in questione.
Il team sicuramente studia quali possono essere i migliori approcci di chirurgia bariatrica a cui sottoporre il paziente, ma una volta valutati i migliori per lui, mi piace coinvolgere la persona facendola partecipare attivamente alla scelta dell’intervento più adatto. Sottolineo questo aspetto perché sarà poi la persona stessa che dovrà “convivere”, anche tutta la vita, con l’intervento bariatrico deciso per/con lei.
Sicuramente Sleeve e Gastric-by-pass rappresentano gli interventi più praticati al mondo e hanno mostrato ottimi risultati. Ma al giorno d’oggi ancora non c’è un intervento superiore agli altri. Nei grandi obesi, in particolare, si può rendere necessaria l’esecuzione di interventi malassorbitivi, ma questo tipo di approccio nel nostro centro ancora non lo abbiamo cominciato a trattare.
Non sempre quelli più efficaci hanno maggior complicanze. Questo concetto in chirurgia bariatrica va molto rivisto. Sicuramente il cambiamento dello stile di vita è fondamentale e se il paziente non è disposto a farlo molto difficilmente lo candidiamo all’intervento chirurgico. Per questo nel periodo pre-operatorio ci sono colloqui approfonditi anche per l’aspetto psicologico del percorso bariatrico, che sono fondamentali per valutare quanto il soggetto sia disposto a cambiare e/o a mettersi in gioco.
La chirurgia bariatrica è nata molto prima della diffusione della chirurgia laparoscopica. Il “matrimonio” di queste due discipline ha portato a risultati incredibili fino a pochi anni fa. Ovviamente dobbiamo ringraziare l’avanzamento della tecnologia che ha reso tutto ciò possibile. La laparoscopia permette di “entrare” dentro il nostro corpo mediante piccolissimi tagli della parete addominale (circa 5 – 12 mm), e come ben sappiamo nei soggetti obesi in questa zona ritroviamo grandi depositi di adipe. La chirurgia bariatrica quando eseguita attraverso ampie incisioni addominali, oltre che a rendere molto più lungo il periodo di cicatrizzazione post-operatorio, porta quasi sicuramente a complicanze come grosse ernie post-chirurgiche molto difficili da trattare.
Si intende un Ospedale, come il nostro Centro, dove lavorano più specialisti che si dedicano a questo tipo di patologia. In particolare il gruppo di esperti include: chirurgo, dietista, dietologo, anestesista, endocrinologo, pneumologo, chirurgo plastico, anestesista, psicologo ecc. Queste figure professionali attraverso la cooperazione tra loro offrono il miglior percorso terapeutico per il paziente affetto da obesità.
Il nostro centro è nato attraverso una collaborazione tra l’azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche UNIVPM sia per finalità assistenziali che di ricerca scientifica. Il dipartimento di Clinica Chirurgica presso il quale lavoro in qualità di ricercatore e dirigente medico, Diretto dal Prof. Mario Guerrieri, è stato uno dei primi centri che si è occupato di chirurgia laparoscopica avanzata in Italia, e quindi, mi è sembrato naturale far partire l’attività di chirurgica bariatrica. La mia esperienza in questa disciplina l’ho maturata a Londra presso l’Ospedale universitario UCLH, dove per oltre un anno mi sono potuto dedicare completamente a questo tipo di chirurgia.
Nel nostro centro eseguiamo Sleeve gastrectomy, Gastric-by pass e Banding (Bendaggio gastrico). Questi tre interventi chirurgici rappresentano, a mio giudizio, i trattamenti più efficaci che la chirurgia bariatrica ci offre.
Oggi il paziente che si rivolge al centro è spesso un paziente che è già informato dei vari trattamenti che esistono per questo tipo di patologia. E’ sempre mia premura incontrare più volte il paziente prima dell’intervento perché le domande sono tante e voglio che sia informato il più possibile prima di sottoporsi a qualsiasi intervento chirurgico. E’ fondamentale avere la massima fiducia del paziente, perché questo oggi rappresenta uno dei modi per ottenere risultati positivi.
Il paziente può essere reclutato attraverso i vari specialisti del team (chirurgo, nutrizionista, endocrinologo) che poi lo indirizzeranno ai colleghi per la valutazione specialistica e, una volta che si è completato la fase diagnostica, il gruppo multidisciplinare si riunirà per discutere collegialmente la migliore cura a cui sottoporre ogni candidato.
Il gruppo di esperti include: chirurgo, dietista, dietologo, anestesista, endocrinologo, pneumologo, chirurgo plastico, anestesista, psicologo, epatologo, endoscopista e altri esperti che vengono interpellati caso per caso.
Questo aspetto è molto importante e va sempre tenuto conto già dalla fase iniziale: l’avere il sostegno della famiglia nel percorrere questo percorso, rappresenta uno step spesso irrinunciabile. Per questo motivo mi piace incontrare il paziente con i suoi familiari e discuterne anche insieme a loro.
Per protocollo ospedaliero abbiamo deciso di far passare al paziente operato le prime 12-24 ore in una terapia semi-intensiva dopodiché la persona operata viene trasferita nel nostro reparto di clinica chirurgica. Cerchiamo di mobilizzare il paziente nelle primissime ore dall’intervento e la sera stessa già comincia a bere liquidi. In genere il ricovero dura complessivamente dai due ai quattro giorni.
Questa è una bellissima iniziativa che purtroppo ancora non è partita nel nostro centro ma spero possa diventare presto realtà.
Il nostro centro si avvale di una divisione di chirurgia plastica dedicata a questo tipo di attività. In genere non mi piace parlare subito dell’intervento plastico perché può distogliere dal focus principale che deve essere l’intervento bariatrico. Dopo circa un anno dall’intervento chirurgico e dopo una buona perdita di peso facciamo valutare al chirurgo plastico i pazienti che possono beneficiare della chirurgia plastica.
I nostri obiettivi sono quelli di andare avanti con la nostra attività e collezionare risultati che siano sempre apprezzati dai nostri pazienti e dai loro familiari. Ovviamente anche la ricerca scientifica rappresenta un campo fondamentale che oggi risulta essere tra i più stimolanti della medicina e della chirurgia.
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