Se in gravidanza le donne mangiano cibo a basso contenuto nutritivo e con elevate quantità di grassi predispongono il futuro nascituro all’assunzione della stessa tipologia di alimentazione.
Anche il bambino nel corso della sua vita sarà attratto, come la mamma, dal cosiddetto “cibo spazzatura” (junk food) perché si instaura un passaggio della dipendenza alimentare ricca di grassi e zucchero. E’ quello che è emerso da uno studio pubblicato dall’Università di Adelaide sulla rivista FASEB. In questo caso, i bambini sviluppano un maggiore bisogno di mangiare più zuccheri e grassi per raggiungere le stesse sensazioni di benessere percepite quando erano in utero.
Nello studio si riporta infatti che la necessità di mangiare cibi con grassi e zuccheri dipende da una ridotta sensibilità delle vie di segnalazione degli oppioidi che vengono normalmente prodotti dal corpo come risposta di ricompensa al cibo e agli zuccheri, che a loro volta sono stimolatori per la produzione di dopamina che rappresenta l’ormone del benessere.
Fonte
Jessica R. Gugusheff, Zhi Yi Ong and Beverly S. Muhlhausler. A maternal “junk-food” diet reduces sensitivity to the opioid antagonist naloxone in offspring postweaning. The FASEB Journal The Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology
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