Un risultato molto prestigioso quello ottenuto in soli due anni dal team multidisciplinare per la Chirurgia Bariatrica del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce: l’affiliazione alla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB). Un importante traguardo raggiunto per la sanità leccese malgrado le numerose difficoltà dovute alla pandemia Covid-19. Un punto di riferimento regionale per i numerosi obesi del Salento che non dovranno più operarsi in altre regioni, con notevole dispendio di tempo e denaro.
Attivo dal febbraio del 2019, il centro multidisciplinare diretto dal dr. Federico Perrone ha registrato in questi due anni di attività clinica e chirurgica un elevato tasso di successi, che ha consentito una significativa perdita di peso e un miglioramento delle malattie associate all’ obesità(diabete, ipertensione, dislipidemie, sindrome delle apnee notturne, etc) nella totalità dei pazienti trattati, a fronte di un bassissimo tasso di complicanze minori e di nessuna complicanza grave.
Il team è costituito da diversi professionisti di varie Unità Operative: Endocrinologia, Psichiatria, Servizio di Nutrizione, Chirurgia, Medicina interna, Endoscopia, ma anche Rianimazione. Si è creata un’équipe multidisciplinare, che segue il paziente lungo tutto il suo percorso bariatrico: dalla preparazione (fase pre-operatoria) fino al follow-up post-operatorio.
I componenti del team di cura dell’obesità del Fazzi di Lecce
L’accesso al percorso multidisciplinare prevede una visita preliminare con il chirurgo bariatrico che può essere prenotata, previa prescrizione da parte del medico di medicina generale o da parte di uno specialista, attraverso questi canali:
Significa sicurezza e affidabilità perché risponde a tutti i criteri richiesti per un Centro di Alta Specializzazione per la Cura dell’Obesità. La chirurgia bariatrica deve essere eseguita in strutture dedicate ad alta specializzazione che posseggano tutte le competenze professionali e i requisiti organizzativi e strutturali necessari, tra i quali:
L’obesità in forma patologica è una vera e propria malattia cronica, spesso gravata da importanti conseguenze su mortalità, disabilità e qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti; determina inoltre un impatto significativo sulla spesa sanitaria pubblica per le numerose patologie alle quali si associa. In Europa il sovrappeso e l’obesità sono responsabili di circa l’80% dei casi di diabete tipo 2, del 55% dei casi di ipertensione arteriosa e del 35 % di casi di cardiopatia ischemica; tutto ciò si traduce in 1 milione di morti e 12 milioni di malati all’anno.
Anche se terapie dietetiche mediante regimi ipocalorici e un programma di attività fisica regolare si sono dimostrate efficaci nel ridurre il peso, solo una minima percentuale di pazienti gravemente obesi in terapia dietetica riesce a ottenere un efficace calo di peso a lungo termine: numerosi studi dimostrano che solo il 20% dei pazienti obesi in terapia dietetica mantiene un calo ponderale maggiore del 10% dopo tre anni.
Per le forme più gravi di obesità, la chirurgia bariatrica rappresenta allo stato attuale la soluzione più efficace sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista del rapporto costo-efficacia per la società, sulla quale questa patologia grava ancora con un costo complessivo di circa 2000 miliardi di dollari, che corrisponde al 2.8% del prodotto interno lordo globale.
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