Dal XXIX Congresso della SICOB, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità delle Malattie Metaboliche alcuni importanti messaggi dei chirurghi e dei team bariatrici riuniti a Firenze dal 6 all’8 ottobre 2021.
- Un Congresso in presenza come segno tangibile di ripresa
- Priorità assoluta: riaffermare la centralità del paziente, facilitandone l’accesso ai percorsi di cura nei 133 Centri SICOB
- Pericolosa crescita dell’obesità tra bambini e adolescenti
- NO a medici o centri improvvisati, SI a centri e team multidisciplinari ad alta specializzazione
- Sostenere il paziente lungo tutto il suo percorso è la mission di ogni Centro Sicob
- I controlli del follow up garantiscono un successo duraturo
- Anche i farmaci più innovativi possono dare un importante contributo al percorso terapeutico
- Il bisturi: una risorsa in grado di allungare la vita e far rinascere il paziente
Un Congresso in presenza come segno tangibile di ripresa
Dopo un anno e mezzo di pandemia che ha violentemente impattato sulle nostre vite, rallentando se non bloccando gli interventi di chirurgia bariatrica, la SICOB torna con un congresso in presenza al Tuscany Hall di Firenze: un segnale particolarmente importante per tutti i pazienti con obesità, un numero in crescita che attualmente in Italia raggiunge i sei milioni di persone ovvero il 10% della popolazione.
Priorità assoluta: riaffermare la centralità del paziente, facilitandone l’accesso ai percorsi di cura nei 133 Centri SICOB
Se con la pandemia Covid-19 è stato registrato un crollo degli interventi di chirurgia bariatrica del 30% con punte del 50% rispetto ai 25.000 interventi annui in era pre-covid, ora è il momento di rimettersi in cammino verso una qualità di vita ottimale. Occorre ‘rimettere al centro’ i pazienti con obesità e reindirizzarli verso un corretto percorso terapeutico, facilitandone l’accesso ai 133 Centri accreditati Sicob, tutti convenzionati SSN, distribuiti in modo capillare su tutto il nostro territorio. È questo l’obiettivo principale della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità delle Malattie Metaboliche.
“Se con il lockdown i disturbi alimentari sono aumentati almeno del 30%, per i pazienti con obesità, la gestione della “segregazione” è stata molto più complicata, soprattutto a causa dell’impossibilità di relazionarsi di persona con gli specialisti che li seguono. Uscire dall’isolamento e ritrovare una “rete” di assistenza che li aiuti a riprendere il percorso verso una perdita di peso consistente e duratura rappresenta per il paziente portatore di obesità la reale fine di un incubo” ha sottolineato il Prof. Marco Antonio Zappa, Direttore U.O.C Chirurgia Generale Asst Fatebenefratelli-Sacco, Milano e Presidente Sicob.
Pericolosa crescita dell’obesità tra bambini e adolescenti
I dati in questo senso parlano chiaro. In Italia, complessivamente 1 minore su 4 è in eccesso di peso (25.6%), con picchi tra i bambini di 3-10 anni (32.5%), che si mantengono alti fino ai 13 anni (30%, 1 bambino su 3) e si abbassano basse per gli adolescenti di 14-17 anni (14.8%). Dai 6-10 anni in su, l’eccesso di peso è più frequente tra i maschi, con quote più elevate nelle Regioni del Sud.
L’obesità tra bambini è spesso correlata a problemi psico-sociali come bassa autostima, bullismo, scarso rendimento scolastico, disordini e disturbi del comportamento alimentare e depressione, che non contribuiscono certamente a una crescita sana e serena.
“I bambini di oggi saranno gli adulti di domani, con una storia che li espone a un maggior rischio di obesità o eccesso di peso in età adulta, e quindi a un rischio di insorgenza di patologie cronichemaggiore e in età più precoce rispetto a quello di un loro coetaneo normopeso. L’investimento sulla salute deve iniziare sin dalla prima infanzia ed essere sostenuto nell’intero arco della vita” come viene ampiamente ribadito nel 9° Rapporto sull’Obesità in Italia a cura dell’Istituto Auxologico Italiano (1 ed, luglio 2021).
NO a medici o centri improvvisati, SI a centri e team multidisciplinari ad alta specializzazione
L’obesità è una malattia cronica complessa, multifattoriale ovvero dovuta a un intreccio di varie cause e fattori favorenti, e richiede quindi un approccio con professionisti ad alta specializzazione nella diagnosi e trattamento dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare, allenati a lavorare in team.
- Ribadendo un chiaro e deciso “NO” ai centri e/o ai medici improvvisati, i chirurghi della SICOB affermano l’importanza e la completezza dell’approccio multidisciplinare che grazie alla disponibilità di team di specialisti garantisca una presa in carico idonea e un trattamento efficace con una perdita dell’eccesso di peso fino all’80% e soprattutto risultati duraturi nel tempo, che non sono garantiti da tutti.
- Ovviamente, l’impegno e la determinazione del paziente al suo cambiamento di stile di vita è fondamentale per il raggiungimento di risultati soddisfacenti.
Sostenere il paziente lungo tutto il suo percorso è la mission di ogni Centro Sicob
“L’aver scelto la location per il nostro congresso al Centro Italia – ha dichiarato il Presidente della Sicob Marco Zappa – è un modo di unire simbolicamente tutti i centri SICOB sul territorio affinché chi ha bisogno di noi possa trovarci, soprattutto in questo momento post-pandemico che tanti chili ci ha lasciato. Basta cercarci sul sito www.sicob.org; la nostra mission è prendere in carico il paziente e seguirlo dall’inizio del percorso fino a molti anni dopo l’intervento di riduzione del peso. I pazienti con obesità grave infatti hanno bisogno di un team multidisciplinare che li aiuti a gestire tutte le fasi dando loro la giusta motivazione soprattutto nei momenti di sconforto. Per questo i nostri team sono composti da psicologi, nutrizionisti, chirurghi, medici dello sport, cardiologi, endocrinologi, diabetologi e altre figure altamente specializzate – sulla base delle singole necessità di ogni paziente – perché all’obesità severa si associano anche altre patologie che possono diventare molto gravi”.
I controlli del follow up garantiscono un successo duraturo
“Questo è il segreto dei risultati che perdurano nel tempo degli interventi effettuati nei centri SICOB, ha ribadito Marcello Lucchese, Presidente del Congresso: “Solo il follow-up multidisciplinare (a cui il paziente è tenuto a presentarsi) negli anni garantisce un successo duraturo, perché il paziente nelle fasi successive all’intervento non deve perdere i suoi punti di riferimento che devono continuare a seguirlo per non disperdere i risultati raggiunti con tanta fatica e impegno. Non a caso il weight regain, ovvero l’eventuale recupero del peso, è stato uno dei temi centrali del nostro congresso di quest’anno, ed è importante che il paziente recepisca questo punto fondamentale. I centri SICOB non si fermano all’intervento, perché quest’ultimo è solo una tappa del percorso di cura”.
Anche i farmaci più innovativi possono dare un importante contributo al percorso terapeutico
“L’uso dei farmaci più moderni, che valorizzano la parte attiva del GLP-1, ormone intestinale aumentato da molti interventi chirurgici, è un’ulteriore risorsa che può essere molto utile nel sovrappeso e nelle forme di obesità lieve – continua il Prof. Diego Foschi, Past President SICOB. I farmaci più avanzati hanno dimostrato una riduzione di peso a 1 anno che può arrivare al 10-15% del valore iniziale, molto buona per questi pazienti ma del tutto insufficiente per quelli con obesità grave, che devono essere candidati alla chirurgia bariatrica. Nel paziente chirurgico, gli analoghi del GLP-1 possono essere utili per migliorare la performance del paziente prima dell’intervento, perché anche una modesta riduzione di peso è importante, e per trattare i casi iniziali di weight regain che altrimenti rischiano di tornare al peso iniziale obbligandoci ad interventi di alta chirurgia”.
Il bisturi: una risorsa in grado di allungare la vita e far rinascere il paziente
“In Italia c’è ancora scarsa consapevolezza del fatto che il bisturi è un’ “arma benefica” in grado di allungare la vita e di assicurare una cura definitiva nell’80-90 % dei casi, ovviamente con l’impegno del paziente – conclude il Presidente Zappa. L’obesità, infatti, provoca l’insorgenza di molte patologie gravi, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, l’insufficienza respiratoria, patologie articolari e molte altre. La chirurgia bariatrica, eliminando in maniera durevole il problema dell’eccesso di peso, risolve anche molti problemi metabolici che l’obesità aveva provocato. I numeri parlano da soli: per esempio, gli interventi di chirurgia dell’obesità fanno regredire il diabete mellito di tipo 2 in un’altissima percentuale di casi. Questo significa non prendere più farmaci per il diabete già pochi giorni dopo l’intervento e prevenire tutte le complicanze della malattia. La chirurgia bariatrica può letteralmente salvare e cambiare la vita di un paziente in grave eccesso di peso”. Una vera e propria rinascita come testimoniato da migliaia di pazienti che hanno potuto riprendere in mano la propria vita.
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References
– Comunicato Stampa SICOB, Società
Firenze, 8 ottobre 2021
– Istituto Auxologico Italiano
9° Rapporto sull’obesità in Italia
Ricerca, clinica e terapia: lo stato dell’arte
Il Pensiero Scientifico Editore, 2021