La Chirurgia Generale d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dalla dott.ssa Micaela Piccoli è stata certificata per il 2022 come Centro Accreditato dalla Sicob, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche di riferimento nazionale.
L’ambito riconoscimento certifica la casistica (oltre 50 procedure nonostante la pandemia) e l’organizzazione multidisciplinare del team bariatico gestito dall’Unità Organizzativa Semplice di Chirurgia Bariatrica dell’Ospedale Civile di Baggiovara, la cui responsabilità è affidata alla dott.ssa Fouzia Mécheri, all’interno dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie.
A Baggiovara sono oltre 50 le procedure di chirurgia bariatrica e metabolica effettuate ogni anno, nei casi più complessi svolte con un approccio mininvasivo robotico.
La certificazione comprende la chirurgia bariatrica e metabolica di pazienti adolescenti e adulti secondo le Linee Guida e i “Position statement” della Sicob.
Il gruppo multidisciplinare bariatrico, che valuta a 360° il paziente con obesità patologica, include, oltre ad altri tre chirurghi: dott. Alessandro Volpe, dott. Vincenzo Trapani e dott. Enrico Merolla, anche altre figure professionali specialistiche come nutrizionisti, endocrinologi, diabetologi, psicologi, endoscopisti, anestesisti, chirurghi plastici per interventi ricostruttivi di b (dott.ssa Patrizia Toschi, dott.ssa Clelia Miloro, dott. Mario Bondi, dott, Luigi Valerio, dott.ssa Chiara Valenti, prof.ssa Manuela Simoni, dott.ssa Carla Greco, dott.ssa Laura Leonardi, dott.ssa Paola Dondi, dott. Enrico Vellani, dott.ssa Rita Conigliaro ed il suo team, dott.ssa Elisabetta Bertellini ed il suo team, prof. Giorgio De Santis ed il suo team) e una case manager Sig.ra Silvia Fedreghetti.
“Essere Centro Accreditato Sicob 2022 – sottolinea la dott.ssa Mécheri – significa soddisfare una serie stringente di criteri, che vengono valutate di anno in anno, e che deve caratterizzare il Centro a garanzia dei professionisti che vi lavorano e a tutela dei pazienti che vi afferiscono. Il nostro Centro aveva ottenuto questo riconoscimento fin dal 2016, poi sospeso a causa dell’avvento della pandemia che aveva provocato una forte riduzione degli interventi chirurgici, in senso generale, e di quelli non oncologici o emergenti-urgenti in particolare. Nel 2021, nonostante le varie ondate, grazie ad un impegno organizzativo importante della nostra Struttura e di tutta l’Azienda, siamo riusciti, comunque, a dare risposta a questa patologia – l’obesità – che a lungo andare, se non adeguatamente trattata, può avere gravi ripercussioni sulla salute e sulla vita dei pazienti che ne soffrono”.
Sempre nel 2019 è stata sottoscritta, da tutte le società̀ scientifiche e le associazioni di pazienti attive sull’obesità in Italia, la “Carta dei diritti e dei doveri delle persone con obesità”, che impegna il Governo ad adottare iniziative per assicurare alla persona con obesità il pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari e, nei casi più gravi, l’accesso a centri di secondo livello per valutare approcci psicologici, farmacologici e chirurgici.
Secondo i ricercatori ISTAT che hanno collaborato all’ultimo Rapporto sull’obesità italiana presentato di recente dall’Istituto Auxologico Italiano, nel Nord-ovest e nel Centro Italia la prevalenza di obesità si attesta al 10%, mentre nel Nord-est e nelle isole il valore raggiunge l’11,4%; maglia nera alle regioni del Sud con il 12,4%. Sempre da questa ricerca appare probabile che la pandemia da coronavirus abbia contribuito ad aumentare il tasso di obesità poiché in questo periodo i programmi di perdita di peso (che spesso vengono erogati in gruppo), gli interventi come la chirurgia e la riabilitazione metabolico-nutrizionale sono stati sospesi.
Infine, la necessità di auto-isolamento ha spinto molte persone a consumare alimenti in scatola o alimenti a lunga conservazione, anziché prodotti freschi, ricchi di sale e a lungo andare favorenti l’aumento di peso. L’obesità provoca l’insorgenza di molte patologie gravi, come quelle cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, l’insufficienza respiratoria, l’ipertensione arteriosa, patologie osteo-articolari e diverse altre.
La chirurgia bariatrica, eliminando in maniera durevole il problema dell’eccesso di peso ha dimostrato, fino ad oggi, di essere il più duraturo ed efficace approccio al trattamento dell’obesità patologica.
“L’utilizzo della chirurgia mininvasiva laparoscopica e nell’ultimo anno anche della chirurgia robotica, per i casi più difficili – afferma la dott.ssa Piccoli –, permette di effettuare la procedura chirurgica tramite delle piccole incisioni addominali con una riduzione consistente del dolore postoperatorio e una rapida ripresa delle attività quotidiane dopo la chirurgia. Anche presso la nostra Struttura, viene seguito il protocollo ERAS (Enhanched Recovery After Surgery) che consiste nell’applicazione di una serie di accorgimenti e trattamenti posti in essere prima durante e dopo l’intervento chirurgico che permettono una significativa riduzione del ricovero postoperatorio e un più rapido recupero delle normali attività lavorative e sociali”.
“Con la ripresa dell’attività chirurgica – conclude la dott.ssa Mécheri – la nostra Struttura si propone di mantenere lo standard quantitativo e qualitativo acquisito sinora, mirando ad essere non solo centro accreditato ma anche a diventare negli anni futuri centro di eccellenza, superando quindi il volume richiesto dalla Sicob di almeno 100 procedure chirurgiche/anno. La chirurgia robotica, ampiamente utilizzata da tutta l’equipe diretta dalla dott.ssa Piccoli, spazia in molti campi di applicazione, dalla chirurgia funzionale ed oncologica esofago-gastrica alla oncologia colo-rettale, dalla chirurgia endocrina a quella della parete addominale, e applicarla anche agli interventi chirurgici per obesità patologica è stato un processo rapido ed efficace.”
Reference
Comunicato Stampa Ospedale Civile di Baggiovara, Modena
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