- La fame fisiologica nasce dal bisogno di nutrirsi, mentre la fame emotiva nasce dal desiderio di sopprimere un’emozione negativa.
- La fame emotiva insorge in genere in modo improvviso e diventa in breve incontrollabile, mentre la fame fisiologica si instaura gradualmente ed è preceduta da segnali, come il brontolio dello stomaco, che aumentano progressivamente di intensità. L’assunzione di cibo può essere procrastinata abbastanza facilmente.
- Nella fame emotiva si desidera un particolare alimento, spesso purtroppo si tratta di alimenti senza proprietà nutritive nobili (il cosiddetto “junk food”, cibo spazzatura, come patatine, merendine, bibite zuccherate), che tuttavia hanno la proprietà di gratificarci. La prova che non si tratta di fame reale, fisiologica, è data dal fatto che il tentativo di sostituire il “cibo spazzatura” con un alimento sano, non produce l’effetto desiderato, né tanto meno il senso di sazietà.
- La fame emotiva induce un comportamento alimentare automatico, la persona non si rende conto di consumare in poco tempo una grande quantità di quell’alimento (ad esempio un’intera scatola di biscotti), senza nemmeno provarne il gusto, mentre la scelta in caso di fame fisiologica è sempre consapevole e aperta a diverse possibilità.
- Dopo avere mangiato per fame emotiva spesso ci si sente in colpa, mentre ciò non accade in caso di fame fisiologica.
- Nella fame emotiva il senso di sazietà non viene percepito nonostante la quantità di cibo ingerito.
Fonte
Gremigni L, Letizia L Il problema obesità. Maggioli Ed 2011