Bambini con disordini da iperattività: più spesso obesi da adulti

Pediatrics, la rivista dell’Aap (American Academy of Pediatrics), ha pubblicato uno studio multicentrico durato 33 anni, cui hanno partecipato studiosi italiani, statunitensi e messicani, che ha rilevato che i bambini con ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, una volta diventati adulti, hanno un rischio più alto di diventare obesi.

Uno degli autori dello studio, la neurologa Erika Proal, della School of Medicine del NYU (New York University) Langone Medical Center, spiega: «Nei bambini con Adhd è stata descritta un’alta frequenza di obesità, ma, per quanto ne sappiamo, nessuno studio ha mai verificato i tassi di obesità negli adulti con diagnosi di ADHD fatta nell’infanzia. Ora, dai risultati del nostro studio emerge che gli adulti con ADHD nell’infanzia avevano un indice di massa corporea e tassi di obesità più elevati rispetto a quelli del gruppo di controllo; le differenze sono rimaste significative anche dopo l’aggiustamento statistico fatto per livello socioeconomico e durata del deficit di attenzione. Un’ipotesi per spiegare il possibile legame fra ADHD e obesità è che i disturbi ADHD-correlati rendano difficile seguire modelli alimentari regolari, favorendo un’alimentazione anormale che può portare all’obesità. È evidente che l’ADHD nell’infanzia appare essere un consistente fattore di rischio per l’obesità in età adulta, anche se i nostri risultati devono essere interpretati provvisoriamente, in attesa di conferma».

Un’ipotesi particolarmente interessante è nel coinvolgimento dopaminergico, basata sulla mutazione del Mc4r, il gene per il recettore per la melanocortina, quello dell’appetito e della sazietà, espresso in diversi nuclei ipotalamici e che risulterebbe nella coesistenza fra ADHD e aumentato introito di cibo.
Scopo del trial prospettico era verificare la diversità dei tassi di obesità in una popolazione di adulti che avevano o non avevano ADHD; per questo i ricercatori hanno seguito per 33 anni 207 ragazzi bianchi, con ADHD diagnosticato a otto anni, intervistandoli poi a 18 anni, a 25 e a 41 anni, e confrontandoli con altri ragazzi senza la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, ma con caratteristiche omogenee.

 

Fonte
Samuele Cortese et al –  Obesity in Men With Childhood ADHD: A 33-Year Controlled, Prospective, Follow-up Study. Pediatrics 65, 20 maggio 2013

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