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La Commissione Europea ha di recente autorizzato l’immissione in commercio di una nuova molecola, liraglutide, per il trattamento dell’obesità nei 28 Paesi membri dell’Unione.
Approfondiamo le novità portate da questa molecola con il dr. Roberto Serra, Medico Internista presso la Clinica Medica 3 – Unità Bariatrica – dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
L’obesità è un problema socio-sanitario in crescita in tutto il mondo. Quanto incide in Italia?
L’obesità è una malattia che ha avuto un incremento di prevalenza a dir poco esplosivo in tutti i paesi occidentali. Negli Stati Uniti ormai si stima che oltre la metà della popolazione sia sovrappeso e oltre il 30% sia affetto da obesità conclamata. A livello mondiale, le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano di quasi 2 miliardi di persone in sovrappeso e circa 600 milioni di persone obese. A questi numeri stanno contribuendo soprattutto gli aumenti di obesità che si osservano nei paesi ad economia emergente come la Cina, l’India e il Brasile.
In Italia i numeri potrebbero far pensare ad una realtà migliore, ma sicuramente non tranquillizzante. Si stima infatti una prevalenza di sovrappeso nel 30% della popolazione italiana e del 10% di obesità. Inoltre deve destare allarme il fatto che tali patologie sono in aumento soprattutto nelle fasce di età pediatrica e quindi gli effetti di un aumento di incidenza dell’obesità e delle sue complicanze è destinato ad aumentare soprattutto nel prossimo futuro.
Perché si diventa obesi?
Le cause dell’obesità sono molteplici. Si tratta infatti di una patologia a genesi multifattoriale. Un ruolo fondamentale è certamente svolto dallo squilibrio progressivo che si viene ad instaurare tra l’introito calorico alimentare (calorie introdotte con la dieta) e la spesa energetica (calorie spese con l’attività fisica) di un individuo. Nella società moderna abbiamo osservato che l’obesità è aumentata in proporzione all’aumento della disponibilità di risorse alimentari e con l’adozione di stili di vita più sedentari. Ma non è tutto qui. Infatti a livello individuale si possono osservare marcate differenze per cui è evidente che altri fattori giochino un ruolo determinante nell’instaurarsi di una condizione di obesità: fattori genetici, processi biochimici a livello cellulare, composizione della flora intestinale (microbioma) dell’individuo sono solo alcuni dei territori, ancora in larga parte inesplorati, in cui i ricercatori impegnati nell’individuare la cura migliore per l’obesità si stanno spingendo. Solo in una minima parte dei casi l’obesità è riconducibile ad un’alterazione primitiva di un altro organo od apparato.
Quali sono le caratteristiche del nuovo farmaco approvato dalla Unione Europea?
Liraglutide è un farmaco appartenente alle categoria degli analoghi Glucagon-Like Peptide 1 (GLP-1).
Il GLP-1 è un ormone secreto naturalmente dalle cellule dell’intestino umano che fa aumentare la secrezione di insulina da parte del pancreas in occasione di un pasto e quindi potenzia l’azione naturale dell’ormone pancreatico nel ripristino dell’equilibrio glicemico. Liraglutide è una molecola che mima le medesime azioni del GLP-1 endogeno, ma, grazie ad alcune variazioni strutturali indotte in fase di sintesi, ha effetto molto più prolungato: circa 24 ore in confronto ai pochi minuti dell’ormone nativo secreto nell’intestino. Pertanto si può somministrare tramite un’iniezione sottocutanea una sola volta al giorno, indipendentemente dall’orario dei pasti.
Come agisce questo nuovo farmaco e per chi è indicato?
Oltre all’aumento di secrezione insulinica in risposta al pasto, si osserva una riduzione della secrezione di glucagone, un rallentamento dei processi di svuotamento gastrico con aumento del senso di sazietà, riduzione dell’appetito e conseguente induzione di calo di peso.
Liraglutide 3 mg è stato pensato come un farmaco specifico per il trattamento dell’obesità.
I risultati recentemente divulgati nei principali congressi internazionali e pubblicati all’inizio di mese di luglio dal New England Journal of Medicine hanno dimostrato un’efficacia nell’indurre un calo ponderale pari a circa l’8% del peso iniziale nei pazienti trattati per oltre un anno con Liraglutide 3mg. Inoltre circa l’80% dei pazienti trattati con il farmaco in oggetto ha conservato un calo ponderale del 5% per tutta la durata dello studio.
Si tratta di un farmaco da utilizzare in persone adulte, di qualsiasi etnia. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle fasce di popolazione più fragile, come le persone anziane o quelle che soffrono di altre patologie (insufficienza renale ed epatica). Mentre si sconsiglia l’uso durante i periodi di gravidanza e allattamento.
Oltre che per il trattamento dell’obesità patologica può essere utilizzato in caso di diabete di tipo 2?
Liraglutide è un farmaco nato originariamente per la cura del diabete. Da diversi anni è in commercio anche in Italia con indicazione specifica al trattamento del diabete mellito di tipo 2. Il dosaggio utilizzato nel trattamento della patologia diabetica varia da 0,6 a 1,8 mg. La liraglutide utilizzata per la cura del diabete di tipo 2 ha dimostrato una certa efficacia nell’indurre un significativo calo di peso, specialmente se abbinato all’uso di metformina. Nel trattamento dell’obesità si potranno utilizzare dosaggi maggiori, quali appunto la formulazione a 3mg. Grazie all’azione di amplificazione dei meccanismi fisiologici di regolazione dell’equilibrio della glicemia, non si incorre nel rischio di determinare ipoglicemia. Particolarmente indicato sarà comunque l’uso di Liraglutide 3mg nei pazienti con obesità e diabete concomitanti.
Il farmaco è ben tollerato?
Generalmente si tratta di un farmaco molto ben tollerato. In una piccola percentuale di casi, all’inizio del trattamento, i pazienti possono lamentare disturbi gastrointestinali, come nausea o diarrea, o cefalea. Tali disturbi sono comunque destinati ad attenuarsi dopo pochi giorni nella maggior parte dei pazienti. Si consiglia comunque in via cautelativa di iniziare con dosi minime di farmaco e procedere ad una graduale titolazione della posologia verso l’alto, con aumenti di dose ogni 1-2 settimane. Trattandosi di un farmaco a somministrazione iniettiva per via sottocutanea, qualche paziente ha riferito la comparsa di eruzioni cutanee nel sito di iniezione che però nella totalità dei casi sono state fugaci e senza altre evoluzioni.
La disponibilità di questo analogo del GLP-1 (glucagon-like peptide-1) rappresenta quindi una novità importante?
Sicuramente gli specialisti che si occupano dell’obesità e delle complicanze correlate a questa patologia avranno a disposizione con liraglutide un ausilio efficace per aiutare i pazienti a combattere questa malattia. In particolare potremo utilizzare un farmaco che ha un’efficacia che è stata testata su più fronti: induzione di un sensibile calo di peso, miglioramento dell’equilibrio glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2 e anche riduzione dei valori pressori nei soggetti con ipertensione arteriosa.
Quali sono i principali consigli per riuscire a mantenere la riduzione di peso raggiunta?
Noi specialisti dovremo sottolineare sempre con forza che il farmaco che sta per arrivare nelle nostre farmacie rappresenta un aiuto e non la cura dell’obesità. L’efficacia della terapia farmacologica è sicuramente amplificata e completata dall’adozione di un corretto stile di vita, con revisione delle abitudini alimentari sbagliate, aumento del consumo dei cibi più salutari, diminuzione del consumo dei cibi grassi e/o ad elevato contenuto di zuccheri semplici, riduzione del consumo di alcool e, soprattutto, aumento dell’attività fisica. Si deve cercare di aumentare la spesa energetica cercando ogni occasione per muovere i propri muscoli: dalla semplice passeggiata, al voler scegliere di usare meno l’auto e di più la bicicletta, fare le scale, andare a ballare, fino a scelte di attività più strutturate come la scelta di una vera e propria attività sportiva in palestra, in piscina o all’aria aperta, meglio se sotto la guida di istruttori esperti nella gestione dell’attività fisica per persone con problemi di obesità.
Parlando di prevenzione dell’obesità, quanto conta l’alimentazione e lo stile di vita?
Tantissimo! Come affermato poco fa, il cardine della cura dell’obesità rimane l’adozione di uno stile di vita salutare a tavola e nel tempo libero. Mangiare in modo corretto, effettuare pasti regolari, mangiare lentamente, scegliere i cibi meno grassi e meno ricchi di zuccheri semplici, aumentare il consumo di verdura e frutta fresca, aumentare il consumo di proteine “nobili” soprattutto di origine vegetale, avere regimi di attività fisica costante e quotidiana, abbandonare le abitudini sedentarie, sono le fondamenta di un’efficace prevenzione allo sviluppo dell’obesità.
L’obesità è una patologia gravata da elevatissimi costi sociali sia per la cura delle complicanze ad essa riconducibili, sia in termini di invalidità e inabilità al lavoro.
È fondamentale che un’azione di prevenzione efficace parta sin dalle epoche di vita più precoci: addirittura durante la gravidanza e l’allattamento è importante che la madre si educhi a mangiare correttamente e ad avere per quanto possibile una vita attiva per “educare” il nascituro a uno stile di vita sano. È proprio vero che le buone abitudini si imparano da piccoli.
È importante che le istituzioni, il mondo della scuola, quello della salute, del lavoro e del commercio si uniscano alle famiglie nello sforzo di promuovere costantemente uno stile di vita corretto per ridurre il rischio di un ulteriore sviluppo di obesità e di patologie correlate, come diabete tipo 2 e ipertensione, in tutte le fasce d’età.
References
- FDA Approves Liraglutide (Saxenda) for Weight Loss
- Via libera UE alla nuova pillola anti-obesità
- Ladenheim EE – Liraglutide and obesity: a review of the data so far. Drug Des Devel Ther 2015 Mar 30;9:1867-75
- Jeon WS, Park CY – Antiobesity pharmacotherapy for patients with type 2 diabetes: focus on long-term management. Endocrinol Metab (Seoul) 2014 Dec 29;29(4):410-7 Review
- Manning S, Pucci A, Finer N – Pharmacotherapy for obesity: novel agents and paradigms. Ther Adv Chronic Dis 2014 May;5(3):135-48
- van Bloemendaal L et al – Effects of glucagon-like peptide 1 on appetite and body weight: focus on the CNS. J Endocrinol 2014 Mar 7;221(1):T1-16. Review
- Liraglutide Injection