Secondo un recente studio, infatti, il volume della lingua potrebbe fare la differenza se si è obesi e si soffre di apnee ostruttive. Nei soggetti apneici si è evidenziato un aumento del volume della lingua rispetto ai controlli, obesi, ma in assenza di apnee notturne.
Russare è un sintomo davvero molto frequente tra chi soffre di apnea ostruttiva durante il sonno, una condizione particolarmente rischiosa. Si tratta, infatti, di una malattia cronica che aumenta il rischio di pressione alta, cardiopatie, diabete di tipo 2, depressione e ictus. L’apnea ostruttiva notturna è spesso presente nelle persone in sovrappeso e obese, e proprio per questo motivo alcuni ricercatori universitari del Medical Center di Philadelphia (Università della Pennsylvania) hanno voluto approfondire la questione.
Lo studio intrapreso ha coinvolto un campione di adulti obesi, dimostrando che una delle cause del russamento delle persone obese ed affette da apnea ostruttiva del sonno, potrebbe essere proprio il volume della lingua. Gli studiosi hanno osservato 90 adulti obesi con apnea ostruttiva confrontandoli con 31 obesi che non soffrivano di apnea notturna e venivano quindi considerati come controlli.
Durante lo studio, tutti i partecipanti venivano sottoposti a risonanza magnetica per ottenere un’immagine ad alta risoluzione delle loro vie aeree superiori e per poter ricostruire, con una metodica altamente sofisticata, le dimensioni della lingua di ciascun paziente, la distribuzione dei depositi di grasso nelle aeree superiori e le masse muscolari del muscolo massetere (uno dei quattro muscoli masticatori insieme al muscolo temporale, il pterigoideo esterno e il muscolo pterigoideo interno).
I risultati hanno evidenziato delle differenze tra i partecipanti obesi apneici e quelli non apneici proprio a livello della lingua che nei primi è risultata essere significativamente più grande e con una maggior presenza di grassi rispetto agli obesi di controllo, non apneici. Gli studiosi hanno anche evidenziato differenze nella distribuzione del lipidi, con un maggior deposito alla base della lingua.
“Questo è il primo studio che dimostra che i depositi di grasso sono maggiori nella lingua dei pazienti obesi con apnea ostruttiva del sonno”, ha spiegato il dottor Richard J. Schwab, Professore presso il Dipartimento di Medicina e co-direttore del Penn Sleep Center della University of Pennsylvania Medical Center. “Questo lavoro fornisce la prova di un meccanismo nuovo, e spiega, almeno in parte, la possibile correlazione tra apnea ostruttiva notturna e obesità.”
Alla luce di questi recenti risultati, il volume della lingua dovrebbe essere una delle caratteristiche fisiche da controllare quando si effettua lo screening dei pazienti obesi, per determinare il loro rischio di soffrire di apnea ostruttiva notturna. Oltre al “frequente russamento”, altri possibili segnali di allarme, frequenti nei casi di apnea ostruttiva notturna, comprendono: respiro ansimante, senso di soffocamento, sonnolenza diurna, pause durante la respirazione notturna.
Risorse correlate
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Fonti
Kim AM, Keenan BT et al – Tongue Fat and its Relationship to Obstructive Sleep Apnea. Sleep 2014 Oct 1;37(10):1639-1648.
Kim AM, Keenan BT et al – Metabolic activity of the tongue in obstructive sleep apnea. A novel application of FDG positron emission tomography imaging. Am J Respir Crit Care Med 2014 Jun 1;189(11):1416-25
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