Inverno

AgruMi 2022: è tornata a Villa Necchi la kermesse degli agrumi

 

Anche quest’anno ci siamo lasciati avvolgere nella splendida cornice di Villa Necchi Campiglio, bene del FAI a Milano, da profumi, aromi, sapori e colori intensi dell’universo degli agrumi: piante, frutti, marmellate, mieli, mostarde, profumi, cosmetici, frutta candita, confetture e sciroppi di frutta e fiori, confetti, libri e raffinati decori. Ad AgruMi, abbiamo scoperto varietà insolite e sconosciute di frutti, per esempio il Citrus clementina color “Rubino” (sia della polpa che della buccia) o il Cedro digitato detto anche “Mano di Budda”. Una ricca esposizione in cui acquistare prodotti e manufatti selezionati sulla base della loro qualità e particolarità in tante Regioni Italiane. Tutto rigorosamente Made in Italy, da piccoli coltivatori per dare valore al nostro territorio.

 

 

Bergamotto: il principe degli agrumi, celebrato alla corte del re sole »

Il limone è un alimento acido? »

Il succo di pompelmo non va d’accordo con alcuni farmaci »

Arance Moro, Tarocco e Sanguinello, rosse da… stress! »

Il mandarino tardivo di Ciaculli(area in cui fu scoperto) matura più tardi degli altri »

Il cedro: un agrume dalle antiche origini »

Il chinotto: ornamentale e … dissetante »

Il kumquat: ideale da coltivare anche in appartamento »

 

 

Bergamotto: il principe degli agrumi, celebrato alla corte del re sole

Ad AgruMi, abbiamo scoperto che l’olio essenziale di bergamotto contiene ben 350 componenti chimici ed è indispensabile nell’industria profumiera internazionale. Ha diverse funzioni: non solo fissa il bouquet aromatico dei profumi ma armonizza anche le altre essenze contenute, esaltandone le note di freschezza e fragranza a lungo. Oltre che nella vasta gamma di acqua da toiletta, profumi, deodoranti, chypres, fougeres, lozioni antiforfora rinfrescanti, saponi profumati ad alto potere disinfettante, prodotti antisolari, sali da bagno, dentifrici, l’essenza di Bergamotto viene utilizzata anche nell’industria farmaceutica per il suo potere antisettico, antibatterico, antimicrobico, antimicotico ed antivirale tanto da essere inserito nelle farmacopee di diversi Paesi.

Il succo di bergamotto viene utilizzato in gastronomia e nell’industria dolciaria per la preparazione di pasticceria fresca e secca, caramelle, canditi, gelati, sorbetti nonché nella preparazione di bibite, drink, thé e liquori .

Negli ultimi anni, il prof. Giovanni Sindona e la sua equipe, hanno isolato principi attivi presenti solo nel succo di bergamotto che favoriscono una riduzione del colesterolonel sangue.

 

 

Il limone è un alimento acido?

Il sapore aspro del limone lascia pensare che esso abbia un’azione acidificante sull’organismo. Niente affatto! In realtà gli acidi organici responsabili del suo sapore caratteristico non conservano lo stato acido quando si trovano nel corpo umano. L’acido citrico si ossida al momento della digestione e rimangono solo carbonati e bicarbonati di calcio, potassio e altre sostanze esclusivamente alcalinizzanti per l’organismo. Il limone è un ottimo alimento per combattere l’eccesso di acidità. Dunque, il consumo regolare di limone comporta piuttosto un effetto alcalinizzante benefico, soprattutto se consumato a digiuno, per esempio al mattino.

 

Il succo di pompelmo non va d’accordo con alcuni farmaci

Il pompelmo è indubbiamente un vero toccasana per la nostra salute: favorisce la digestione e ha proprietà depurative. È ricco di vitamina C, sali minerali, acido citrico e pectine, e apporta solo poche calorie (26Kcal/100g).

Non tutti sanno, però, che anche modeste quantità di succo di pompelmo o di frutto fresco (250 gr) possono interferire con il metabolismo di alcuni farmaci, alterandone la loro attività. La scoperta fu fatta per caso da alcuni ricercatori canadesi nel 1989 ed è stata in seguito confermata da diversi studi scientifici. Il succo di pompelmo interferisce soprattutto con: statine, calcio-antagonisti, anti-aritmici, anti-istaminici, farmaci immuno-soppressori, inibitori della proteasi. È importante, dunque, non consumare pompelmi o derivati di essi quando si assumono questi farmaci! Alcuni studi sono in corso per valutare se anche altri agrumi interferiscono con alcuni farmaci.

 

 

Arance Moro, Tarocco e Sanguinello, rosse da… stress!

L’arancia rossa di Sicilia è un frutto di stagione che non si trova tutto l’anno ma è disponibile solo nel periodo che inizia da metà dicembre e si conclude a maggio, con le tre varietà, una più succulenta dell’altra: moro, tarocco e sanguinello.
L’arancia varietà “Moro”
avvia la stagione con un frutto di dimensioni medio-piccole, molto pigmentato, resistente alla conservazione e dal sapore dolce-acidulo.
L’aranciaTarocco” rappresenta la varietà più coltivata; è presente con notevoli caratteristiche diverse: la più comune ha frutti succosi, pigmentati di dimensioni medie, la nucellare ha frutti precoci, facili da sbucciare, poco pigmentati e di dimensioni più grandi, e altre che comunque condividono succosità e dolcezza, oltre che colori molto vividi e intensi, sia della buccia che della polpa.

L’aranciaSanguinello” si raccoglie a Febbraio e ha un frutto molto pigmentato, di medie dimensioni e dal tipico sapore dolce-acidulo.

La tipica colorazione rossa deriva dalla presenza dei pigmenti antociani, sostanze nobili che oltre a caratterizzare il colore e il gusto dell’arancia, gli conferiscono spiccate proprietà antiossidanti. Nelle zone dove vengono coltivate in Sicilia (Catania, Siracusa e in parte Enna) le piante trovano le condizioni migliori per esprimere tutte le varietà di rosso che conosciamo: terreno molto fertile e clima secco con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le arance soggette a questo tipo di stress termico reagiscono producendo una maggiore quantità di  sostanze protettive, tra le quali si trovano appunto le antocianine.

Le arance rosse di Sicilia sono inserite nella tipica dieta mediterranea: l’azione delle antocianine è quella di vere protettrici del nostro organismo e di “spazzini” delle sostanze tossiche. Cancer Causes & Control, la rivista internazionale di studi sul cancro, ha pubblicato uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri di Milano, che evidenzia come mangiare frequentemente le arance, specialmente quelle rosse, aiuti a diminuire il rischio di molte malattie, fra cui cancro e obesità; lo studio italiano ha confrontato i dati raccolti in Italia e in Svizzera, relativi a soggetti affetti da diverse patologie, con altrettanti soggetti sani. Numerosi altri studi hanno documentato le proprietà benefiche anticancro, anti-infiammatorie e di protezione cardiovascolare  di un consumo regolare di arance rosse di Sicilia.

Come tutti gli agrumi, anche le arance rosse sono ricche di vitamina C, ma non tutti sanno che le arance rosse nella varietà Tarocco ne contengono oltre il 40-50% in più degli altri agrumi. Gli effetti benefici della vitamina C sono maggiori quando il frutto è mangiato fresco o spremuto poco prima. Ma le proprietà benefiche derivano anche da flavonoidi, carotenoidi, acidi idrossicinnamici e come detto antocianine) di cui sono ricche tutte le arance rosse di Sicilia.

 

Il mandarino tardivo di Ciaculli (area in cui fu scoperto) matura più tardi degli altri

Il Mandarino tardivo di Ciaculli (frazione di Palermo) matura a Marzo e per questo è detto anche marzuddu. Il suo successo è dovuto soprattutto alle eccellenti caratteristiche organolettiche come il forte aroma, l’alto contenuto zuccherino, la succosità, la finezza ed omogeneità della buccia, la buona resistenza alla manipolazione e al trasporto, e la scarsa presenza di semi. I frutti hanno una forma sferica appiattita con un colore arancio chiaro.

Il mandarino tardivo è un frutto nutriente e molto gradevole; è ricco di  vitamina C, importante per la buona salute delle difese immunitarie. Tale vitamina, inoltre, impedisce che i nitriti e i nitrati assunti con l’alimentazione si trasformino in nitrosammine, noti composti cancerogeni .

Anche il mandarino tardivo ha spiccate proprietà antiossidanti che assicurano un buon controllo sui radicali liberi e favorisce l’assorbimento intestinale del ferro. Contiene inoltre vitamine B1 e B2 che stimolano l’appetito, la crescita, favoriscono la digestione e aiutano il sistema respiratorio. Contiene anche bromo, utile per il buon funzionamento del sistema nervoso.

 

Il cedro: un agrume dalle antiche origini

Probabilmente originario dell’India, il cedro è l’agrume di cui si hanno le testimonianze più antiche e il primo a essere conosciuto in Europa. Lo si coltiva per la buccia spessa e profumata, impiegata per preparare liquori, bibite e canditi.
L’Italia è attualmente uno dei principali Paesi produttori.

Di forma molto curiosa e particolare, è il Cedro digitato o “mano di Budda”, Citrus medica var. sarcodactylis, una singolare cultivar originaria di Cina, Giappone e Indocina, dove è coltivata da secoli a scopo religioso e ornamentale. I frutti infatti sono di dimensioni medio-grandi, di colore giallo brillante, con buccia molto spessa. I singoli spicchi, privi di polpa, crescono separatamente, assumendo – nell’insieme – l’aspetto di una mano con molte dita.

 

Il chinotto: ornamentale e … dissetante

Il chinotto, originario della Cina, e conosciuto in Italia da molti secoli, è uno degli agrumi più ornamentali, adatto alla coltivazione in vaso anche nelle Regioni del Nord. È molto apprezzato soprattutto per le dimensioni ridotte e per la crescita lentissima che ne fanno una sorta di bonsai. I frutti, disposti a grappoli, assomigliano a piccoli mandarini e persistono sui rami dall’autunno alla tarda primavera, sino a quando la pianta fiorisce e anche oltre. La loro buccia è spessa e rugosa, profumata, inizialmente verde scuro e poi, quando il frutto diventa maturo, di un bel colore arancione intenso. Aderisce alla polpa, che è scarsa, poco succosa, di sapore acidulo-amarognolo per cui i frutti di chinotto non sono adatti al consumo fresco ma sono ottimi per preparare la dissetante bevanda che porta lo stesso nome: chinotto.

 

Il kumquat: ideale da coltivare anche in appartamento

Taglia ridotta, fiori profumati e frutti in miniatura; ecco  le virtù di un gruppo di agrumi arrivati dall’Oriente e diventati tra le piante ornamentali più amate e popolari, da coltivare con semplicità anche in appartamento.
Il nome accattivante – kumquat o Fortunella – è nato per rendere omaggio a Robert Fortune (1812-1880), botanico ed esploratore inglese, uno dei più celebri “cacciatori di piante” che nel 1846 ne introdusse in Italia i primi esemplari.

 

References

– AgruMi, Grande Fiera degli Agrumi, Milano, Villa Necchi Campiglio, 12-13 febbraio 2022

– Cappellini F, Marinelli A, Toccaceli M, Tonelli C, Petroni K – Anthocyanins: From Mechanisms of Regulation in Plants to Health Benefits in Foods. Front Plant Sci. 2021 Oct 28;12:748049

– Roberta Ceschi, Maria Alessandra Rossini – Agrumi in vaso (Italiano). Vita in campagna, 2019

– Eliana Ferioli – Agrumi in vaso. Il Castello Editore, 2019

– Aldo Colombo – Coltivare gli agrumi. Le varietà ornamentali e da frutto, le tecniche colturali in piena terra e in vaso. De Vecchi Editore, 2016

– Bailey DG et al – Grapefruit-medication interactions: forbidden fruit or avoidable consequences? CMAJ 2013 Mar 5;185(4):309-16

– Giuseppe Grosso, Fabio Galvano, et al – Red orange: experimental models and epidemiological evidence of its benefits on human health.  Oxid Med Cell Longev 2013;2013:157240

– Thomason C – Interactions between drugs and grapefruit. Nurs Times 2013 Jun 12-18;109(23):15

– Amato P – Storia del Bergamotto di Reggio Calabria. Città del Sole Ed, 2012

– Nathalie Cousin, Il limone. Il Castello, 2012

– Autori Vari – Grapefruit and drug interactions. Prescrire Int 2012 Dec;21(133):294-5, 297-8

 

 

 

 

 

Vittoria Majocchi

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Vittoria Majocchi

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